Capitolo 8

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«Non lo so, Tenzo. Magari è troppo presto...»

«No, Kurenai. Deve sapere la verità. Ne ha il diritto.»

La corvina sospirò «E va bene. Ma quando scoprirà che Kakashi potrebbe essere vivo-»

«Non potrà fare nulla. Specialmente nelle condizioni in cui è. Solo i Kami sanno quanto fossimo lontani dalla Foglia, quando è successo.»

Kurenai annuì.

«In ogni caso» continuò l'anbu «il Terzo Hokage è al corrente più di tutti della situazione.»

«Immagino non manderà nessuno a cercarlo.»

Tenzo scosse la testa «Ha le mani legate. È territorio nemico ed è troppo vasto per essere setacciato da una squadra. Non può permettersi di perdere altre unità.»

«Non sarà facile per lei.» affermò la kunoichi, con lo sguardo basso.

«Lo so. Non potrà fare altro che sperare nel suo ritorno. Fino ad allora, saremo noi a starle accanto.»

Kurenai abbozzò un sorriso «Già.»

«Vogliamo andare?»

I due lasciarono il localino, ormai diventato tappa fissa della corvina prima della visita mattutina ad Ayumi.

«Pensi che ce l'abbia fatta in qualche modo?»

Tenzo respirò a fondo «Difficile a dirsi. Conoscendo Kakashi, sicuramente non si è lasciato sconfiggere facilmente. In ogni caso, anche se fosse sopravvissuto, chissà dove si trova a quest'ora. Ci abbiamo messo due mesi ad andare e tornare; stavamo indagando e non avanzavamo molto velocemente, ma quei territori sono infidi, selvaggi. Certo, stiamo parlando di Kakashi dello Sharingan. Nulla è impossible.»

«Riesci a capire dove ci troviamo?»

Akane scosse la testa, sciogliendo la tecnica «Non con esattezza. Siamo estremamente a nord, lontanissimi da qualsiasi forma di civiltà.»

«Più o meno quanto ci vorrà a raggiungere Konoha?»

La mora rise amaramente «Oh, non poco. Nelle condizioni in cui siamo, settimane.»
Kakashi strinse i pugni «Quanto vantaggio ha su di noi?»

«Non ne ho idea. Probabilmente è partito poco dopo l'ultima tortura, quindi almeno cinque giorni fa. Non ho idea di come viaggi, se solo o scortato. Si possono solo fare supposizioni.»

Kuma intervenne «Io non farò altro che rallentarvi. Nel mio stato...»

«No, Kuma. Tu meglio di chiunque sai di cosa può essere capace il potere oculare del tuo clan. E poi, sei un ninja abilissimo. Sono certa che in pochi giorni riuscirai a muoverti bene pur non vedendo.» lo rassicurò Akane, ponendogli una mano sulla spalla.

«In ogni caso» continuò Kakashi «se non capiamo da che parte andare sarà tutto inutile.»

«Cosa mi dici del tuo cagnolino?»

«Pakkun è senza dubbio molto abile, ma siamo troppo distanti da luoghi conosciuti. Non conosce l'odore del nemico, di conseguenza non ha piste da seguire.»

La gelida notte si era finalmente dileguata, lasciando il posto alle prime luci dell'alba. Il cielo si colorò di rosa, mentre ogni cosa veniva avvolta dai timidi raggi del sole mattutino, che sorgeva pigramente da dietro le montagne imbiancate.
Avevano deciso di passare la notte al riparo, all'ingresso della prigione.

«A giudicare dal clima e dalla desolazione» affermò Akane, mettendosi in piedi «potremmo essere nei pressi del Paese del Ferro.»

Kakashi fece lo stesso, aiutando Kuma «Allora dobbiamo raggiungere i Tre Lupi. Il Daimyo potrà metterci in contatto con l'Hokage, in modo da avvertirlo della minaccia. Ma dobbiamo riuscire ad individuarli, altrimenti vagheremo a vuoto.»

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