•| 𝑎𝑙𝑤𝑎𝑦𝑠 |•

Capitolo 14: School Time

Mikasa's POV
Sasha era davvero cambiata in quei pochi giorni. Era diventata più responsabile. La mattina, quando ero a scuola, lei puliva come poteva la casa e usciva per fare la spesa. Quel giorno ritornai a casa e trovai Sasha sul divano, a piangere come una fontana.
"SASHA!!!". Corsi verso di lei e scorsi una chat di WhatsApp aperta.
'Basta, io non ce la faccio più. Sei insopportabile. Io vado con Hitch (ho inserito lei perché non avevo idee XD).
"Sasha, lascia stare. Riprenditi e trovatene uno migliore. Se piangi sul latte versato, non risolverai nulla." le dissi.
"I-io, non ce la f-faccio, Mika. Perché? C-cosa gli ho fatto d-di male?" il suo tono di voce era basso e triste come non mai.
"Non ti merita, Sasha. Ha deciso così? Bene. Trovati un ragazzo rispettoso, degno di te, e fagli rimpiangere il giorno in cui ti ha tradita." la rassicurai.
Lei sorrise e mi disse: "Beata te, Mika. Tu hai Levi.... é stato così gentile con me...."
"Cosa intendi con 'hai Levi' ?" le chiesi.
"Nel senso che sei fortunata ad averlo!"
"G-grazie ma non stiamo insieme, siam-"
"Seh Seh come no" rise lei. La guardai male, ma poi le sorrisi. "Forza, andiamo a mangiare" "YEIIIIIII CIBOH" gridò lei per poi correre verso la cucina.

La mattina dopo lasciai un bigliettino sul tavolo della cucina :
Sasha, io vado a scuola prima, devo aiutare il prof. Smith con l'allestimento della nuova classe di musica, non preoccuparti. Ti lascio dei pancakes per colazione, Mikasa.
Velocemente, corsi verso la scuola e entrai nella classe indicatami dal prof.
Lui era già lì, intento a esaminare degli scatoloni. Vicino a lui, c'era un ragazzo girato di spalle che stava sistemando dei cavi. Era basso per la sua età.
Si girò e scoprii che era Levi, che mi salutò con un cenno del capo.
"Oh, Mikasa! Sei arrivata in orario. Io e Levi siamo arrivati un poco prima per controllare se gli strumenti sono tutti interi." mi salutò il prof.
Cominciai a sistemare la postazione delle tastiere, mentre Levi quella dei flauti.
Dopo tre ore di lavoro, la classe era pronta. "Oh, perfetta!" esclamò il prof., osservando la stanza contento.
"Grazie per l'aiuto, ragazzi, ora potete andare. I vostri professori sono già stati informati." Lo salutammo e uscimmo.
"Allora, come va?" chiesi a Levi.
"Tutto a posto" rispose freddo.
Sembrava strano: aveva due profonde occhiaie ed era più pallido del solito.
"Che c'è?" mi chiese, infastidito, notando che lo stavo guardando.
"Niente, non posso guardarti?" ribattei.
"Sei imbarazzante" concluse lui.
Poi entrambi arrivammo alle nostre classi.

Levi's POV
Mi stava fissando con aria sospetta. Si capiva così tanto che era da due giorni che non dormivo? La colpa era del lavoro e dello studio, e il mio cuore certo non aiutava. La solita, noiosa lezione.
La professoressa Rall era talmente antipatica che perfino io facevo fatica a non guardarla male per tutta la lezione.
Mentre cercavo di ascoltare, mi addormentai, con la testa appoggiata sul banco...

Gli era sempre piaciuto l'inverno. Stare a casa al calduccio, i film sul divano, la cioccolata calda....insomma, non gli piaceva molto uscire con gli amici.
Era un bambino particolarmente asociale.
Quel giorno si stava riposando sulla panchina del parco. Si guardò intorno e scorse due bambine giocare insieme.
Una aveva i capelli color Nutella legati in una coda alta e l'altra aveva i capelli corvini sciolti che le ricadevano sulle spalle. Quest'ultima si accorse di lui e gli sorrise. "Vieni a giocare con noi?" gli chiese la bambina, l'amica vicino che la stava aspettando.
"V-va bene, grazie" disse lui, alzando lo sguardo.
"Come ti chiami? Io mi chiamo Sasha e lei è Mikasa" gli disse la castana.
"Io m-mi chiamo Levi" rispose il bimbo, sorridendo per la prima volta dopo molto tempo.

Il sogno venne interrotto dal sogno della campanella. Davvero io avevo incontrato Mikasa e Sasha quando ero bambino?
Avevamo circa sette anni. Mia madre era morta da poco, e vivevo con i miei vicini di casa, e soffrivo di profonda solitudine e depressione. Mikasa sembrava così felice, quindi probabilmente i suoi genitori non erano ancora stati uccisi.
Era l'ultima ora, così uscii da scuola, pronto per un'altra stressante giornata di lavoro.

Sasha's POV
Ormai mi ero ripresa. Si, dovevo dimenticare quel coglione e farmi una nuova relazione, salda e rispettosa.
Mikasa aprì la porta, interrompendo i miei pensieri. "Oi Sasha! Come va?" mi chiese. "Meglio, grazie Mika-chan!" risposi io contenta. "Quei pancakes erano buonissimi!!" le dissi poi io, mentre appoggiava la cartella. "Grazie" sorrise e si diresse in cucina, dove avevo preparo già la tavola. "Ho preparato gli spaghetti allo scoglio!!!" urlai, l'acquolina in bocca.
"YEI SIII" gridò lei di rimando. Sapevo che adorava il pesce. Mangiammo, poi lei mi chiese: "Senti Sasha, oggi devo fare una cosa a Isabel e Farlan, vieni con me? Andiamo a prendere un gelato."
"Mmmm....va bene!!! É da tanto che non mangio il Super Titan Chocolate!!" esclamai. Ridemmo e ci preparammo per uscire.....
Io mi vestii così :

Invece Mikasa così :

I due ragazzi ci stavano aspettando fuori dalla gelateria.
"Ehi ragazze! Come va la vita?" ci saluti Isabel, con la sua sempre presente esuberanza.
"Potrebbe andare meglio" rispondemmo io e Mikasa insieme.
Preso il gelato, ci sedemmo su una panchina e parlammo in po' di cose varie.
"Allora, io ho fatto il disegno per voi" disse finalmente Mikasa. "Eccolo qua" :

"OMG, È STUPENDO" urlarono i due.
La giornata passò in fretta, tra risate e chiacchere. Non ero stata così felice da un sacco di tempo.

Angolo tipa strana
Hola a todos. Ho messo tante foto. Se volete un capitolo con tante foto fotose della Rivamika, fatemelo sapereh.
Armin, per favore saluta tu.
"Okey. Cari amici, il capitolo finisce, vi auguro una buona giornata!" *sorride*

V.🖤