CAPITOLO 11

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Il giorno del weekend alla casa in montagna di Liam Grove arrivò in un baleno. Mi guardai bene dal parlare di ciò che intendevo fare con Richard soltanto quando Clare fosse effettivamente via e non in procinto di arrivare da un momento all'altro. Non volevo assolutamente che Eric venisse a conoscenza di altri dettagli su quello che sarebbe successo durante il soggiorno in montagna. Eravamo un gruppo di dieci persone, la villa era molto grande ed aveva anche una bella piscina idromassaggio. Eravamo Io e Richard, Jonh Parker, Eric, Clare, Samantha e Sanny; due amiche di Clare e altri due ragazzi amici di Liam.
Liam Grove giocava nella squadra di football insieme ad Eric e frequentava lo stesso corso di Scienze Politiche con Richard, erano diventati molto amici e perciò pensò di mettere sù una bella comitiva per divertirci un po'. Ci avviammo con due macchine ed arrivammo alle 8.p.m. Prima di buttarsi in piscina, i ragazzi accesero a palla la musica e si scolarono qualche bicchierino di qualsiasi sostanza alcolica avessero portato al party. Io non bevvi alcol, ero rimasta fin troppo scottata dal dopo sbronza del ballo di fine anno al liceo, ma anche perché intendevo essere sobria per la mia prima volta. Richard invece alzò abbastanza il gomito e come non bastasse, per tutto il viaggio si comportò in maniera strana con me in presenza dei suoi amici. Non gli dissi nulla, non volevo risultare la fidanzata pesante che faceva la ramanzina al proprio ragazzo perché lui la stava trascurando o perché avesse bevuto troppo. Fatto sta che passai in pratica tutta la serata da sola, Richard era con Liam e i suoi altri due amici in piscina ad ubriacarsi, ed Emily che aveva anche lei bevuto, ci provò accanitamente con Jonh e quella sera a lui parve star bene la cosa, perché neanche un'ora dopo dal nostro arrivo li vidi pomiciare in pubblico senza pudore. Erano anni che Emily aveva una cotta per Jonh e fui felice per lei, aveva appena realizzato uno dei suoi più grandi desideri e più tardi avrebbe realizzato anche il secondo. Anche tutti gli altri erano impegnati, soprattutto Eric e Clare che si diedero da fare nell'idromassaggio tra strusciamenti e palpatine varie. Rabbrividii per quella scena raccapricciante. I versi che la mia odiosa coinquilina faceva sembravano usciti da un film porno cinese, erano una serie di squittì e ansimi vari. Ma che problema aveva?!
Mi spogliai lentamente guardandomi intorno per assicurarmi che le amiche di Clare fossero abbastanza lontane, così da non poter giudicare le mie forme più rotonde e morbide rispetto alla loro statura magra e tonica e mi buttai in piscina. Avevo messo un costume verde che si abbinava al colore dei miei occhi, mi piaceva molto, mi faceva sentire carina. Peccato che Richard non mi degnò di uno sguardo, a quanto pare era troppo occupato a sbronzarsi per accorgersene. Per una mezz'ora buona mi convinsi mentalmente del fatto che non avrei più fatto sesso con lui, si stava comportando malissimo e non avevo intenzione di rovinare la mia prima volta con un ragazzo ubriaco marcio e che il giorno dopo non avrebbe ricordato nulla. Me ne stavo per i fatti miei beata, quando mi sentii schizzare dell'acqua fredda dietro la schiena. Piantai un urlo e mi girai per vedere chi fosse stato, ovviamente Eric era dietro di me con il suo solito sorriso odioso stampato sul volto.
"-Lasciami in pace!"
Strillai allontanandomi il più velocemente possibile da lui, per quanto l'acqua che mi lambiva le gambe mi permettesse di fare. Era ubriaco si vedeva dagli occhi, il celeste intenso rifletteva il colore della piscina e distolsi lo sguardo per non rimanere incantata da tutto quell'azzurro.
"-Devo dirti una cosaaa!"
Venne verso di me agitando il braccio nel tentativo di afferrarmi per il polso, ubriaco com'era non mi risultò difficile schivarlo e lo vidi finire verso il bordo della piscina dove ci rimase per qualche secondo immobile. Poi si rigirò ed iniziò a parlare a vanvera.
