Aspettando la verità

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CAPITOLO 4 ( di Francycom )
Finalmente apro gli occhi. Il dolore alle caviglie e ai polsi è appena sopportabile, la pelle è scavata dalle corde che mi tengono legate. Non so da quanto sono dentro questa cella, perché mi ci hanno portata mi sono addormentata sfinita da tutta la magia che il vecchio saggio ha usato su di me. Se ci ripenso ho tutto nitidamente impresso nella mia mente: ogni singolo movimento, ogni singolo particolare. Prima mi fece immergere in una vasca d'acqua, nulla di particolare se non per il fatto che avessi ancora le corde che mi legavano gli arti, rendendomi difficile e doloroso ogni passo o movimento. Dovetti stare un'ora e mezza a bagno, ma se non altro le corde sembravano essersi allentare per un po'. Una volta uscita mi fecero stendere su un tavolo in pietra, e con dell'inchiostro iniziarono a scriverei su una mano, poi sul braccio, fino a ricoprirmi tutto il braccio e metà faccia. Su tutte le scritte, poi passarono con una fiammata, e li fu il momento più atroce che abbia mai subito. Mi fecero stendere in acqua di nuovo, ma questa sembrava bruciare invece che rinfrescare. Poi due enormi guardie mi sollevarono e mi sbatterono in questa cella scura e minuscola. Mi addormentai quasi subito ma fui costretta ad aprire gli occhi quando le due guardie mi risollevarono e mi portarono davanti ad un'enorme porta in oro.

-Cristina, sei onorata di vedere la stanza più bella del mondo, una stanza fantastica, che non contiene la storia perché lei è la storia. Stai per e entrare nella vie del Tempo mondano-

Quando il saggio mi disse queste parole mi sembrava un pazzo che stava delirando. Ma quando entrai nella stanza, una sensazione di calore mi pervase il cuore. Era come sentirsi a casa, la propri casa, quella dove vivi ogni attimo quotidiano della tua vita. Tutto era connesso, non esistevano ne pareti ne un soffitto o un pavimento, tutto componeva una cosa unica. Tutto intorno a me c'erano guerre, bambini che giocavano, draghi che volavano, felicità e tristezza che si mescolavano, odio e amore, poi qualcosa mi colpì.

Una drago nero e uno bianco, enormi e maestosi come mai ne ho visti in vita mia, hanno tra le loro fauci uno il cuore dell'altro a distinguere dal colore. Poi ruggirono. Il suono era talmente reale che mi girai credendo di averli dietro. Invece dietro avevo solo il vecchio saggio, che mi guardava sbalordito e compiaciuto allo stesso tempo.

-Potete riportarla nella cella- disse lui

E cosi fecero. Appena arrivata nella cella riguardai il mio braccio, quello con le rune: il saggio non l'ha neanche guardato. Il nero mi pare sempre meno brillante, e sembra che mi entri nella pelle, sprofondando nella carne, lasciando un segno indelebile al suo passaggio.

Ed ora sono ancora qui, aspettando il verdetto finale. Che la storia del Sacrificatore fosse vera? In tal caso cosa farò? Non ho risposte in questo momento. Aprirono la porta e girai di scatto la testa verso di essa. Comparì il saggio, con anche il Sacrificatore.

-Cristina- disse il saggio- ti devo raccontare una bella storia-
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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti abbiamo avuto problemi di comunicazione quindi questo capitolo è stato scritto di nuovo da me.
L'ordine dei capitoli quindi ora sarà: lindacomandini, giulia_fangirl ed io.
Gli altri ragazzi purtoppo non partecipano più alla storia :(
È scusate anche per il ritardo :)
Buon natale a tutti :*
~Francycom
Ps: il prossimo capitolo sará scritto da lindaComandini

Io, il mio drago e il mio potereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora