-Hey Giulia, hai voglia di farci una passeggiata di prima mattina? So che è presto ma sono troppo impaziente di vedere Bergamo, finora ho visto solo l'aeroporto...- mi sussurra Nicole al mattino prestissimo.
Io allora, ancora addormentata, guardo la sveglia e vedo che... sono appena le 4 del mattino!! Perché Nicole vuole andare in giro così presto? Non è stanca per ieri? Ha fatto un faticoso e lungo viaggio ieri... e ora vuole alzarsi alle 4...? Che ragazza strana...
Io le dico, con una faccia addormentata più che mai, che voglio ancora dormire, e che faremo il giro più tardi. Lei però mi supplica e fa la sua solita faccina imbronciata, perché sa bene che quando la fa, io non riesco a resistere ed esaudisco ogni suo desiderio. La sua faccina imbronciata è troppo dolce, e non riesco a resisterle.
Mi alzo e vado al bagno vicino alla mia stanza, e lei invece va in quello del piano di sotto, visto che ne abbiamo due. Dopo andiamo in cucina e facciamo colazione. Io preparo per tutte e due, mentre lei sta con il telefono a mandare mille messaggi alla rompiscatole di sua madre, che non fa altro che chiederle come sta. Quando finisco di preparare la colazione, le dico che è cibo fatto in modo diverso del tradizionale, viste le mie intolleranze, ma lei dice che va benissimo lo stesso.
Mangiamo tutto e lei non lascia nemmeno una briciola, complimentandosi con me per la mia bravura in cucina. Allora io le racconto di Eva, la quale mi ha salvato l'appetito. Le racconto di come ero un tempo, anche del periodo in cui ero anoressica, che non ne avevo mai parlato con lei (infatti si arrabbia anche un po' perché ci eravamo promesse che tra noi due non ci sarebbero mai stati segreti).
Dopo usciamo. Lei sembra incantata da tutto, anche dalle più minime cose, come ad esempio i cestini dell'immondizia... anche quelli per lei sembrano sacri.
-Sai, io vivo in campagna. Non posso dire che la vita lì è brutta, ma molte volte mi sento abbandonata dal mondo in quel paesino sperduto... non sono mai stata in una città, ed è per questo che sono così meravigliata da tutto ciò che mi circonda. È davvero stupendo tutto questo. Non ho mai visto nulla del genere, non credevo che nelle città esistessero i bidoni della spazzatura. Sai quanto ti invidio? Hai vissuto tutto il tempo in una città così bella e grande ed in una casa a due piani, io queste cose non le avrò mai...-
-Chi te lo dice? Da grande potresti venire a vivere in città, prima o poi dovrai lasciare la tua casa dove sei nata, non si può vivere sempre nella casa di mamma e papà... o no?- la incoraggio io.
-Beh, vedi. Io vivo in campagna da quando sono una bambina piccola, e per questo motivo i miei non vogliono che la lasci. Hanno detto che la città è troppo grande e pericolosa per me, e per questo motivo dicono che quando moriranno, mi lasceranno in eredità la casa di campagna, e io dovrò abitarci... e beh, quando saranno in vita, anche. Mi hanno detto che dovrò occuparmi dei campi, della casa, degli animali... ma io sono stanca di svegliarmi alle 4 di mattina per andare a lavorare nei campi, e poi subito dopo, anche se già stanca morta, andare a scuola, perché se no rimango ignorante e non risolvo nulla nella vita... io non voglio vivere tutta la mia vita così... ma non voglio nemmeno promettere ai miei che manderò avanti la casa anche quando moriranno, se poi non lo farò-
-Devi cercare di spiegare ai tuoi che non vuoi, che preferisci la vita in città, prima che sia troppo tardi. Non devi avere paura di discutere con loro, tu devi fare la tua vita, e loro devono lasciarti libera. Non possono comandarti fino ai 40 anni. Vedrai che sei avrai un po' più di coraggio e parlerai loro , dopo capiranno e ti lasceranno libera, perché credo proprio che loro ti amino e che vogliano solo il tuo bene. Perché tu devi seguire i tuoi sogni, ormai sei grande. E poi ricorda che loro fanno questo perché credono che sia per il tuo bene, anche se sbagliano: tu hai vissuto sempre in campagna e credono che tu non sia pronta per la vita in città, perché guarda che la vita in città, alla fine, non è così tanto bella, e scommetto che a distanza di un mese vorresti soltanto tornartene in campagna, dove c'è più aria pulita e tranquillità.
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Il mio calendario dell'avvento [Christmas story]
RomansaCONCLUSA☑️ CHRISTMAS STORY🎅🎄 Giulia Battaglia vive in una casa campagnola di un paesino sconosciuto a Bergamo. Lei è una ragazza malata terminale ed i dottori dicono che la morte è prevista proprio per Natale, il giorno in cui contrariamente nasce...