"-Non puoii assolutamentee andare a letto con lui! Ti sta usando Chris capiscii??!  Ioo... io l'ho sentitoo non puoi farlo, non andare okayy??" Urlava fortissimo e tutti si girarono nella nostra direzione, ero imbarazzatissima cosí corsi verso di lui per chiudergli quella stupida boccaccia. Non capivo a cosa si stesse riferendo, perché mi diceva quelle cose? Voleva far sentire a tutti che volevo andare a letto con Richard e dire che ero ancora vergine per potermi prendere in giro con gli altri ragazzi del gruppo? Mi fiondai su di lui portandogli le mani alle labbra e bloccandolo in una strana morsa, nel tentativo di farlo smettere di gridare. Il mio corpo in quel movimento, aderì alla perfezione con alcune parti del suo corpo che non avrei dovuto sentire e tutte le mie intenzioni di affogarlo vacillarono. Mi resi conto quella volta più che mai, di essere attratta da lui ma avrei voluto che non fosse cosí, perché era uno stronzo totale e per di più non gli piacevo nemmeno. Ma averlo così vicino, sentire i suoi muscoli del braccio sotto la mia mano e guardare i suoi occhi celesti come il colore della piscina mi fece andare in iperventilazione. Gli tolsi la mano dalla bocca e iniziai a fissagli le labbra, era passato quasi un anno dal bacio che mi aveva dato la sera del ballo ed io mi ero ritrovata spesso a pensare alle sue labbra morbide. Era talmente ubriaco che probabilmente mi doveva aver scambiato per Clare perchè mi portò una mano sulla guancia, scostandomi il ciuffo ribelle per portarlo dietro all'orecchio e poi piano piano avvicinò il viso al mio. Il cuore prese a battermi all'impazzata, dentro di me avevo sempre sognato che Eric mi guardasse in quel modo, proprio come stava facendo in quel momento. Anche se ero consapevole che fosse ubriaco e che probabilmente mi avesse scambiato per la sua ragazza, in quel preciso istante non me ne importò nulla, né di Clare, né del fatto che lo odiavo e nemmeno di tutto quello che mi aveva fatto passare in quegli anni, volevo disperatamente sentire il suo sapore. Quando le nostre labbra furono ad un millimentro di distanza arrivò Richard ad interrompere il momento.
"-Tesoro andiamo di sopra?" Biascicò in modo quasi incompresibile. Era talmente ubriaco da non notare che avessi quasi baciato un altro ragazzo. Mi riscossi dall'ipnosi causata dagli occhi di Eric, allontanandomi da lui bruscamente ed iniziai a tremare visibilmente, anche se Richard non si era accorto di nulla ero quasi stata colta sul fatto. Uscii dalla piscina ed entrai in casa, dove Richard mi seguì e lasciai Eric alle mie spalle, dimenticando di ció che prima di avermi quasi baciata aveva cercato di dirmi.

"-Piccola sei bellissima!" Disse Richard spintonandomi contro il muro e baciandomi il collo. Ero leggermente infastidita da quel suo atteggiamento, si era comportato malissimo nei miei confronti per tutta la serata e si era ricordato di me solo in quel momento.
"-Richard, smettila! Sei ubriaco!" Lo spinsi ma era troppo pesante e non riuscivo a togliermelo di dosso. "-Hey questa è la nostra serata, avevamo programmato tutto ricordi?" Disse posandomi un dito sotto il mento. Poi aprì la porta della stanza e vidi che era cosparsa da varie candele profumate accese e c'erano anche dei petali in giro per tutto il pavimento ed alcuni a formare un cuore sul letto. Non prestai attenzione al fatto che non poteva essere stato lui a fare tutto quello per me, perché da quando eravamo arrivati non aveva fatto altro che bere e starsene in piscina con i suoi amici. Mi feci prendere dal momento e anche dal senso di colpa per il fatto che avessi quasi baciato Eric, che per di più era sempre stato stronzo con me e al quale nemmeno interessavo, perciò mi sciolsi e mi lasciai baciare e poi finimmo a letto insieme. In seguito, avrei scoperto che Richard si era messo d'accordo con Liam, facendosi preparare la stanza in quel modo prima del nostro arrivo e che avrei sprecato la mia prima volta con un bugiardo manipolatore.
