Epilogo

183 12 7
                                    

Da quando i nipoti hanno compiuto 10 anni loro per rimanere un po' da soli hanno preso l'abitudine di passare le serate in spiaggia sotto il gazebo sdraiati sul lettino abbracciati a guardare il mare, una di queste sere Mario "Piccolo mentre siamo qui sulla nostra spiaggia che guardiamo il mare stavo pensando che tutta la nostra storia è iniziata da qui" "è proprio così Sirenetto, avevo quasi quattro anni quando mi svegliai su questa spiaggia da solo e con una pallina blu sul torace e iniziai a piangere perché non capivo cosa era successo, ma soprattutto dove fossero i miei genitori e mio fratello" "io nascosto dietro quello scoglio controllavo che non ti accadesse niente perché dopo averti ridato la vita grazie alla perla blu che portavo al collo fin dalla nascita racchiusa in questa conchiglia, non avrei mai permesso che potesse succederti qualcosa di brutto" "come iniziai a piangere arrivò una giovane coppia Ilenia e Rafael che con molto amore e dolcezza mi calmarono e si prese cura di me, lui vedendo la perla mi regalò questo cordoncino che aveva come ciondolo questa scatolina dove mi fece mettere la pallina blu per non perderla" "io osservando la scena e vedendoti sereno tornai negli abissi augurandoti che la vita ti ripagasse della perdita che avevi subito" "da quel giorno dopo avermi portato al commissariato da Calogero iniziai a vivere con loro e iniziai ha chiamare Ilenia mamma, prima di portarmi da Giovanni zio del commissario e giudice dei minori Ilenia mi disse cosa era accaduto a miei genitori e a mio fratello ed io mi chiusi in me stesso per il dolore, usciti dall'ufficio del giudice che li aveva nominati miei genitori affidatari cercarono di aiutarmi portandomi da una psicologa infantile che parlando con me gli diede dei consigli su come aiutarmi, inseguito come iniziai ha dormire da solo iniziarono i miei incubi in cui mi vedevo sprofondare dentro il mare e poi due occhi neri di cui non avevo paura" "esatto vedevi i miei occhi mentre cercavo di salvarti, anche se purtroppo moristi annegato ed io sulla spiaggia usai la perla per ridarti la vita" "cosa che io non sapevo ma scoprii in seguito quando mi raccontarono la leggenda del Dio Nettuno e della perla, i miei nuovi genitori mi portavano tutti i giorni sulla spiaggia per cercare di farmi entrare in acqua" "io da dietro lo scoglio ti vedevo piangere a singhiozzo ogni volta che ci provavano o quando Ilenia ci entrava, così decisi che ti dovevo aiutare perché se tu avevi paura la colpa era di mio padre ed io mi sentivo in colpa" durante uno dei giorni in cui mamma Ilenia mi prendeva in braccio per calmarmi si rese conto che stava per partorire, andammo di corsa con l'aereo a Messina dove all'ospedale nacquero i miei fratellini a cui mi permisero di mettere il nome dei miei genitori, tornati a Lipari incominciarono di nuovo ha portarmi al mare" "e tu continuavi a piangere così decisi che era arrivato il momento di intervenire".

"Ricordo benissimo quando arrivasti mentre costruivo un castello con la sabbia, mi chiedesti se potevi aiutarmi ed io ti risposi di si così iniziammo a giocare insieme" "già e tutto procedeva bene fino al momento in cui avendo finita la sabbia bagnata, ti chiesi di venire con me per prendere l'acqua con il secchiello e li iniziò il dramma perché non c'era modo di convincerti" "fu a quel punto che mi chiedesti se mi fidavo di te ed io guardandoti vidi i tuoi occhi neri che mi ricordavano quelli che sognavo" "infatti mi rispondesti di si, allora io ti presi per mano e ti portai sulla riva li ti bloccasti, io con pazienza riuscii a convincerti e entrasti in acqua insieme a me ed iniziammo a battere i piedini dentro il mare felici" "talmente ero felice che volevo dirlo ai miei genitori, così ti chiesi di aspettarmi e corsi da loro per dirglielo e loro felici mi abbracciarono, poi tornai da te per passeggiare mano nella mano con i piedi nell'acqua" "da quel giorno ti aspettavo sulla riva per passeggiare insieme dentro l'acqua, tuo padre mi ringraziò per averti aiutato" "dopo tre mesi arrivai sulla spiaggia e tu non c'eri, dopo un po' che ti aspettavo andai al gazebo per chiedere a mia madre perché non venivi visto che me lo avevi promesso, lei mi disse che se me lo avevi promesso saresti arrivato allora tornai sulla riva chiamandoti" "nascosto dietro lo scoglio vedevo la tua disperazione ma non potevo avvicinarmi, così decisi di scriverti una lettera che misi in una bottiglia e tramite le correnti la feci arrivare vicino ai tuoi piedini" "io come la vidi la presi e la portai a mamma, lei tirò fuori la pergamena dalla bottiglia e mentalmente iniziò a leggerla e mi disse che era da parte tua e inizio a leggermela, appena fini io scoppiai a piangere e me la presi con tuo padre che ti aveva portato via poi con la lettera in mano corsi verso la riva" "e incominciasti ad urlare il mio nome dicendomi che mi aspettavi e che non mi avresti dimenticato, ed io senza farmi sentire da te ti giurai che sarei tornato per non lasciarti mai più" "da quel giorno per dieci anni tornai sulla riva tutti i giorni ad aspettarti mi sedevo sulla riva a leggere la lettera che mi avevi spedito, dopo anni che la leggevo un giorno un particolare attirò la mia attenzione e li capii che la leggenda raccontami dai miei genitori era vera e che tu eri il Dio Nettuno" "dopo dieci anni ti aspettai qui sulla riva come arrivasti gridasti il mio nome io mi girai e gridai il tuo e ci corremmo incontro finendo l'uno nelle braccia dell'altro, poi iniziammo a parlare e capendo che sapevi chi ero ti dissi tutta la verità su di me e su mio padre" "dopo un po' che eri tornato capimmo che la nostra non era solo un'amicizia ma era amore e dopo tre mesi che ci vedevamo tutti i giorni ci fu chiaro che ci desideravamo ed io divenni carnalmente tuo" "quello fu un momento stupendo finalmente io e te eravamo diventati un'unica persona, per noi creai la nostra isola dove fare l'amore senza essere disturbati da nessuno a parte i miei zii" "non mi dispiacque minimamente conoscerli specialmente zia Giunone, che ci faceva trovare dei pasti suntuosi solo per noi per non parlare del gazebo con il letto sotto le palme".

Un Amore Immenso come Il MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora