CAPITOLO 1 ( di LindaComandini )
Era il mio giorno... Era il giorno della scelta.Tutti dovevano passare questo "esame" all'età di 16 anni. Io finalmente li avevo compiuti e ora toccava a me.
Ero seduta sulle comode poltrone azzurre della sala d'attesa e osservavo i fiori sui tavoli per cercare di calmarmi. Tremavo come una foglia, ero terrorizzata all'idea di essere rifiutata.
Praticamente questa prova funzionava in questo modo: entravi in un'arena con migliaia di persone sedute sugli spalti, al centro c'erano 6 tavolini rotondi, sopra ognuno di questi avevano posizionato un cilindro di vetro con all'interno un panno morbido e adagiato sopra a questo sei diverse uova di drago di colore rosso, azzurro, verde, marrone, bianco e nero. Quest'ultimo non conteneva nessun drago, era solo un guscio con all'interno racchiusi tutti i peggiori mali detta terra. Tu dovevi avvicinarti a ogni tavolo e osservare le vibrazioni emanate dell'uovo quando toccavi il vetro, quello che vibrava di più era il tuo. Se quello dalle maggiori vibrazioni era il nero si diceva che venivi rifiutato e eri esiliato per sempre dallo stato di Kiree.
Da un autoparlante una voce dal timbro metallico disse <<Cristina Swood preparati tocca a te>>
Il mio cuore iniziò a battere a mille, mi alzai in piedi e per un attimo temetti che le mie ginocchia avrebbero ceduto, ma riuscii a raggiungere la porta e attesi.Dopo un tempo che mi parve infinito una guardia vestita in cotta di maglia apri la porta e mi disse di seguirlo. Mi condusse attraverso un lungo corridoio dalle pareti rosse che mi mettevano ancora più ansia fino alla fine, un passo ancora è sarei entrata nell'arena.
La signorina Elisabeth, la mia tutrice, colei che mi aveva insegnato tutto sulla storia di Kiree e sui diversi tipi di draghi, mi aveva detto che se vai indecisa e titubante le uova lo percepiscono e hai più possibilità di essere scartata. Così feci un respiro profondo che mise per un attimo a tacere inappropriato tremolio e quel fastidioso mal di stomaco, ed entrai. Avevo il cuore in gola ma comunque feci i miei passi cercando di sembrare rilassata.
"destro sinistro destro sinistro" ripetevo a me stessa nel tentativo di darmi coraggio.A pochi metri di distanza dalle uova nacque in me una nuova sicurezza, come se le uova mi stessero dando la forza, riuscii addirittura ad alzare lo sguardo e vedere il pubblico fremere. Continuai a camminare, ogni passo ero sempre più sicura di me stessa, a un metro di distanza dal primo uovo alzai il braccio in segno di saluto e il pubblico esplose in un applauso che terminò subito perché raggiunsi il primo cilindro di vetro.
Appoggiai la mano sul vetro dell'uovo rosso.Le uova erano rosse quelle della razza di draghi Forzein, azzurre per la razza Aquinovos, verdi se il drago era un Tetrarki, marrone se al suo interno c'era un Groshu, bianca per la razza Arkàpin e infine una nera che, come ho già detto, non conteneva nessuna razza.
L'uovo rosso vibró leggermente e il tabellone che calcolava la frequenza e la potenza della vibrazione segnava 3.4. mi spostai verso quello azzurro. Appoggiai la mano. 1.2. Ora la appoggiai su quello verde 6.3. Un buon punteggio, la razza Tetrarki era un tipo molto raffinato e fedele. Sperai di tenere questo e che 6.3 fosse il punteggio massimo. Poi peró toccó al Groshu il tabellone segnó 7.0
"Ti prego noo" i Groshu erano una razza brutta, rozza, pigra e grassa, nessuno li voleva.
Ora toccava all'uovo bianco, gli Arkàpin erano rarissimi, le persone che li avevano avuti si contavano sulle dita di una mano. Appoggiai la mano e osservai ansiosa il tabellone.
"Se mi da un numero inferiore a 7.0 mi tocca tenere il Groshu, a meno che non venga esclusa dall'uovo nero" due opzioni per nulla invitanti.
L'uovo inizió a vibrare fortissimo "cosa?" Non ci credevo sul tabellone apparse 9.9.
Tutto il pubblico esplose in un <<Ohhh>>
La signiorina Elisabeth mi aveva spiegato che in media gli uomini raggiungevano un numero che non superava l'8.5 , soltanto uno lo aveva superato, raggiungendo 9.1 (era stato il record nei secoli) e ora quella persona era il sovrano di Kiree.
Ma ancora mancava l'uovo nero "è impossibile che venga esclusa" mi dissi per darmi coraggio, il massimo che poteva venire era 10 ma non potevo essere rifiutata... Più che non potevo, non volevo.
Appoggiai la mano sull'ultimo cilindro di vetro.
L'uovo all'interno vibró moltissimo e inizió a salirmi l'ansia.
Osservai ansiosa il tabellone i numeri salivano... Arrivó a 9.9 ma non smise di salire... 10, ma le vibrazioni aumentavano ancora. Il tabellone, che aveva raggiunto il suo massiomo, esplose scagliando pezzi di metallo incandescente nell'arena e sugli spalti. Gli spettatori corsero via urlando, qualcuno si ferì.
Anche dopo l'esplosione e l'uovo continuò a vibrare per un po' poi di colpo si bloccò.
Un tabellone d'emergenza venne acceso e segnó 0.0
"Cosa? Cosa sta succedendo perché prima era 10 e ora è zer..."
<<AHHHHHH>> un terribile dolore prese la mia mano (quella appoggiata al cilindro). Era indescrivibile, un miscuglio di fuoco e di ossa fratturate. Le punte delle mie dita divennero viola, poi nere, il nero si espanse fino al gomito, come l'inchiostro di un tatuaggio, e insieme a lui avanzava anche il dolore. Pochi secondi dopo ero stesa a terra che mi contorcevo dal dolore, braccia, gambe, pancia, schiena.. Tutto il mio corpo era diventato nero come la pece.
"Che cosa mi sta succedendo"
<<AHHHHH>> ora quella strana cosa che si stava espandendo sul mio corpo aveva raggiunto la faccia, vidi la punta del mio naso diventare nera.
Misi le mani nei capelli ma le dita non trovarono appigli.
Anche gli occhi stavano diventando neri, non vedevo più nulla, l'unica cosa che sentivo era quella terribile sensazione. Poi persi i sensi.
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SPAZIO AUTRICE
Come ho già detto nella descrizione del libro é fatto tipo catena di sant Antonio, il capitolo 2 sarà scritto da Giulia_fangirl.
Un ultima cosa: per il titolo non avevo idee cosa mi consigliate?
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Io, il mio drago e il mio potere
FantasyNello stato di Kiree tutti i sedicenni devono passare un esame che gli dirà qual'é il loro drago. Durante l'esame di Cristina però accade qualcosa di imprevisto. Non vi anticipo nient'altro, leggetelo :) PS: questo non é una storia comune, è scritt...