Eric come sempre ebbe la meglio e al ballo andammo insieme, quando gli chiesi se non gli importasse di come Thiffany potesse prendere la cosa, si limitò ad un alzata di spalle. Pochi giorni dopo circolò la notizia della loro rottura. Eric mi obbligò a dire a Nate che non sarei andata al ballo con lui solo il giorno prima. Mi sentii una merda, ma ero sotto stretta minaccia, mi sentivo in dovere di proteggere i miei amici e perciò a malincuore dovetti rinunciare ad andare al ballo con quel ragazzo favoloso che solo con il suo accento inglese era capace di avere tutte le ragazze ai suoi piedi. Stetti molto male ed odiai Eric come non mai. Ero al quinto anno e non avevo mai avuto un vero appuntamento, se non contavo al terzo anno quell'uscita disastrosa di una sola sera con Tommy Lander. Non avevo ancora mai dato il mio primo bacio e quando Nate mi aveva invitata avevo fantasticato che l'avrei dato a lui, ovviamente prima che Eric rovinasse i miei piani. Quel giorno indossai un vestito che mia madre in persona si era offerta di scegliere. Era un lungo e rosso, con scollatura generosa a V che metteva in risalto la mia terza abbondante di seno. Sotto proseguiva stretto e terminava ad effetto coda di sirena. Mi acconciò i capelli con delle onde e li raccolse di lato poggiandoli sulla spalla destra, poi mi fece mettere un rossetto rosso fuoco come il vestito. Odiai mia madre, può sembrare strano dato che l'ho sempre adorata ma quel giorno non volevo essere così carina per Eric. Avrei dovuto avere un altro cavaliere, non lui. Giurai a me stessa che avrei fatto qualsiasi cosa per rovinagli il ballo. Quando sentii suonare il campanello, il cuore prese a battermi all'impazzata. Ero un fascio di nervi, anche se era con Eric, era pur sempre il ballo scolastico al quale io ed Emily avevamo fantasticato per tutto il semestre. Sentii le voci dei miei genitori e di Eric al piano di sotto e presi tre respiri profondi prima di scendere. Mentre scendevo le scale, si girarono tutti nella mia direzione con un'espressione sbalordita. La faccia che fece Eric quella sera, mi fece sentire bella, anche se quello era lui, in quel momento chiusi gli occhi e finsi che era tutto perfetto e che la serata sarebbe potuta andare alla perfezione. Peccato che le cose non sono mai perfette quando si tratta di Eric. Soffermai lo sguardo su di lui, aveva i capelli leggermente tirati indietro, con un solo piccolo ciuffetto riccio che gli ricadeva sulla fronte che mi ricordava tanto Clark Kent. Indossava uno smoking nero con una camicia grigio chiarissimo che faceva risaltare i suoi occhi limpidi e un papillon rosso fuoco che si abbinava alla perfezione con il mio vestito. Quando arrivai davanti a lui, era come se non riuscisse a staccarmi gli occhi di dosso, mi sentii strana e per un momento pensai che forse, il giorno del ballo potesse essere il giorno giusto per iniziare nuovamente il nostro rapporto e cercare di andare d'accordo.
"-Siete bellissimi!" Fece mia madre brandendo la macchinetta fotografica.
"-Tesoro sei un incanto. Eric, prenditi cura di mia figlia questa sera." Disse mio padre ed Eric annuì.
"-Mettetevi più vicino così posso scattarvi una bella foto ricordo."
Riluttante mi avvicinai ad Eric e lui mi posò una mano intorno alla vita, avvicinandomi maggiormente a sè. Il contatto della sua mano sulla mia schiena nuda mi fece rabbrividire. Mi consegnò il polsino floreato dello stesso colore grigio chiaro della sua camicia e salimmo sul suo pick-up diretti al ballo.
"-Stasera stai al gioco d'accordo?" Disse continuando a guardare la strada.
"-Che vuoi dire?" Chiesi diffidentemente.
