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Mi sveglio con una fame insaziabile. Inizio a mangiare bacche, ma sinceramente mi sono stufata, vorrei davvero un buon dolce di quelli che preparava la mamma. Già la mamma... faccio un lungo sospiro e mi metto nel asis, un grande spazio al centro di questo che effettivamente è un mondo nascosto. Mi siedo e medito seduta per terra, sulla rupe arriva Prodigio, gli faccio un segno e lui ruggisce in quel momento tutti i draghi mi si avvicinano. Molti mi annusano e fanno facce disgustate per poi voltarsi cambiando direzione. Sto ferma aspetto, ho capito, mi stanno scegliendo. Vedo draghi di ogni specie che mi si avvicinano, ma nessuno si ferma. Penso di essere sbagliata, sono collegata ad Prodigio non voglio nessun altro drago. Mi do un colpetto alla testa ma che pensieri fai, che egoista che sei. L'alfa mi aveva adottato, cresciuta e cibata, ora vuole che abbandoni il nido. Mi sento come un uccellino che viene spinto giù dal  nido dalla madre, che vuole insegnargli a volare, ma io non so volare...
Un tagliaboschi si avvicina strisciando, poiché privo di zampe, gli allungo una mano e lui dopo avermi annusato non se ne va anzi si avvicina voglioso di coccole. Grattandoli la testa e il collo mi accorgo che è una femmina, poiché ha  le squame della cresta dorsale piccole. Avrà credo la mia età per essere un tagliaboschi è piccola. È talmente bella che sembra una foglia d'autunno, rossiccia  e giallognola con due corna dritte e ben curate. Gli artigli, che usa come mani, sono incrostati. Allora gli e li  lavo e con una pietra appuntita li limo. Ora sono belli e lucenti. Mi lecca contenta. <Lee, ti piace?> aspetta Lee? Penso. Si ci sta . Salgo sul suo collo all'attaccatura delle ali così da essere più leggera. La dragonessa ha un modo di volare completamente diverso da quello di Arvid, lei fende il vento lui lo planava. Inoltre con l'Alfa volavo durante la notte o ad inizio o fine del giorno, con Lee è la prima volta che volo di giorno. Sento un legame forte tra di noi uno fatto non di sentimenti ma di spirito come se fossimo state destinate a incontrarci. Volare di giorno è stancante, dopo un po il sole cocente inizia a dare fastidio. Facciamo per tornare a casa ma vedo uno strano oggetto in mare che spunta dall'orizzonte. <Non...Non può essere> dico a bocca aperta, quando scorgo le vele di una nave. Ci avviciniamo prudentemente e osserviamo che nelle vele ce uno stemma, quello degli Haddock. Non vedo però il marinaio o chiunque sia, temendo che possa seguirci nel mondo nascosto faccio una virata e allungando il tragitto, tornando sulle pietre ad inizio cascata. Ci accucciamo Lee riesce perfettamente a mimetizzarsi con il terreno, mentre io cerco da dietro le pietre di scorgere la nave. L'imbarcazione si ferma al bordo della cascata ancorandosi al fondale.  Aspetto che qualcuno si sporga dalla nave o che vada a prua, ma niente. Aspetto e aspetto. Un ora, due, tre... alla fine dopo un'infinità di tempo decidiamo di andare a cenare. Mangio, anzi divoro velocemente, un buon branzino, poiché non aspetto altro che scoprire che cosa voglia in misterioso capitano della nave.

dragon trainer : l'inizio di una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora