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La cena stava procedendo più che bene, ormai le famiglie dei quattro ragazzi si conoscevano più che bene, sembrava davvero una cena in famiglia.

Taehyung era stato accolto con talmente tanta gioia e dolcezza da farlo quasi commuovere, e adesso si stava piacevolmente cullando in quel calore che sapeva di casa.
Gli era mancato tutto quello, e quasi non sopportava l'idea di essersi perso tutto quello per due anni consecutivi.

Avevano da poco iniziato a mangiare le loro pietanze, ed ovviamente lui e Jungkook si rubavano il cibo a vicenda, ridendo come due bambini.
Il momento venne però interrotto dalla suoneria che proveniva dal cellulare di Taehyung.

Lui guardò lo schermo, e Jungkook riuscì a leggere soltanto “Nick” prima che Taehyung si alzasse dalla sua sedia.

«Scusate, è importante, ci vorranno pochi minuti», si congedò con un breve inchino, iniziando poi a correre verso l'uscita mentre rispondeva alla chiamata con un gran sorriso.

«Hi darling!»


Jungkook restò ad osservarlo fino a quando Taehyung non scomparve dalla sua vista.
Poi provò a concentrarsi sulla conversazione che stavano tenendo i suoi parenti, per evitare di continuare a pensare a quello che stesse facendo Taehyung.

Chissà chi era quel Nick.
Era forse quello delle foto?
Chi era per Taehyung?
Cosa voleva da lui?

«Certo che Taehyung è diventato davvero un ragazzo bellissimo, Jinhee, dovresti farci un pensierino», rise la madre di Jungkook, procurando una smorfia sul viso della nominata.

«No, grazie, ho altri gusti», rispose lei, alzando gli occhi al cielo.

«Oh, sì, lei ama Jungkook, non è vero?», rise Jimin, facendo scoppiare a ridere anche il nominato.

«Sì, è vero, mi ama alla follia», continuò il minore ridendo, facendo sbuffare la ragazza.

Si era confidata con quei due idioti qualche mese prima, dicendo loro che non era attratta dai ragazzi, ma dalle ragazze.
Era spaventata, parecchio anche.
Ma i due ragazzi la abbracciarono e consolarono subito, dicendole che in quello non c'era niente di male, e che avrebbero mantenuto il segreto fino a quando non fosse stata lei a sentirsi pronta e parlarne apertamente.

Proprio in quel momento, però, tornò Taehyung, con un'espressione triste ed abbattuta.

Jungkook gli donò tutta la sua attenzione mentre riprendeva posto al suo fianco, ma Taehyung non aveva alzato lo sguardo un solo secondo dal pavimento.

«Non starete mica insieme sotto al mio naso, vero?», disse il signor Park, inarcando un sopracciglio.

Jimin rise divertito, scompigliando giocosamente i lunghi capelli della sorella.

«Il pensiero di Heennie e Kook che si sbaciucchiano nella stanza accanto alla tua non è divertente, vero appa?»

Taehyung sgranò gli occhi nel sentire quelle parole.
Non riusciva a capire.
Quando si stava avvicinando al tavolo aveva sentito le parole di Jungkook ed il discorso restante.
Ma davvero Jungkook stava con Jinhee?
Perché non ne era a conoscenza?
E, soprattutto, perché gli faceva così male il petto? Perché non riusciva a respirare?

«Amore, tutto bene?», domandò la signora Kim, poggiando una mano sulla spalla del figlio.

Taehyung alzò lo sguardo solo sulla madre e, lievemente, annuì.
Però aveva bisogno di stare solo, per questo decise di inventarsi una scusa per scappare il più in fretta possibile da quel luogo.

Summer breeze || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora