SEBASTIAN VETTEL

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RATING ROSSO

📍Abu Dhabi

novembre 2020

"Sebastian non potremmo", dico tra un bacio e l'altro.
"Shh, so che lo adori"

Scende sul mio collo lasciando baci umidi che mi fanno eccitare un sacco, per poi trovare il mio punto sensibile succhiandoci sopra famelico, come se non aspettasse altro; poi si ferma guardandomi dritta negli occhi e mi perdo in quelle due pozze azzurre.

"Sei bellissima"

Arrossisco alle sue parole anche se tutto questo è dannatamente sbagliato. È sposato, ha due figlie e un altro gli era appena nato.
Avevamo iniziato per gioco tenendolo segreto a chiunque ma più si andava avanti e più diventava rischioso, specialmente per le due scuderie in cui gareggiavamo. Se qualcuno lo avesse mai scoperto, sarebbe stata la fine per entrambi oltre ad essere uno scandalo e per farla ancora più tragica la differenza di età che avevamo, un 4 volte campione del mondo di 33 anni e una 19enne che aveva appena iniziato la sua carriera in Formula Uno anche se aveva vinto già il mondiale 2019.

Come un fulmine mi torna in mente come era iniziato tutto questo.

***

FLASHBACK

📍Montreal

Dire che fossimo sobri era un eufemismo, Kimi era partito già all'inizio della festa e a ruota i piloti over 25 (Hulk, Checo, Grojean, Kubica, Magnussen, Danil) gli erano andati dietro. Carlos e Lando stavano facendo una gara di ballo con Daniel e Max improvvisando delle mosse assurde visto che erano molto alticci mentre Lewis che stava sfiorando il limite, ci stava provando da una mezz'ora con una biondina che sembrava non volesse saperne niente, Charles, Pierre e Antonio erano sdraiati in giardino a ridere e a sparare minchiate in francese e in italiano con Giovi che cercava di insegnarli qualche parola in pugliese fallendo miseramente, Lance come George e Alex erano spariti quasi un'ora fa a fare chissà cosa e poi gli unici che erano ancora più o meno sobri eravamo io e Sebastian, seduti in terrazza lontano dal madness generale.

"Non ho più l'età per bere così tanto", dice Seb mentre di accascia al muretto e lo seguo a ruota appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

Stiamo in silenzio ad ascoltare i rumori della festa e le risate del trio delle meraviglie mentre continuano a sparare stronzate. Sta tenendo il drink in mano e noto che non porta la fede.

"Come mai non hai la fede?", chiedo. Io e Seb ci conosciamo da 10 anni ormai, abbiamo un rapporto speciale, quasi unico. All'interno di questo casino è uno tra i pochi che riesce a comprendermi.
"Sai che io e Hanna ci siamo sposati da poco e che mi è appena nato un altro bambino ma non è più lo stesso, è da quando avevo 16 anni che sto con lei e mi chiedo: voglio ancora un matrimonio e una famiglia? Voglio mantenere un rapporto che ormai sta fallendo? Mi sento cambiato, non so più cosa voglio e poi il campionato sta andando da schifo, pensavo pure di cambiare scuderia o prendermi una pausa da tutto questo, non ce l'ha faccio più"

Sapevo che non era più lo stesso da tempo ormai, lo conosco da così tanto che è come se fossi parte di lui, non in quel modo forse ma è la mia roccia e non so cosa farei senza la sua presenza quasi quotidiana.

"Mi dispiace Seb, ci sono lo sai vero? Per qualsiasi cosa", giro la testa e trovo già il suo sguardo sul mio.

Mi accarezza la guancia e mi beo del suo tocco, Dio non sto più capendo niente e in più mi guarda con quegli occhi così azzurri da far invidia al mare.

"Jas", sussurra avvicinandosi sempre di più al mio viso ma non so perché sono io a far combaciare le nostre labbra in un bacio forse, voluto da tempo ma tenuto nascosto.

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