L'alba giunse presto, e con questa anche il leggero mal di testa di Taehyung, che lo costrinse a svegliarsi ed a spostarsi da quelle braccia calde che lo stringevano.
Si era ritrovato persino costretto ad andare in bagno con gli occhi quasi del tutto chiusi, soltanto per poter prendere un'aspirina; poi si lavò il viso e tornò in camera, strisciando i piedi contro il pavimento.Della sera prima non si ricordava poi molto, forse aveva alzato un po' troppo il gomito a causa di Jimin e dell'influenza che aveva su di lui. Ma una cosa se la ricordava fin troppo bene: le parole che aveva detto a Jungkook prima di addormentarsi.
Arrossì nel ripensarci, passandosi poi quasi furiosamente le mani sul viso mentre attraversava il corridoio, come a scacciare quella vergogna che stava all'improvviso provando.Tornato in camera, però, si ritrovò davanti una scena che lo fece bloccare sul posto, e quasi venire la bava alla bocca.
Jungkook era lì, sdraiato sul suo letto, senza canottiera e con dei semplici pantaloni di tuta grigi addosso. I suoi muscoli parevano beffeggiarsi di lui, semplicemente stando lì, a riposo, tonici e rilassati.
Poi, a migliorare il quadro, c'era anche il viso adorabilmente addormentato di Jungkook, con tanto di bocca spalancata.Sicuramente, in altre occasioni, si sarebbe soltanto divertito a prenderlo in giro per quell'espressione dormiente, ma adesso le cose tra loro erano drasticamente cambiate.
In quel momento, Taehyung, non poteva fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello leccare tutti quei muscoli che il minore si ritrovava, e poi magari a quanto sarebbe stato fantastico sentire ancora una volta i suoi gemiti, come quella notte.Decise di fare qualcosa che non aveva mai fatto, qualcosa che lo stava facendo sentire emozionato e con il cuore a mille, quanto sporco e depravato allo stesso tempo.
Salì a gattoni sul letto, passandosi la lingua tra le labbra in modo nervoso, sistemandosi infine a cavalcioni su Jungkook, ancora tranquillamente addormentato.Doveva prendersi di coraggio, ed approfittò di quegli istanti per potere osservare -ancora una volta- tutti i più piccoli particolari del viso del suo migliore amico.
Era così bello, così diverso da quei dolci tratti giovanili che aveva da bambino, ma sempre bellissimo. Forse ancora di più.
Ogni singolo millimetro di lui era così bello, e meritava qualche tipo di adorazione secondo lui. Così si abbassò, d'improvviso pieno di coraggio, ed iniziò a baciare il suo collo, lentamente, sorridendo nel sentire sin da subito Jungkook mugugnare.
Poi scese a baciare il suo petto, tenendo le mani ben aperte sui suoi addominali, prima di far fuori uscire la sua lingua -in un'attimo di coraggio estremo- a leccare uno dei suoi capezzoli.
Sentì Jungkook sospirare, e sorrise senza rendersene conto. Poi alzò lo sguardo sul suo viso, aspettando quasi con ansia di vedere i suoi occhi finalmente aperti.
Ma non accadde nulla, e così si ritrovò costretto a continuare con quella sua idea perversa.Scese lungo tutto il suo addome lasciando diversi baci contro la sua pelle calda, arrivando poi ben presto al limite dei suoi pantaloni di tuta. Un'ostacolo per la riuscita del suo piano, sì. Ma non era un'ostacolo tanto difficile da abbattere.
Alzò -infatti- con facilità l'elastico dei pantaloni e poi lo tirò verso di sé, abbassandolo il più possibile.
In modo del tutto istintivo poi portò la mano libera a massaggiare il membro del minore, mentre con il viso tornava in alto, a riempire di baci il suo collo.
Fu questione di pochi altri sospiri, e poi Jungkook si svegliò.
Ma non aprì gli occhi, e fu questo a cogliere di sorpresa Taehyung: sentì d'improvviso le mani di Jungkook afferrare i suoi fianchi, ed istintivamente gli scappò un urletto per metà catturato dalla pelle del collo di Jungkook, al quale sfuggì subito una leggera risata.«Fai l'intraprendente e poi ti spaventi se ti tocco?», domandò, con la voce ancora bassa e lievemente rauca a causa del sonno appena interrotto.
Ma Taehyung non si mosse. Dopo quell'urlo che aveva gettato non aveva il coraggio di sollevare lo sguardo in quello dell'altro, e forse non riusciva anche a causa di quello che gli stava facendo. Era stato colto con le mani nel sacco, quasi letteralmente. Che diavolo gli era venuto in mente?!
Sentì Jungkook ridere ancora una volta, mentre le sue mani si spostarono lungo la schiena del maggiore.
Lo accarezzò dolcemente per qualche istante, come per farlo calmare, e poi fermò una mano sulla sua vita, e l'altra sulla sua nuca. Voltò di poco il capo, giusto per riuscire ad arrivare alla stessa altezza dell'orecchio del maggiore, e poi ci sussurrò contro una sola parola.«Continua», con fermezza, quasi fosse un'ordine.
Taehyung rabbrividì all'istante, tremando tra le braccia dell'altro prima di prendersi di coraggio ed eseguire quel mezzo ordine.
Riprese a muovere la mano sul membro ancora coperto del minore, ed allo stesso tempo sentì le labbra altrui stuzzicargli maliziosamente l'orecchio.Si sentì come avvolgere dalle fiamme, fare quel genere di cose a Jungkook, sul suo letto, in casa sua, era una cosa surreale per Taehyung. Una cosa che immaginava -e sperava- di fare da così tanto tempo, che adesso quasi non ci credeva.
Eppure Jungkook era lì con lui, e lo stava stringendo, baciando, amando.
Taehyung si sentiva tra le nuvole, e tutto migliorò quando Jungkook inserì una mano tra i suoi capelli, per tirargli il capo lievemente indietro e poggiare poi le labbra sulle sue.
Arrossì, ricambiando quel bacio dettato dalla passione di quel momento con ancora più foga, inserendo nello stesso istante la mano all'interno dei suoi boxer, strappando all'altro un gemito.
Ma quella piccola bolla di passione e romanticismo venne scoppiata dal brusco arrivo di Jimin che, allegro come non mai, stava bussando insistentemente alla porta d'entrata della casa, facendo così tornare bruscamente i due ragazzi alla realtà.
«Adesso giuro che lo picchio»
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Summer breeze || KookV
Teen FictionLunghe amicizie, adolescenza, strani ed imbarazzanti episodi con il sesso, ma soprattutto, tante risate e tanto amore. «Quindi posso provare? Posso provare a baciarti?»