Iniziai a notare qualcosa di strano mentre lo stavamo facendo, era molto distaccato e non riusciva a guardarmi negli occhi. Cercai di non piangnucolare per il dolore iniziale e continuavo a scrutare nei suoi occhi neri senza scorgere nulla. Quando finimmo, lo vidi rivestirsi immediamente, pensavo che la prima volta sarebbe stata essere speciale, che il mio fidanzato mi avrebbe tenuta stretta a sè e coccolata per tutta la notte e che avremmo dormito insieme, invece lo osservai con gli occhi lucidi rivestirsi velocemente. "-Richard io..."
"-Credo che non dovremmo vederci più!" La freddezza con la quale pronunciò quelle parole fu peggio di uno schiaffo in pieno volto. Iniziai a tremare come una foglia. Mi sentivo vuota, mi aveva solo presa in giro in questi due mesi per ottenere ciò che voleva. "-C..cosa stai dicendo?"
"-Non sono innamorato di te e meglio se non ci vediamo più." Dopo di questo uscì dalla porta lasciandomi sola e in lacrime. Quello fu il momento più brutto della mia vita e strano a dirlo non era colpa di Eric, anzi lui aveva tentato di mettermi in guardia ed io non l'avevo ascoltato.

Mi rivestii tremando e piangendo e quando andai in bagno per guardare in che condizioni stessi, presi a piangere ancora di più. Avevo tutto il trucco sbavato, i capelli arruffati e le labbra gonfie per via dei baci freddi che Richard mi aveva dato. Chiusi a chiave la porta del bagno e mi spogliai mettendomi sotto la doccia. Volevo cancellare ogni traccia di Richard dal mio corpo. Piansi sotto il getto dell'acqua sfregandomi ovuque e alla fine mi rivestii e scesi in giardino. In piscina non c'era più nessuno. Era molto tardi e perció dovevano essere tutti a dormire. Avevo un disperato bisogno di sfogarmi con qualcuno, di essere rassicurata. Avevo bisogno che qualcuno mi dicesse che io non avevo fatto nulla di male e che Richard era un bastardo che si era preso gioco di me. Rientrai dentro casa e andai nella stanza che Emily aveva scelto per sè ma era chiusa a chiave. Era di sicuro lí dentro con Jonh e pensai di non disturbarla, almeno a lei la serata stava andando più che bene. Ritornai in giardino e mi sedetti a bordo piscina con le gambe a penzoloni nell'acqua. La mia mente si rifiutava di accettare l'accaduto, Richard era sempre stato gentile in mia presenza, non potevo crederci che tutta la nostra storia, compreso quel week end fosse stato organizzato al solo scopo di raggiungere il suo obbiettivo. Mi sentivo talmente male, avevo perso la mia verginità con lui e non potevo fare niente per tornare indietro. Il mio corpo fu nuovamente scosso da sighiozzi ed una nuova ondata di lacrime mi scese dalle guance. Sentii un rumore di passi venire nella mia direzione e sussultai quando una mano calda si posò sulla mia spalla, temevo fosse Richard e non avevo intenzione né di vederlo e ne di parlagli. Quando mi voltai invece, vidi Eric accovacciato dietro di me che mi scrutava con un' espressione triste sul volto. Fui travolta da un misto di sollievo e disagio, non eravamo nemmeno amici ma avevo bisogno di essere rassicurata, cosí lo guardai a mia volta e lessi nel suo sguardo dispiacere per quello che mi era accaduto. Eric lo sapeva, e anche da ubriaco aveva tentato di avvisarmi. "-Stai bene?!" Disse a voce bassa ed io mi ritrovai a fare cenno di no con la testa e lui fece una cosa inaspettata; mi attirò a sè in abbraccio ed io piansi sulla sua maglietta celeste. Quella fu la prima volta in cui Eric fece qualcosa di carino nei miei confronti, rimanemmo lí abbracciati senza dire niente. Il profumo della sua acqua di colonia mi invase le narici e mi sentii protetta. La sua vicinanza rassicurante valeva più di ogni altra parola. Peccato che quando poco dopo Liam e gli altri ragazzi uscirono in giardino, si allontanò velocemente perché non voleva farsi vedere da nessuno con una sfigata come me, dimostrandomi ancora una volta la sua superficialità e così rimasi nuovamente sola.

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