Capitolo 8

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Non appena erano arrivati nella penthouse sulla 57° strada, la mascella di Madison era caduta a terra nel vedere la grandissima casa in cui abitava il ragazzo.
"Togliti pure le scarpe, fai come se fosse casa tua" disse alla mora, appoggiando poi le chiavi all'ingresso.

"Roger grazie mille, ci vediamo domani pomeriggio, puoi tornare pure a casa grazie" Pete parlò al suo autista congedandolo.
"Arrivederci Roger e buonanotte!" Madison alzò una mano per salutarlo gentilmente con un sorriso, a cui lui rispose chinando leggermente la testa in avanti.
"Buonanotte a lei signorina Madison. Pete" salutò la coppia e se ne andò.

"Ti mostro il bagno della camera, puoi farti una doccia. Ti preparo intanto dei vestiti per dormire" rispose lui facendole segno di seguirla. Madison si guardava attorno con sguardo curioso e meravigliato dall'arredamento perfetto e che gridava ricchezza da ogni poro. Con i tacchi in mano, seguì l'uomo davanti a lei nella camera patronale che sembrava grande quanto l'intero appartamento di Boston. Un ampio letto al centro della stanza, contro il muro, un'ampia vetrata che dava sulla città di NY tutta illuminata, un camino, una televisione gigantesca e due porte.

"Quella è per il bagno" indicò la porta bianca socchiusa. "Vai pure, ti prendo qualche mio vestito" rispose lui incoraggiandola ad andare.

"Io-"
"Gli asciugamani sono tutti lì dentro. Per qualsiasi cosa chiamami, userò il bagno della stanza degli ospiti" spiegò lui monotono ed uscì dalla stanza.

Tempo per entrambi di farsi una doccia e sistemarsi, Madison stava aspettando Pete avvolta in un accappatoio troppo grande per lei in piedi, davanti alla vetrata della camera.
"Sai che ti puoi pure sedere sul letto o sulla poltrona?" domandò Pete sarcasticamente entrando nella camera. Madison si voltò verso di lui e lo vide in una tuta grigia: pantaloni larghi e maglietta a maniche corte bianca che evidenziava il suo fisico. Le braccia erano nude con i muscoli ben definiti. La giovane deglutì guardando il suo fisico per poi alzare lo sguardo verso i suoi occhi.

"Non volevo bagnarti nè il letto nè la poltrona" rispose con una voce quasi sussurrata e abbassò lo sguardo verso i vestiti che teneva in mano il ragazzo.

"Ti ho detto di fare come se fossi a casa tua, sentiti a tuo agio di poter fare quello che vuoi" rispose il moro scuotendo la testa e notando lo sguardo di lei sugli indumenti che teneva.

"Tieni....vai pure in bagno"
"Grazie" rispose lei prendendoli con un leggero sorriso e andandosene in bagno. Si infilò i boxer sopra le sue mutande e si mise la maglietta stampata di Pete che le arrivava sopra le ginocchia.

Uscì dal bagno e chiuse la porta, sedendosi sul letto e voltandosi verso Pete che aveva la schiena appoggiata alla vetrata dietro di lui.

"Vuoi tirare fuori la tua attitude adesso oppure ti hanno mangiato la lingua?" domandò lui con le braccia incrociate al petto. Madison emise un profondo respiro e alzò gli occhi al cielo, cosa che non piacque a Pete che chiuse gli occhi respirando per rilassarsi un attimo.

"Non ti sei fatto sentire per tutta la settimana e poi compari dal nulla solo perchè vedi qualche articolo su di me qui a NY e poi ti presenti nel club per portarmi qui!" esclamò lei aprendo le braccia.

"Non mi sembra tu abbia rifiutato" rispose lui con un leggero ghigno sul viso.
"Non è questo il punto Pete." Madison sbarrò gli occhi basita e scosse la testa "ti ho scritto dei messaggi ma ho visto che non rispondevi e non volevo essere appiccicosa o troppo invadente. Capisco che tu debba lavorare ma un messaggio, uno soltanto per dirmi che stavi bene, che eri impegnato" spiegò la ragazza, legandosi i lunghi capelli in uno chignon scomposto.

"Mi dispiace Madison ma sono stato impegnato con il lavoro e non ho avuto nemmeno un secondo a disposizione" commentò lui, emettendo un sospiro profondo guardando negli occhi la mora che si stava mordendo il labbro con gli occhi lucidi.

Pete | henry cavillDove le storie prendono vita. Scoprilo ora