Era una giornata ventosa. La pioggia cadeva insistentemente e il cielo era coperto da nuvole grigie e tempestose.
Un bambino stava guardando fuori dalla finestra. Era terribilmente annoiato.
Così decise di disegnarsi su un foglietto di carta. Lui aveva i capelli corvini arruffati e gli occhi grigio chiaro, quasi come il ghiaccio. Aveva quasi finito il suo bel ritratto quando udì un suono fortissimo penetrare le sue orecchie, lasciandolo stordito. Il bimbo uscì lentamente dalla sua cameretta.
"Mamma?"
Una donna giaceva a terra, il sangue che sgorgava dalla ferita aperta sullo stomaco.
"Mamma!!!"
Il bambino si affrettò a correre dalla madre, che respirava a fatica.
"Stai tranquillo, puoi farcela. Chiama i vicini e chiedi di ospitarti per un po'" mormorò debolmente.
"Mamma"
"Puoi farcela, mio piccolo eroe, mio piccolo L-levi".
"MAMMA". non c'era nulla da fare.
Ormai era morta.Levi's POV
Mi svegliai di colpo, l'incubo ancora impresso nella mente. Quel maledetto incubo che mi perseguitava da quando mia mamma era stata uccisa da mio padre. La polizia la ritrovo con un proiettile conficcato nello stomaco.
Mi alzai dalla poltrona dove mi ero appisolato. La ragazza che avevo salvato giaceva ancora inerme sul letto.
Finché...Mikasa's POV
Aprii gli occhi. Dov'ero?
Cosa mi era successo? E perché la guancia mi faceva così male?
Alzai lo sguardo e notai un ragazzo dai capelli neri e gli occhi grigi che mi fissava freddamente.
"Tranquilla, non sono un pedofilo"
"Non é la cosa più rassicurante che avresti potuto dire a una ragazza che si trova in un posto sconosciuto, soprattutto in compagnia di una persona sconosciuta che avrà minimo 7 anni più di lei"
"Hai ragione, mocciosa. Io mi chiamo Revaille, ma chiamami pure Levi. E tu come ti chiami?"
"Mikasa."
"Non sei una di tante parole eh?"
"Cosa mi è successo?"
Il ragazzo mi spiegò l'accaduto, come lui mi aveva portata a casa sua e mi aveva curata come poteva.
"Io...grazie L-levi, non so perché Eren mi ha fatto questo"
"Fa niente" rispose sveltamente.
"Allora posso andare ora?"
"COSA?? MA SEI MATTA??! Non riesci neanche ad alzarti, figurati ad andare a casa! Ah, avverti i tuoi genitori, potrebbero preoccuparsi."
"I miei genitori sono morti" mormorai e una silenziosa lacrima bagnò la mia guancia pallida.
"Oi, mi dispiace. Anche mia madre é morta quando ero piccolo" si scusò, evidentemente dispiaciuto.
"F-fa niente, come facevi a saperlo, ora però vado eh" e provai ad alzarmi.
Levi però, contrariato, mi prese per i polsi. Non stringeva forte, semplicemente mi aveva bloccata in modo che non potessi muovermi.
"Tu non vai da nessuna parte, hai capito mocciosa???!" ripeté scandendo le lettere una ad una.
"O-ok" mormorai.
Così mi appogiò al letto e mi lasciò finalmente andare. Poi uscì dalla stanza.Skip timeee
Ero annoiata, così mi guardai intorno.
La stanza di Levi era perlopiù di colori freddi: prevaleva il bianco, che contrastava con il colore acceso della coperta del letto, rossa come una fragola.
La scrivania era in ordine, fogli e fogli impilati uno sopra l'altro, le penne in file per lunghezza e la calcolatrice appoggiata sopra a un libro di aritmetica.
Una cosa la sorprese: il fatto che ci fosse uno spruzzino detergente della Chanteclair appoggiato lì sopra.
Forse stava dando una ripulita alla stanza? Chi lo sapeva.
