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Ho deciso voglio rivedere quel drago. Subito preparo la mia trappola per pesci e ne catturo due, uno lo mangio voracemente e l'altro lo conservo. Mi siedo e aspetto. Un ombra dall'alto si avvicina e quando arriva in prossimità del falò s'illumina come una fiaccola al buio. È bellissimo, mi scruta con uno sguardo intenso, ringhia percepisce ogni mio più piccolo movimento. Mi alzo, lui atterra abbassa il capo e alza le ali in modo da rendere la sua figura imponente. Avvicino la mia mano con il pesce, rimane diffidente ma abbassa la guardia e si avvicina ulteriormente, si siede e attende. Capisco che non si avvicinerà di più quindi afferro meglio il pesce e lo lancio verso di lui. Con un veloce scatto estrae i denti e afferra il suo spuntino. Dopo aver mangiato mi guarda e poi scompare tra le ombre della notte. Wow! Con gli occhi ancora luccicanti mi siedo ed inizio a disegnarlo sulla terra bagnata, aiutata da un esile bastoncino. Non ci mise molto che si ruppe, allora decisi di addormentarmi. Mi svegliai decisa a sistemare una piccola casa in cui vivere. Ecco fatto con tanta fatica, dei tronchi, delle pietre e dei rampicanti ho costruito una piccola casetta ed ho posizionato al suo interno il letto. Ho fatto scorta di bacche e pesce. Mentre aspettavo il drago pensavo ad un nome da dare alla sua specie. <Furia luminosa, Luce Buia, Luce Oscura, Lanterna Chiara, Luce Notturna si, Luce Notturna!>dico con più enfasi. Finalmente arriva e come il giorno prima prende il pesce e vola via.

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Sono passate ormai duecentoquaranta tramonti
da quando sono arrivata qui. Ogni giorno, faccio un segno su una grande roccia contando i giorni della mia prigionia in questa grotta. Sono stanca e sola, l'unica compagnia che ho è quel magnifico drago che ogni sera viene a farmi visita. Ogni giorno gli propongo un nome ma ogni volta ringhia e fa un gesto, come per dire non mi farò mai chiamare così. Sento un fruscio e un battito d'ali dietro di me, mi giro e gli sorrido calorosamente porgendogli il pesce con una mano. <Che ne dici se ti chiamo Prodigio? mangia piano ingordigioso!> sorprendentemente il nome gli piacque. Lo capisco perché inizia a saltellare felice e mi fa le fusa.
<Oh Prodigio, quanto vorrei poter volare, poter essere libera, poter scappare almeno per un momento da questa grotta solitaria> guardo il cielo triste ed inizio a piangere. Prodigio mi guarda, gira la testa, mi lecca le lacrime e appoggia la sua enorme testa sulle mia gambe. Inizia a fare le fusa quando lo gratto sotto l'orecchio e questa scena mi ridà il sorriso. Questo però per pochi secondi. Penso alla mia famiglia, sono arrabbiata e delusa. Credevo che sarebbero venuti a cercarmi, che non mi avrebbero abbandonato qui. Ma invece forse non ero così importante per loro. Forse mi avevano già dimenticato, sostituito con qualcuno. Mia mamma si era salvata, lo so perché ogni tanto sogno quella notte e mi ricordo che era salita su una zattera della barca principrincipale. Chissà quale era la sorpresa che avrei dovuto ricevere a fine viaggio. Guardo le stelle e penso che... non penso, non penso a niente, sono vuota.

dragon trainer : l'inizio di una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora