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La sera arriva velocemente e spinta dalla curiosità andai ad osservare la caverna. Vidi, oltre alle mie bacche gialle delle bacche blu, ne assaggio una. <Che schifo ha sapore di piedi di Troll>. Mi avvicino finché non trovo un enorme passaggio. Ma un ruggito mi fa raggelante il sangue nelle vene. Cos'è stato! Terrorizzata corro fino ad arrivare al falò ancora acceso. Cerco un nascondiglio e lo trovo ma prima di raggiungerlo un grosso animale mi piomba addosso. Impossibile un.. un drago. Ha uno sguardo acceso e pungente i suoi occhi verdi s'incastrano nei miei e spalancando la bocca emette un grosso ruggito, forte e profondo incomincio a tremare violentemente e a battere i denti. Lui mi guarda apre la bocca, estrae i denti retrattili, fa un passo avanti e poi vola via. <Oh miei dei, Oh miei dei un Drago! Un drago mi ha ruggito contro, non ci credo! Sono nel valhalla!>svengo.


Risvegliandomi mi ritrovo tutta sudata distesa a pancia in giù sul terreno polveroso. Sono ancora viva è la prima cosa che penso, poi prendo un po' di bacche ed inizio a fare colazione. Mio padre mi raccontava tutto sui draghi...
*

**<Papà, papà, ti prego raccontami qualche storia sui draghi>lo rincorsi e mi aggrappai alla sua enorme mano.<Vieni qui> disse e mi prese in braccio.<Quando ero giovane i draghi venivano cacciati, uccisi, scuoiati vivi, privati della capacità di sputare fiamme. Eravamo brutali come loro lo erano con noi. Bruciavano le case, rapivano le pecore e avvolte le persone. Un giorno il figlio del capo anche detto "lisca di pesce parlante">mia madre si mise a ridere pensando chissà cosa. Mio padre le sorrise e mentre continuava la storia gli sistemavo la barba in delle folte treccine bionde <Stavo dicendo, ideò un marchingegno strano in grado di catturare un drago, una furia buia. Un drago nero come la pece nato dall'unione del fulmine e della morte. Non si faceva mai vedere, non rubava mai il cibo, e non sbagliava mai un colpo. Io personalmente ero terrorizzato da qualsiasi drago, però studiai a fondo il libro dei draghi per sapere sempre cosa fare e come reagire. Alla fine mi iscrissi all'arena dei draghi dove Scaracchio aveva il compito di insegnarci ad ucciderli. Hiccup, lischa di pesce, faceva sempre domande strane. Col passare del tempo grazie a lui abbiamo incominciato a conoscere meglio i draghi e a fidarci reciprocamente luno dell'altro. Io avevo il più bello dei draghi il più forte, il più audace, il più coccolone.><Lo so, lo so io chi è!>dissi fiera di fare sempre attenzione ai racconti di mio padre.
Mia madre fece un sorriso nostalgico ed incominciò a trattenere le lacrime. Papà continuò per molto la sua storia finché non arrivò la mia parte preferita <ed è così che incontrammo per la prima volta una furia Chiara, era bellissima luminosa e aggraziata, molto timida e paurosa. Lei s'innamoró di Sdentato e insieme fuggirono per sempre nel mondo nascosto seguiti da tutti, o quasi, i draghi.><WOW!>.***

Il drago a cui pochi minuti prima ero andata incontro non era né una furia buia né una furia Chiara sembrava un incrocio. Aveva il dorso scuro ma la pancia e la punta delle orecchie erano di un bianco luminoso. Rimasi tutta la notte a pensare e col dubbio ed il mistero di questa nuova specie mi addormentai sulla mia pelliccia di yak.

dragon trainer : l'inizio di una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora