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- Avere un animale totem, è una responsabilità. -

Le parole di Madame Maude risuonarono per tutta la stanza. - Non curarlo, non amarlo, non prenderlo in considerazione, non unire il vostro legame... lo porterà a morire. - Sussultai, mentre imaginavo il mio amato Øystein morto. Trattenni un singulto a stento. - Anche una singola di queste cose, può portarlo ad un male tale da condurlo ad una atroce fine. Le conseguenze sarebbero disastrose.- Continuò, mentre la stanza diventava sempre più fredda, la paura aumentava. Nella stanza il rumore della penna a sfera sui fogli era un balsamo per allontanare quelle crudeli immagini, mentre cerchiavo e sottolineavo le parole chiave nel mio nuovo quaderno.

Improvvisamente un riflesso dorato mi colpì. Alla mia destra, dove Michele prendeva frenetico gli appunti, notai che nella bottiglia che poggiava sul banco davanti a se, un piccolo pesciolino dorato nuotava spaventato. Si nascondeva dietro l'etichetta, cercando di non farsi vedere. Osservai attentamente il tappo della bottiglia e notai dei piccoli fori. Sorrisi.
Michele ha portato il suo animale totem nonostante Madame Viviane.
Intuii. Guardai intorno a me, cercando di non farmi notare dall'insegnante e vidi fringuelli, pettirossi, topi ed altre creature nascondersi tra gli abiti degli altri ragazzi. Il mio sorriso aumentò quando vidi un piccolo ermellino dalla pelliccia candida spuntare dietro il colletto di un ragazzo, mentre gli leccava la guancia e l'orecchio facendogli solletico.

Ma Madame Maude era troppo stanca per concentrarsi sugli studenti, mentre alla lavagna mostrava i metodi per rinforzare il rapporto con il proprio animale totem. - Ebbene. - Disse. - Spesso vengono usate delle determinate piante per il benessere del totem, ma questo verrà appurato nella lezione di Medicina. - Disse voltandosi verso di noi. Improvvisamente il pesciolino, che si nascondeva nella bottiglia di Michele, fece rimbalzare un piccolo raggio di sole su di una parete, facendolo notare all'insegnate. Michele sbiancò quando Madame Maude lo guardò irata. - S-scusi m-ma... - Iniziò Michele cercando di giustificarsi, mentre il suo animale totem nuotava impazzito. - Sa bene che in questa particolare materia non sono accetti gli animali totem! - Esclamò Madame avvicinandosi al suo banco. I suoi occhi arrossati erano presi da una luce colma di ira. - Lo sa che non possono sapere le possibili loro cause di morte ed i nostri metodi per rendere i rapporti solidi! - Urlò irata. - La loro conoscenza in merito renderebbe inutile la mia spiegazione! - I suoi occhi inviperiti saettarono per tutta la classe. - Provate nuovamente a portare i vostri totem in calasse e-... - Iniziò, ma immediatamente si interruppe, mentre portava una mano alla fronte, reggendosi al mio banco con l'altra. Si piegò, presa da dolori e mali che non potevamo conoscere ed immediatamente Madame Viviane entrò in classe come un tornado. Gli animali totem nell'aula,terrorizzati , si nascosero alla vista di Viviane, che si piegò ad aiutare sua sorella. - Maude, non hai preso l'intruglio anche questa mattina? - Le chiese con rimprovero reggendola per il busto, mentre Madame Maude si appoggiava a lei.

Gli occhi di tutti erano sulle due donne che si tenevano a vicenda. Sembravano due pini su di uno strapiombo, che insistevano nel reggersi alla dura roccia per non cadere nel baratro. - Per oggi la lezione è terminata, tra un'ora recatevi all'aula di Storia. - Disse Madame Viviane, mentre passava la sua mano destra sulla fronte della sorella per toglierle il sudore dalla fronte.

 - Disse Madame Viviane, mentre passava la sua mano destra sulla fronte della sorella per toglierle il sudore dalla fronte

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