MAX VERSTAPPEN

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📍Abu Dhabi

25 novembre 2018

Il box era deserto ormai, la maggior parte delle persone che Jas conosceva si erano ritirate in qualche festa organizzata per la fine della stagione mentre la piccola lei era seduta sugli spalti del circuito che osservava la pista accompagnata dalle lacrime e da qualche singhiozzo causato dai video e le foto di lei e del suo ex fidanzato.
Con Marcus era finita per volere di entrambi ma in fondo in fondo le dispiaceva perché era stato il suo primo amore e si sa, difficile da dimenticare ma specialmente gli ultimi mesi che erano stati pieni di emozioni e sorprese.
Nel turbine dei pensieri che le giravano per la testa riuscì a sentire un vai a quel paese e poi un urlo quasi liberatorio. Confusa si girò, trovando a pochi spalti da lei quello che doveva essere Max Verstappen a meno che non si fosse sbagliata. Quando alzò lo sguardo, in una frazione di secondo i loro occhi si incrociarono e Max rimase abbagliato da quelle pupille verde smeraldo, titubante si avvicinò a lei.

"Spero di non averti spaventata"
In risposta scosse la testa e tornò a guardare la pista dove poche ore prima si era proclamata campionessa di Formula 2.

Max la osservava ma specialmente le lacrime che scorrevano sulle sue guance e di quanto avrebbe voluto raccoglierle ma per non sembrare fuori luogo allungò la mano per presentarsi.

"Max piacere"
"Jas", rispose al gesto e per quello che riuscì, gli sorrise.
"Complimenti per la vittoria del campionato, sei stata fantastica"
Rimase sorpresa dal complimento perché neanche conosceva Max e non pensava che fosse così, aveva sentito tutt'altro su di lui.
"Grazie, è un emozione che non si può spiegare"
Si fissarono per qualche istante e Max moriva dalla voglia di sapere perché piangeva, quindi glielo chiese nel modo più semplice.

"Perché piangi?", sussurrò forse per timore di essere stato troppo diretto.
"Mi sono lasciata con Marcus anzi lo abbiamo voluto entrambi ma non so perché sto piangendo, è come se una parte di me fosse andata via con lui"

Jas non capí neanche perché glielo avesse detto anche perché non conosceva Max ma qualcosa le diceva che si poteva fidare. 

"Ti capisco, io ho appena litigato con la mia fidanzata o dovrei dire ex, non lo so. Nell'ultimo periodo è diventata appiccicosa e non mi lascia in pace neanche un secondo.. é come se avesse il dovere di controllare la mia vita"
"La ami?", gli chiese con la voce bassissima.
"Non lo so, sono confuso"


Stavano entrambi parlando uno di fronte all'altro e c'era molto di più di quelle due semplici parole.


"Se la amassi davvero anche piccoli difetti passerebbero in secondo piano, Marcus ne aveva tanti ma il modo in cui mi faceva sentire unica e la sua principessa, valevano più di qualsiasi minimo difetto ma non sempre la vita va come vuoi o no? L'abbiamo deciso perché dall'anno prossimo non ci saremmo visti quasi mai ed era inutile portare avanti qualcosa che non si viveva più come prima"

Max non rispose ma rimase abbagliato dalla semplicità delle sue parole che fecero scattare in lui qualcosa che non sapeva spiegare.

Lo squillare di un telefono interruppe l'atmosfera e lei rispose con una voce che alle orecchie di Max sembrò la più dolce che avesse mai sentito.
"Ok arrivo"

"Devo andare Max, è stato un piacere"
Si alzò ma si sentì prendere con un tocco leggero il polso, quel gesto provocò una scossa in entrambi.
"Grazie Jas", disse alzandosi anche lui e dal niente la strinse tra le sue braccia, sì senti viva di nuovo ma le sembrava così sbagliato.

Si staccarono entrambi con le guance arrossate.
"Segui il tuo cuore Max"
"Lo farò e ci vediamo in pista l'anno prossimo"
"Stanne certo Verstappen"

E con questo Jas sparì tra gli spalti e Max scosse la testa, cosa era appena successo?

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