Capitolo 16

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"Io non posso credere che sei qui a NY ma non dormirai da me" Pete aveva commentato in videochiamata mentre lui e Madison si stavano preparando. Il papà Mike si trovava nella sua suite intento a infilarsi il completo che aveva comprato con la figlia; la modella invece stava ancora indossando una veste per truccarsi prima di infilarsi l'abito che Givenchy le aveva confezionato appositamente per lei.

Quel pomeriggio, appena atterrata a NY, era andata a farsi la piega perchè non aveva voglia che decine di persone invadessero la sua stanza per mettere le mani su di lei e prepararla.
"Lo so e anche a me dispiace un sacco ma mi hanno accordato l'esame domani mattina alle 8, per cui non voglio distrazioni. Non ho nemmeno il Glam team qui a prepararmi, faccio tutto io mentre ripeto quello che ho studiato"

"Non vedo l'ora di vederti, sarai bellissima, come sempre del resto" sorrise Pete vedendo la ragazza truccarsi allo specchio attraverso lo schermo del telefono.
"Anche io, non vedo l'ora di baciarti" rispose lei guardando lo schermo e mandando un bacio al fidanzato, attaccando poi per proseguire nel truccarsi.
I capelli cadevano in onde morbidi sulla sua schiena, il trucco era stato fatto e non risultava per niente esagerato. Uno smokey eyes nero ravvivava i suoi occhi blu, con una tinta labbra nude, un po' di blush e terra sulle guance. Si diresse verso il letto matrimoniale su cui erano appoggiati i suoi vestiti per la serata. SI tolse la vestaglia infilandosi l'intimo per poi infilare dal basso il magnifico vestito. Fortunatamente vi era una piccola zip di lato che sollevò per allacciarselo e vide dallo specchio dell'anticamera che la fasciava perfettamente. Si chinò per infilarsi dei tacchi neri di YSL, in palette con la pochette di Prada in cui aveva riposto la tinta labbra, il portafoglio e il telefono.

Qualche minuto dopo suo padre bussò alla sua porta, pronto nel suo completo Hugo Boss con il fazzoletto del colore esatto del vestito di Madison

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Qualche minuto dopo suo padre bussò alla sua porta, pronto nel suo completo Hugo Boss con il fazzoletto del colore esatto del vestito di Madison.

"Sei bellissima" aveva sorriso a 32 denti guardando sua figlia tutto impettito e fiero di lei.
"Grazie papà anche te. Mi metto la pelliccia e ci sono, l'auto dovrebbe arrivare fra 5 minuti" disse la ragazza guardando l'orologio appeso alla parete. Con la collana di Pete, un paio di orecchini e bracciali scintillanti, prese la pelliccia bianca e se la mise addosso. Prese la chiave magnetica della suite ed entrambi si avviarono verso l'ascensore.

"Sei tesa?" domandò il papà, guardando Madison con uno sguardo tenero.

"Molto, insomma conoscerai i genitori del mio fidanzato alla fine"

"Sei tesa per quello o per l'esame?" domandò poi con sguardo inquisitore, sollevando un sopracciglio.

"Onestamente non riesco a capire quale sia peggio fra tutti e due" rise nervosamente la mora, per poi essere attirata dall'uomo in un caldo abbraccio. "Colin Collistar sa essere molto intransigente e serio. Se dice qualcosa di scortese non farci caso, mi sa che dobbiamo fare entrambi la gavetta prima di entrare tra i suoi prediletti" scherzò ancora la mora.

"Non devi preoccuparti di nulla, sono fiero di te, davvero" le aveva sussurrato prima che le porte dell'ascensore si aprissero davanti a loro.

"Prego signori, per di qua" uno chaffeur aveva aperto la porta della portiera della macchina non appena il portiere aveva spalancato le porte della hall, sotto i flash delle macchine fotografiche.

Pete | henry cavillDove le storie prendono vita. Scoprilo ora