"-Non essere così sgorbutica o nessuno crederà che ci sei venuta con me di tua spontanea volontà." Disse lanciandomi un'occhiata di sfuggita dallo specchietto retrovisore.
"-Ti voglio ricordare che mi hai fatto perdere la giornata più bella della mia vita con il ragazzo più fico della scuola, solo per un tuo tornaconto personale e che sono sotto stretta minaccia tua e dei tuoi amici. Come posso essere piú gentile?!"
"-Il ragazzo più fico della scuola??! Davvero pensi che sia lui il piú fico?"
"-Ma davvero Eric??! Che ego smisurato che hai, ti preoccupi di non essere il più acclamato e desiderato e vedi cosa ti riduci a fare." Sbuffai, incrociando le braccia. Quel movimento mise in risalto il mio seno che fuoriusciva in gran parte dalla scollatura generosa del vestito. Non appena lo notai e vidi Eric osservarmi in silenzio dallo specchietto, abbassai di scatto le braccia. Lo sentii poi schiarisi la voce e parlare.
"Abbiamo avuto dei battibecchi dei quali tu non sai niente, quindi smettila di giudicarmi e fatti gli affari tuoi."
"-Farmi gli affari miei? Era quello che avrei voluto fare prima che mi constringessi a venire a questo stupido ballo con te!" Eravamo arrivati ma non aspettai che parcheggiasse, uscii dall'auto sbattendo la portiera rumorosamente e lo sentì imprecare mentre andavo via.Una volta dentro vidi Emily vicino al tavolo delle bibite con Therence. Erano venuti insieme al ballo perché nessuno dei due aveva trovato il coraggio di invitare chi avrebbe voluto. Si vociferava che Therence avesse voluto invitare me ma che il fatto che anche Nate me lo avesse chiesto, gli aveva impedito di farsi avanti. Mentre Emily voleva invitare Jonh Parker, lui giocava nella squadra di football della scuola con Eric, ma usciva già con una delle cheerleader come da manuale.
"-Wow sei bellissima!" Disse Emily osservando il mio vestito appariscente.
"-È opera di mia madre." Le confessai facendo una giravolta per farle ammirare il vestito.
"-Sei uno schianto, Chris." Therence aveva praticamente gli occhi fuori dalle orbite ed era paonazzo in volto. Mi faceva sempre tenerezza la sua timidezza. Anche loro erano molto carini, Emily indossava un abito corto blu, senza spalline. I suoi lucidi capelli castani, le ricadevavano fin dietro le spalle. Mentre Therence portava uno smoking blu con una camicia bianca e aveva messo le lenti a contatto, rivelando i suoi bellissimi occhioni verde chiaro. Vidi Emily guardare oltre la mia spalla e farmi cenno, così mi girai a vedere chi stesse osservando. Al centro della pista c'era Nate Pine che veniva proprio nella nostra direzione. Mi si attorcigliò lo stomaco e il cuore prese a battermi all'impazzata. Era a dir poco spettacolare. I suoi occhi azzurri si notavano persino da quella distanza. Portava un jeans blu scuro, una camicia nera con le maniche arrotolate e i primi due bottoni sbottonati. Aveva i capelli biondissimi tirati indietro, sembrava un principe misterioso. Quando arrivò davanti a noi, mi salutò stringendomi in un abbraccio. Il cuore mi batteva talmente forte che credo lo avesse sentito anche lui. "-Chris, sei sola? C'hai ripensato.?" Disse fissandomi con quei meravigliosi occhi celesti. "-Io emm... Io ..."
"-No, Pine! Sta con me!" La profonda voce di Eric mi fece riscuotere dallo stato di trance in cui mi trovavo. Lo vidi affiancarsi a noi, mettendosi in mezzo tra me e Nate. "-Oh cavoli, noi leviamo il disturbo. Ci si vede dopo Chris." Disse Emily e la vidi allontanarsi con Therence che lanciava continui sguardi nella nostra direzione.
Guardai Eric stringermi in un abbraccio. "-Ce l'ho fatta a trovare parcheggio piccola." Disse chinadosi per darmi un bacio sulle labbra che schivai all'ultimo minuto. Scioccata ed innorridita lo guardai di traverso. Era questo quello che intendeva con "stai al gioco?" Manco morta avrei dato il mio primo bacio ad uno al quale importava solo di sé stesso.
"-Oh bè, Chris io ci sono se hai bisogno di me o se non ti stessi divertendo abbastanza." Disse Nate facendomi l'occhiolino per poi girarsi ed immischiarsi tra la folla.
Mi voltai a guardare Eric che era ancora intento a fissare Nate in cagnesco. Non appena Nate scomparì dalla nostra visuale, mi divincolai dal suo braccio stretto intorno alla mia vita. "-Che cosa credevi di fare prima?!?"
"-Fargli capire che sei mia." Disse con il suo solito ghigno beffardo.
"- Io non sono di nessuno, tanto meno che tua!" Dissi alzando la voce da sopra la musica alta.
<< Ma per stasera sí, abbiamo un patto ricordi?>> Disse facendo l'occhiolino ed io mi imbestialii ancora di più.
"-Non permetterti mai più a provare a baciarmi o sarà l'ultima cosa che farai." Non stetti a sentire nemmeno cosa disse e mi diressi verso il tavolino dove servivano il punch corretto e ne tracannai tantissimi bicchierini, fino a quando la testa divenne leggera e la festa non mi parve poi cosí disastrosa.
Dopo il settimo bicchierino, mi precipitai in pista e notai con la coda dell'occhio Eric, seduto alle panchine ai margini della palestra. Non appena mi vide non mi staccò gli occhi di dosso per tutto il tempo. Ero decisa a rovinargli la serata come lui aveva fatto con me in questa e in molte altre occasioni. Mi diressi verso Nate che stava ballando con una biondina e lo feci girare nella mia direzione. Non appena mi vide perse del tutto interesse per quella ragazza, dedicando tutta la sua attenzione su di me. Iniziai a ballare a ritmo di musica con Nate vicinissimo, strusciandomi contro di lui il piú possibile. Tutti dovevano vedermi e sapere che Eric era talmente noioso che lo avevo mollato per ballare con un altro e per di più il suo più grande rivale.
Sentii le mani di Nate scendere dai miei fianchi al mio sedere, se fossi stata sobria mi avrebbe infastidito quel gesto ma dopo i sette shot che avevo bevuto, i miei sensi erano talmente annebbiati che lo lasciai fare. Più passava il tempo e più l'alcol che avevo in circolo faceva effetto e non capii più nulla fino a che non sentii Nate sussurrarmi :"Vuoi andare in un posto più appartato?"
Non ricordo se risposi di sì o meno, fatto sta che Nate mi trascinò fino all'entrata della palestra diretti alla sua macchina. D'un tratto mi sentii strattonare il braccio da qualcuno che interruppe il tentativo di Nate di portarmi via.
"-Lasciala andare! È venuta qui con me!"
"-Ma a quanto pare sta andando via con il sottoscritto." La testa mi girava vorticosamente. Non riuscivo quasi a reggermi in piedi. Sentivo le loro voci ovattate. La mano di Nate mi stringeva un po' troppo forte il polso tanto da farmi male. Iniziai a piagnucolare e cercai di divincolarmi dalla sua presa ma ero troppo debole. Non ricordo molto, solo che sentii il rumore di un cazzotto e vidi Nate lasciare la presa dal mio braccio, poi Eric mi sollevò e mi portò fuori dalla palestra. Mi lasciai cullare dal suo profumo di acqua di colonia e menta fresca così familiare e mi addormentai.
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Ti odio ma ti amo☆
ChickLitChristal è una ragazza alla quale non importa nulla della popolaritá, non si può però dire lo stesso dell'antipatico ma affascinante figlio degli amici di famiglia dei suoi genitori, con il quale è costretta a passare del tempo quando le loro famigl...