Mi svegliai con le braccia intorpidite.
Le pareti del tronco di un albero mi ospitavano nella sua ampia cavità. Un perfetto giaciglio per la notte turbolenta che avevo passato. Ricordavo vagamente il forte scroscio della pioggia, mentre il vento ululava e deturpava le ultime foglie rimaste. Mi affacciai curiosa, vedendo qualche metro sotto di me un'immenso e bellissimo tappeto di rosse foglie.
Passai le mani sporche di resina sui jeans malconci e guardai intorno a me il sereno paesaggio. In lontananza, tra i fitti rami degli alberi, riuscii ad intravedere un piccolo lago. Entusiasta di poter rinfrescare il mio corpo stanco, iniziai ad aggrapparmi alle sporgenze ed ai rami più robusti dell'albero in cui avevo passato la notte. La resina rimanente, che si era attaccata con insistenza alle mie mani, aiutò nella brusca discesa. Mi avvicinai cauta alla sorgente. Ie foglie intorno a me si sollevavano sospinte dal vento. Un paesaggio magnifico, nonostante il ricordo persistente della notte burrascosa.
Sospirai imprimendo nelle mie ossa quel paesaggio. L'acqua rifletteva su di se gli alti arbusti spogli, mentre venivano accarezzati dal vento e la foresta taceva. Si udiva solo il rumore dei miei passi sulle foglie secche. Sorrisi, dimenticando la paura ed abbandonando i miei quesiti sul fondo di quel lago, mentre piccole creature volteggiavano serene nelle acque scure.
Mi spogliai. Non temevo di ammalarmi, volevo assaporare ogni singola goccia di quella quiete. Sfiorai con l'alluce la superficie dell'acqua. Un brivido mi accarezzò lungo la schiena, mentre lentamente mi immergevo.
Sentivo i muscoli rilassarsi dopo diverso tempo. I pensieri, le paure, i dubbi... erano un vago ricordo rispetto a quel momento. Quell'istante.
Dio che pace.
Pensai, immergendo la testa nell'acqua e passando le mani sul viso. I capelli si attaccarono al collo, mentre piccole fredde gocce scendevano veloci fino alla punta del naso. Sorrisi, mentre venivo accarezzata dalle correnti.
Ero immersa in quella quiete disorientante, mentre intorno a me, centinaia di foglie rosse cadevano dagli alti pini. Dalla mia posizione, sembravano immense ombre e spiriti della foresta, accogliendomi nella loro casa. Raggiunsi la riva del lago a nuoto, mentre davo forza sulle braccia per uscire da quelle acque limpide. Il silenzio era sublime.
Mentre raccoglievo i miei vestiti da terra, che avevo accuratamente piegato ed appoggiato alla base di un albero; lo vidi. Sussultai, facendo cadere i vestii a terra. Davanti a me, l'orso.
Tremavo, ma non era a causa del vento, che giocoso accarezzava le mie curve. No. Era lui.
Si avvicinò lentamente. Non riuscivo a muovermi, imbambolata dinanzi all'immensa creatura. Il vento accarezzava il suo morbido manto bruno. I suoi artigli aderivano saldi al terreno. Ci guardammo negli occhi.
Eravamo due corpi nudi.
Uno di fronte all'altra.Il suo sguardo era caldo. Comprensivo. Incantata rimasi immobile. Poi lui si avvicinò e poggiò il suo muso umido sulla mia pelle fredda. Sussultai nel sentire il suo fiato caldo su di me.
Eravamo vicini.
Troppo vicini.Poi guardai quel contatto. Stava sfiorando il tatuaggio. Lo osservai, stupita. La paura mi pervase. Forse lui lo percepii, forse lui percepiva le mie emozioni; appoggiò la sua fronte sul mio petto. Il suo muso ora sfiorava il ventre.
Tremavo. Stavo tremando dalla testa ai piedi. Avevo paura.
Poi si allontanò, annullando il contatto fisico e con uno slancio improvviso si buttò contro di me.
Morirò.
Pensai sentendo il calore della sua pelliccia contro il mio corpo nudo. Ci buttò in acqua.Non avevo più freddo.
Aprii gli occhi, stupita di essere ancora viva e lo vidi. Il suo muso a pochi centimetri dal mio viso. Piccole bollicine ci giravano intorno in quel l'oscurità.
Ero stranamente felice, mentre l'acqua ci inglobava nelle sue tenebre.
STAI LEGGENDO
La Foresta|| Il Segno Sinistro
FantasyAgata è una giovane ragazza di campagna spaventata dalle ombre. Una in particolare la segue in quel bosco che deve attraversare per tornare a casa da scuola. Un'incidente, dovuto ad una svista, la isolerà dalla sua vita e dai suoi amici, accompagnat...