Lunghe amicizie, adolescenza, strani ed imbarazzanti episodi con il sesso, ma soprattutto, tante risate e tanto amore.
«Quindi posso provare?
Posso provare a baciarti?»
Erano le cinque del pomeriggio, e la signora Kim venne disturbata da un frenetico bussare alla porta.
Corse subito ad aprirla, sorridendo poi nel trovarsi lì davanti Jimin con la sua sorellina.
«Ragazzi! Che ci fate qui?», domandò sorridendo, spostandosi nel frattempo di lato, così da lasciare lo spazio ai due per potere entrare.
«Stiamo cercando Kook e Tae, sono qui?», domandò la ragazzina, guardandosi distrattamente intorno.
«Sì, stanno dormendo...hanno saltato anche il pranzo, ma erano troppo carini, non ho voluto disturbarli», ammise la donna, sorridendo raggiante.
«Beh, i signori Jeon hanno prenotato per cena nel miglior ristorante della città per tutti noi, quindi dovremmo svegliarli, e lei dovrebbe iniziare a prepararsi», sorrise Jimin, facendo ridacchiare la donna.
«Non credo che avrò qualcosa di decente da mettere, ma va bene. È meglio che inizi a darmi da fare... Sapete dov'è la stanza di Taehyung, potete andare voi a svegliarli», e detto questo, andò via, verso la sua camera da letto.
Jinhee e Jimin si scambiarono un'occhiata d'intesa, estraendo nello stesso istante, entrambi, i loro cellulari dalle tasche. Fotocamera aperta e via, verso la stanza di Taehyung!
Risero, iniziando a correre verso la porta, arrestandosi poi proprio dietro questa. Dovevano fare piano per non svegliarli, così da rubare uno o più scatti dei due. Fu Jimin ad aprire la porta, che era il più delicato dei due, e poi lasciò entrare per prima la sorella.
Jinhee quasi urlò emozionata alla vista dei due ragazzi dormienti su quel lettino singolo, erano così adorabili! Si avvicinò a loro quasi di corsa, iniziando a scattargli mille foto, ma di quanto le stesse tremando la mano, forse solamente due si riuscivano a salvare.
Jimin, invece, iniziò a fare un video, ridacchiando nel vedere come Taehyung e Jungkook fossero abbracciati. Voleva filmare la loro reazione, per questo quando trovò un'inquadratura che lo soddisfacesse abbastanza, iniziò a scuotere molto delicatamente il braccio del suo migliore amico.
«Yah! Kook, sveglia!», esclamò, senza preoccuparsi di regolare il volume della sua voce. Ma dai due nessuna reazione.
«Kook! Ho rotto il tuo modellino di Iron Man!», continuò, cercando di tenere un tono serio.
Jungkook, dopo quelle parole, si svegliò di soprassalto, iniziando a guardarsi intorno con sguardo confuso prima di capire che era stato tutto uno stupido scherzo.
Jimin e Jinhee stavano morendo a causa delle numerose risate, ma Jungkook li ignorò, abbassando il capo. Sentiva ancora la presenza di Taehyung, e sorrise nel vederlo ancora così stretto a se, che si stava svegliando.
Mugolò confuso a causa di tutti quei nuovi rumori, aprendo prima un occhio e poi l'altro, incontrando per prima cosa gli occhi di Jungkook. Sorrise ampiamente nel trovarselo così vicino, e per un istante ignorò gli altri due amici. Tornò infatti a nascondersi sul petto di Jungkook, lamentandosi -in modo decisamente falso- di tutto quello chiasso.
Jungkook rise e lo strinse a sé prima di intimare a Jimin di mettere via quel cellulare.
«Comunque perché siete qui? È successo qualcosa?», domandò Taehyung, una volta seduto sul letto con i capelli scompigliati e l'aria ancora assonnata.
«I genitori di Kookie hanno organizzato una cena per darti il benvenuto, è alle sette in punto»
Taehyung annuì, sbadigliando rumorosamente. Poi si girò verso l'orologio e...dannazione! Aveva un'ora e mezza scarsa di tempo.
«Non ce la farò mai», disse, nel panico.
Jinhee rise e gli si avvicinò, provando a sistemargli capelli. «Che dici, oppa! Stai benissimo così»
«È vero, Tae. Tanto siamo in famiglia, no?», gli sorrise Jungkook.
A Taehyung si scaldò il cuore a quelle parole, e non poté che trattenere un sorriso raggiante.
«Avete ragione, grazie», mormorò, abbassando il capo e grattandosi la nuca in imbarazzo.
Jinhee ridacchiò ed andò ad abbracciare l'amico, lasciandogli anche un bacio sulla guancia.
«Sono contenta di rivederti», disse sorridendo, staccandosi subito dopo per raggiungere la porta.
Jimin la seguì e, prima di andare, guardò Jungkook. «Tu vieni con noi?»
Taehyung e Jungkook si scambiarono uno sguardo, ma sapevano di diversi allontare in quell'istante.
«Sì, io...dovrei fare una doccia», ridacchiò Jungkook, osservando Taehyung accennare un leggero sorriso.
E subito gli tornò in mente lo sfiorarsi di labbra che avevano avuto qualche ora prima. Non riuscì ad evitare che le sue guance si colorassero appena, ma il pensiero di essere scoperto lo costrinse, per fortuna, a correre via.
«Beh, ci vediamo dopo, allora. Ciao Tae», e corse fuori come un fulmine.
Jimin scambiò un'occhiata strana e confusa con Taehyung, e poi si salutarono anche loro, lasciando così Taehyung solo e confuso all'interno della sua piccola stanza.
