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Jungkook, alla fine, quella notte si era addormentato su una delle sdraio presenti vicino la piscina.
Per fortuna l'aria calda tipica dell'estate non lo aveva disturbato, anzi. Si sentiva parecchio riposato, nonostante la posizione non usuale, ma adesso la sua mente riusciva a pensare soltanto ad una cosa: Taehyung.

Guardò l'orologio che aveva al polso, notando così che erano già le nove del mattino, Taehyung sarebbe dovuto arrivare verso le sette. Perché non era venuto a cercarlo?
Jungkook sbuffò ansioso e nervoso, decidendo in fine di andare lui a cercare l'altro.

E poi, dove altro poteva essere se non a casa?
Si alzò dalla sdraio, iniziando a camminare verso l'uscita del villaggio.
Lì intravide Jimin, alle prese con una testarda Jinhee che voleva, a tutti i costi, noleggiare una barca.

«Kook! Abbiamo visto Taehyung!», gli aveva urlato d'improvviso Jimin, sorridendo ampiamente.

Jungkook allora si bloccò, avvicinandosi poi all'amico con un sorriso ampio.

«Davvero? Dov'è adesso?!», domandò, cercando di non mettersi a saltellare sul posto a causa delle miriadi di emozioni che stava provando.

«Ti ha visto dormire e ti ha fatto una foto!», rise Jinhee, facendo stranamente scaldare il cuore di Jungkook.

«Zitta tu!», esclamò Jimin verso la sorella, voltandosi poi a guardare Jungkook.
«Ha detto che sarebbe tornato verso le dieci, doveva andare a salutare la gente giù al mercato»

Jungkook scattò a quelle parole, iniziando a correre fuori dal suo villaggio, e poi giù, lungo il sentiero che scendeva dalla collina e portava in città.

La strada, per fortuna, non era molta, soprattutto se fatta di corsa come Jungkook.
Era una corsa frenetica, rapida ed eccitata, la sua.
Il suo cuore stava impazzendo all'idea di vedere nuovamente Taehyung, ed anche se non sapeva il perché, quella sensazione gli piaceva.

Raggiunse il mercato tutto affannato e sudato, ma la prima cosa che fece fu guardarsi intorno alla ricerca di Taehyung.
Vide la signora Choi, una donna con una bancarella di dolcetti di riso presentatagli dal maggiore, e subito le corse incontro.

«Ajumma! Hai visto Taehyung?», le domandò, respirando rumorosamente.

La donna sgranò gli occhi nel vedere le condizioni del giovane, e la prima cosa che fece fu porgergli una bottiglietta d'acqua fredda.

«Si è incamminato verso casa due minuti fa, lo abbiamo riempito di cibo, poverino! Ma vedessi com'è bello!», disse la donna, con occhi quasi a cuoricino.

Jungkook sorrise, le stampò un bacio sulla fronte, e poi fece dietrofront, iniziando a percorrere il sentiero secondario, che portava dritto a casa di Taehyung.

Questa volta fu più faticoso, dato che il percorso era tutto in salita, ma corse comunque, sicuro di trovare Taehyung lì.
Lui ci stava sempre dieci minuti buoni a percorrerlo tutto, lamentandosi di continuo per la sua enorme fatica.

Senza farci troppo caso, nella sua corsa, sopparsò un ragazzo dai capelli rossi, con le mani occupate da almeno sette sacchetti.
Si lamentava a bassa voce, e nel notare quel particolare jungkook rallentò.

«Jungkook?»

Un richiamo, alle sue spalle.
La sua voce calda e ancora più bassa di come si ricordava.
Jungkook si voltò di scatto, sorridendo ampiamente.
Fece giusto in tempo a fare un complimento mentale ai suoi capelli rossi, che lo abbracciò di slancio, facendo cadere tutti i sacchetti a Taehyung, che indietreggiò anche a causa di quel gesto impetuoso.

E rise, rise divertito, trasportando anche Jungkook, che iniziò a stritolarlo.

«Yah! Kook! Non respiro!», quasi urlò Taehyung, tra le risate.

Jungkook allentò di poco la presa, ma indugiò ancora qualche istante sul corpo del maggiore, beandosi del suo calore.

Taehyung, d'altro canto, stava adorando quel lungo abbraccio.
Gli era mancato il suo amico, ma fu piacevolmente sorpreso di trovarlo alto quanto lui, e decisamente muscoloso.

Quando Jungkook si staccò del tutto, Taehyung gli sorrise ed esclamò senza pensare «sei diventato un gran figo, Kookie! Non me lo sarei mai aspettato, guarda qui!», e subito gli toccò le braccia muscolose e poi il petto.

Jungkook cercò di nascondere il suo lieve rossore con una risata, prima di rispondere con tono divertito.
«Guarda chi parla! Sei stupendo, Taehyung. I capelli sono fantastici! Quanti colori hai fatto dopo il rosa?»

«Arancione e rosso! Il prossimo sarà il blu, che ne pensi?», gli domandò sorridendo curioso, atteggiandosi poi a modello, passandosi le mani tra i capelli in un vano tentativo di apparire un minimo seducente.

Tentativo che, secondo Jungkook, era stato ben riuscito.
Il suo cuore, infatti, perse un battito, ma si affrettò a rispondere.
«Staresti benissimo, TaeTae»

Subito il viso di Taehyung s'illuminò, lasciando spazio ad un ampio sorriso squadrato sulle sue labbra, quel sorriso spensierato e felice che rivolgeva sempre a Jungkook quando erano bambini.
Il cuore di Jungkook stava subendo troppe emozioni in quell'istante, per questo cercò di distrarsi, abbassandosi per recuperare i sacchetti che aveva fatto cadere al maggiore poco prima.

«Oh, no, Kookie lascia stare, li porto io», disse subito Taehyung, cercando di togliere i vari sacchetti dalle sue mani.

«Ma stai zitto, fino a cinque minuti fa ti sentivo borbottare di quanto fossero pesanti», ridacchiò, facendo imbronciare l'altro.

«Lasciamene almeno due», si lamentò il grande, mettendo su un broncio adorabile.

Jungkook non poté fare altro che cedere, dando però a Taehyung i due sacchetti più leggeri.

«Su, adesso andiamo», esordì Jungkook, iniziando poi a camminare.

Taehyung lo seguì sorridendo, affiancandolo subito dopo.
Ed iniziarono subito a raccontarsi tutto quello che era loro successo quando non avevano avuto l'opportunità di sentirsi.
Jungkook gli raccontò di come, a scuola, avesse vinto l'ultimo torneo di taekwondo, e di come studiasse tanto per riuscire a restare dentro la squadra.
Taehyung gli raccontò della sua ultima mostra di fotografia, che era stata in grado di assicurargli il trenta all'esame finale.

Jungkook moriva dalla voglia di vedere le foto del maggiore, voleva conoscere il suo stile, vedere cosa lo emozionasse tanto da decidere di immortalarlo in uno scatto, il suo modo di catturare i paesaggi, le persone. Era curioso su tutto quello che riguardava il maggiore, in fondo.

«Ne hai qualcuna dietro?», quasi lo interruppe, facendo però sorridere ampiamente Taehyung.

«Certo, in camera ho il portatile, per fortuna ho portato il mio hard disk. Possiamo vederle tutte, se vuoi», rise, spingendo giocosamente il minore con un delicato colpo di spalla.

Jungkook acconsentì subito, ridacchiando anche al gesto dell'altro.
In fondo, come poteva dire di no ad un invito simile?

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Eh.

Summer breeze || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora