Skip time baby
Il giorno dopo erano tornati tutti a casa loro. Levi e Mikasa non si erano rivolti né una parola né uno sguardo. Gli aspettava un'altra stressante giornata scolastica. Il cielo era ricoperto da nuvole e piccole gocce di acqua fredda cadevano dal cielo. Gli studenti si erano ritirati sotto il tetto di vetro che si trovava di fronte all'istituto, per non bagnarsi. Erano tutti ammassati, cosa che metteva i più timidi a disagio.Mikasa's POV
Certo che potevano aprire prima le lezioni quando pioveva! Fortunatamente, il prof. Smith mi salvò da questa tortura chiamandomi per parlare. Mi accompagnò nel suo ufficio, e una volta giunti la mi offrì del tè caldo allo zenzero. Accettai volentieri.
"Allora, Ackerman, ti sarai chiesta perché ti ho chiesto di venire qui. Tra due settimane si terrà nella nostra scuola un concorso musicale a premi per tutti gli strumenti. Vorrei che tu ci rappresentassi con il pianoforte. So che ti chiedo tanto, per essere una del primo anno, ma sei la più brava. Ce la faresti?" finì il discorso e sorseggiò un po' di tè. Davvero ero la più brava? E io che pensavo di avere solo un po' di fortuna.
Così gli risposi: " Se davvero volete, io accetto. Non garantisco nulla, ma almeno ci proverò. Spero di essere all'altezza degli altri concorrenti."
Il professore mi sorrise. "Mi piace come ragioni. Sono fiero di te, Ackerman." Poi, con un gesto mi congedò. Uscii dalla stanza e mi diressi verso la mia classe, dato che la campanella era suonata. Avrei detto che un professore mi aveva intrattenuta per parlarmi di cose importanti. Nel mentre incontrai la professoressa Hanji Zoe. Era la mia prof. di matematica e scienze. Secondo gli studenti, era un po' matta: portava i capelli castani legati in una coda alta e degli occhiali rettangolari spiaccicati sulla faccia, in modo che, nel caso un esperimento fallisse e esplodesse tutto, gli occhi sarebbero stati salvi. La prof. si fermò e mi salutò: "Buongiorno Ackerman, lei non è in classe?"
Le spiegai e lei sorrise: "Tipico, Erwin porta sempre gli studenti in studio con lui e li spaventa a morte! Beh, comunque complimenti per il test, hai preso 109 su 110! Vedo che la tua media non cala mai. Sai, un mio amico, dato che ho fatto corsi di medicina, mi ha chiesto di curare una ragazza che aveva trovato ferita al parco. Aveva tutta la guancia rossa, gonfia e sanguinante! Poverina, non sono riuscita a capire chi fosse."
Rimasi pietrificata alle sue parole. La prof. Hanji mi aveva curata?
"Professoressa, quella ragazza...ero io." le rivelai.
"OH SANTO CIELO, CHI TI HA RIDOTTO COSÌ???! NON POSSO CREDERCI!"
"Non era nulla, la ringrazio per avermi aiutata. Lei è amica di Levi?"
"Oh, si cara. Non sembra ma io ho la sua età. Eravamo molto amici, dei bambini prodigio, ma io scelsi di andare a lavorare prima. Avevo finito prima di studiare di un'altra persona normale, così scelsi di insegnare alla stessa scuola dove studiavo, ma così avrei dovuto trattare lui è gli altri miei amici come studenti. Lui si arrabbiò parecchio. Tranne a scuola, non lo rividi più. Non mi telefonò più. Mi ha chiamato solo per te, non perché gli interessasse vedermi. Solo per darti una mano. Ah, un po' rimpiango la scelta che ho fatto. Ora vado, che ho la verifica di aritmetica in seconda, ciao Ackerman." "A-arrivederci professoressa" mormorai io.
Ero sconvolta. Davvero era andata così? Lo avrei chiesto dopo a Levi. Ah, no, aspetta, non potevo. Mi sarei imbarazzata troppo e sarei diventata rossa. Cosa non buona.
Ritornai in classe dove mi aspettava una noiosissima lezione di geografia con la professoressa Rall, una ragazza dai capelli arancione carota e il viso dolce, che in realtà nascondeva tutto tranne che la bontà.Hanji's POV
Finii la lezione in seconda e controllai l'agenda degli orari. Prima della ricreazione, quindi nell'ora dopo, avevo la terza. Perfetto, così posso parlargli.
Entrai nella classe, dove stava cominciando il caos.
"BASTA. ERD, GUNTER INTERROGATI." mi spazientii.
"Ma come prof?" mi chiesero in contemporanea.
"Avete capito? Siete interrogati, zucche vuote" lì rimproverò seccato una voce fredda. Levi era seduto sul suo banco, con la sua classica espressione apatica e le gambe accavallate. "Ackerman, interrogato anche te." dissi velocemente. "Tsk...va bene" mi rispose, guardandomi con uno sguardo più cattivo del solito.
I due non sapevano nulla, mentre Levi, con tutta la calma del mondo, spiegò per filo e per segno la teoria che gli avevo chiesto di esporre.
Suonò la campanella. "Bene, portatemi i libretti. Voi due, quattro e te Levi, 10. Siete liberi di andare" e la classe uscì, chiacchierando allegramente.
Stava per uscire anche lui quando lo fermai.
"Levi" gli dissi.
"Cosa c'è, prof.?" e disse quest'ultima parola come se fosse il peggio insulto che potesse farmi. "Ora non sono la prof., sono la Hanji normale, quella tua amica." gli spiegai.
"Che vuoi, allora?" ribadì lui freddo.
"Prima ho incontrato Mikasa Ackerman, della prima. È vero?"
"Si. E allora?"
"Niente, volevo solo sapere." poi uscì.
La verità era che quando pronunciai il suo nome, era arrossito leggermente.
Cosa mi nascondi, Levi?Angolo autrice bella (credo)
Ehi! Scusate se la copertina non è molto RivaMikosa ma mi faceva troppo ridere🤣🤣. Io vi salutò, ZAOOOOOOOOOO😝
V.🖤