Poi qualcuno bussò alla porta.
"A-avanti"
"Oi mocciosa, hai fame?" mi chiese, evidentemente seccato.
"No." mormorai.
"No hai fame. Tieni" ribadì e mi porse una scodella di brodo.
Lo ringraziai e mangiai lentamente.
Lui continuava a fissarmi con aria stana, i suoi occhi cristallini fissi su di me.
"Allora raccontami qualcosa, mocciosa"
"Mph? Bhe, io mi chiamo Mikasa, ho 17 anni, vado alla Titan High School e mi piace suonare il piano." risposi.
Mikasa cosa fai??? Non devi rivelare cose così personali a un tipo che hai incontrato da 5 minuti. Ma, sento di potermi fidare di lui. "E te?"chiesi, un po' preoccupata della sua reazione.
"Mi chiamo Levi e ho 20 anni, studio e lavoro, fine."
"Mmm.. hai una vita quasi interessante quanto la mia" ironizzo.
Non disse niente, si limitò a fissare il soffitto.
"Sai, i miei genitori sono stati uccisi da dei criminali. Volevano rapire me e mia madre perché abbiamo tratti orientali, e volevano...bhe ecco, hai capito cosa volevano farci."
"Arrivarono, con l'intento di rapirci e di uccidere mio padre, ma mamma oppose troppa resistenza, procurandosi una morte dolorosa: un colpo d'ascia in testa.
Poi mi presero in custodia, finché un giorno, riuscii a liberarmi con un coltello e a uccidere il tipo che mi controllava. Sono scappata e ho avvertito la polizia, che gli ha arrestati."
Silenzio. Per 5 minuti non volò una mosca.
"Come fai? Come fai a parlare così superficialmente di una cosa così brutta?"
mormorò piano, nascondendo il volto sotto un ciuffo di capelli.
"Ho raccontato tutto questo a una miriade di psicologi che non mi hanno aiutato per nulla. Le uniche persone che mi hanno capito sono state Sasha, la mia migliore amica e... Eren. É per questo che tengo tanto a lui.Levi's POV
Aveva raccontato tutto quello con una tranquillità allucinante.
Le lacrime, ascoltando il suo racconto, scorrevano sulle mie guance, così cercai di nasconderle voltando il viso e arruffando i capelli.
"Allora? Cosa facciamo ora?" disse, cercando di risollevare la situazione.
"Non so" risposi, facendo finta di grattarmi l'occhio per asciugare le lacrime. "Non sei nella condizione di fare nulla".
Così provai a farla alzare.
Alla fine, riuscì ad sostenersi da sola.
"Vedi Levi? Posso farc-OH!"
Mikasa traballò e la presi prima che potesse cadere. "Meglio se riposi un altro po', vero mocciosa?" gli risposi.
"Gne gne" si lamentò, sorridendomi.
Era davvero bella ora che aveva aperto gli occhi, luminosi come due stelle in una notte d'inverno.
Si stese sul letto e sospirò.
"Ehi mocciosa"
"Si?"
"Hai un cellulare"
"Ehm si perché?"
"Dammelo"
"Ehm ok" prese il suo telefono dalla borse e me lo porse. Poi digitai il mio numero.
"Che fai????"
"Ti dò il mio numero"
"Ah ok"
Poi si addormentò, lasciandomi solo con i miei pensieri.Angolo autrice matta
Ma buonaseraaaasa.
Altro capitolo per oggi, spero che la storia vi piaccia.
LEVI MUOVITI
"NO IO NON CHIUDO IL CAPITOLO"
LEVI, SALUTA O NON VEDRAI PIÙ MIKASA PER 24 ORE
"Ok cari amici, ciao mocciosi"
"Certo che é proprio malefica, farmi questo é stato un colpo basso"
Io: LO SO SONO MALVAGIA *ride come Light Yagami"🖤
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•| 𝑎𝑙𝑤𝑎𝑦𝑠 |•
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