Capitolo 28: Il bianco si macchia.

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Nuovo capitolo! Enjoy!
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Chiarimenti a fine capitolo.
Una piccola spiegazione.
Qualche domanda piccante ;)

7 stelline per il capitolo 29 oggi?
Ci riusciamo?
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Sherlock, giunto nel suo appartamento, trovò le due donne sedute sul suo divano, la più giovane con una tazza intatta di the caldo tra le mani.
La signora Hudson teneva una mano sulla spalla dell'altra, un'espressione preoccupata e furiosa sul volto. «Sherlock! Stai bene?»

«Sì. Lestrade è appena andato via con...» Decise di non completare la frase, mordendosi la lingua per non cadere nella volgarità, ed indossò la vestaglia che ora giaceva sulla poltrona. «Molly, resti qui per questa notte.»

«Oh! Assolutamente! Vado a prendere un bel pigiama, così potrai stare comoda!» La signora Hudson scattò in piedi, zampettando poi fuori dalla sala con convinzione.

«Non credo riuscirò a dormire.» Ammise Molly, tirando un lungo respiro prima di parlare. Poggiò la tazza sul tavolino, stringendosi nella coperta che le copriva le spalle. «Grazie, Sherlock.»

Il detective non le rispose. Si limitò a scrollare le spalle, andando in cucina e frugando tra i pensili.

«Ecco qui! Un pigiama morbidissimo! A me sta grande, per cui credo sarà perfetto per te.» La signora Hudson rientrò in sala, con un sacchettino, poggiandolo sul bracciolo del divano.

«Grazie mille. Vada a riposare adesso, starò bene.» Molly annuì con palese imbarazzo e strinse la coperta rossa tra le dita.

«Oh, ne sono sicura. Sherlock sarà arrogante e maleducato, ma quando si tratta di amici cerca di essere gentile!» La donna più anziana le sorrise, poggiando la mano sulla maniglia della porta.«Torno a dormire. Eventualmente, Sherlock ti mostrerà la camera per gli ospiti nel mio appartamento. Immagino tu non voglia andare subito a letto.» Continuò dunque, tornando seria. Molly annuì solamente. «Bene. Buona notte, ragazzi.»

La porta si chiusa con un tonfo soffocato e, nella sala, cadde il silenzio.
Sherlock uscì dalla cucina con una nuova tazza e si fermò di fronte la donna. «Bevi.»

«La signora Hudson mi ha già preparato del the, grazie...» Rispose Molly, intimorita dall'autorità del castano.

«È camomilla. Un po' di logica, no? Hai bisogno di rilassarti, non di agitarti ulteriormente.» Sherlock rimase fermo, deciso.

La più grande annuì, esitante, e afferò la tazza. Bevve un sorso della bevanda calda e Sherlock ne parve soddisfatto: prese del the dal tavolino e si sedette comodamente sulla sua poltrona, le ginocchia al petto.
Molly continuò a bere la sua camomilla, gli occhi puntati sui piedi scalzi se non per i collant, ormai rotti, e questo diede tempo a Sherlock di riflettere su quanto accaduto.

Non aveva mai considerato Molly un'amica: aveva cercato, a modo suo, di rispettarla negli ultimi mesi prima del finto suicidio, di migliorare il suo atteggiamento nei suoi confronti, e da quando era tornato aveva smesso di utilizzare il palese interesse amoroso della ragazza nei suoi confronti a suo favore.
Molly aveva fatto molto per lui, sia prima della caduta, tollerando il suo caratteraccio, le cattiverie e accontentando ogni suo capriccio, che quando lo aiutò ad iscenare la sua morte.
E Sherlock non l'aveva mai davvero ringraziata: lui non diceva grazie, non rientrava nei suoi canoni.
Il detective sapeva cosa significava essere educati, conosceva le buone maniere, il galateo, le tecniche di conversazione: in fatto teorico, non peccava.
Il problema giungeva alla pratica: l'essere scortesi, da adolescente, era stato un modo per difendersi dai bulli, ma, con il tempo, era diventato parte del suo carattere, oltre che un metodo efficace per affrettarsi durante i casi.
Conoscendo John, però, con il tempo, cercò di migliorare i suoi modi nel tentativo di rendere felice il coinquilino ed evitare di ferire le persone con cui si trovava bene.
E forse ora non ne era pienamente conscio, ma aveva fatto già dei grandi passi, imparando a considerare Greg un amico.
Ora, però, era il turno di Molly.
Le doveva tanto e le aveva dato sempre così poco.

Come here. • ITA Johnlock •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora