CAPITOLO 38: Una giornata ordinaria.

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"firullì... firullà... fiiiuuu..."

Con le mani in tasca e fischiettando cammino lungo le vie della città, come nostro solito, per il giro di ronda giornaliero...

"Ti-tin, tlink, tin stitlin...

Ruka, affianco a me, fa girare sul suo dito indice le chiavi donate dal maestro settimane fa... a quanto pare è un suo vizio... più volte gli ho ripetuto di fare attenzione, ma è inutile! E poi sono io quella poco affidabile!

"AAHWW!!! Che noia... è tutto tranquillo oggi..."

"A quanto pare. Meglio così... in queste tre settimane abbiamo già catturato troppi furfanti..."

"Beh, delinquenti in meno per la città, però io così non mi diverto! uff..."

In questi giorni, soltanto noi due, abbiamo messo al fresco una decina di criminali. I primi sono stati davvero difficili da gestire, ma dopo qualche rissa... ci si prende la mano!

Ormai siamo, quasi, talmente abituati ad essere attaccati da qualche gentaglia poco raccomandabile... che non ci facciamo più caso.

"Uhm... io invece preferisco così... pensaci, se non dobbiamo operare vuol dire che non ci sono persone in pericolo!"

"Uff... sì, effettivamente hai ragione... bah!"

Mentre tranquillamente parliamo del più e del meno, ci intrufoliamo in una di quelle vie nascoste e poco trafficate, le solite vie frequentate dai ceffi...

Alcuni mentre passano abbassano il capo e se lo coprono con il cappello, altri cambiano subito strada, le solite reazioni... almeno in questi vicoletti... ma nulla di sospetto.

Però... già da lontano abbiamo notato quattro figure... un ragazzino quasi appoggiato al muro, un uomo munito di felpa con cappuccio e due ceffi ancora meno raccomandabili dietro quell'uomo.

Continuiamo imperterriti la nostra piacevole passeggiata... senza cessare il fischiettare, tantomeno il tintinnio delle chiavi.

...

"Dai, in fretta! Potrebbe passare qualcuno! Sono 150 lire... queste sono le migliori ora in circolazione..."

"M-mi assicura che... non... non hanno effetti collaterali? ..."

"Vuoi vincere quel torneo o no? Veloce!"

"Ho... ho solo 100... è il poco che sono riuscito a racimolare... m-ma... il primo premio è di 30.000 lire... se vinco potrò..."

"Hey, voi due! Fate in fretta, stanno arrivando due legionari! Dobbiamo andare!"

"Dannazione! Ehm... vanno bene 100! Presto dammi e ti dò la roba!"

"Eh!? S-sì... li... li ho qui..."

"PRESTO, SONO VICINI! Se non andiamo via immediatamente... dovremo tenerli occupati noi!"

"Veloce con quei soldi dannazione!!!" 

" fiiiuuu...firullì... firullà... "

"Sono quì... ormai ci scopriranno! Dobbiamo agire per forza o verremo scoperti... e conosci le conseguenze!"

"Ti-tin, tlink, tin stitlin..." 

...

Ruka senza cambiare di un minimo l'espressione rilassata ed il moto delle chiavi, infila la mano destra dentro alla tasca... ha appena inviato un avviso alla centrale... 

LE LACRIME NON SONO UBRIACHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora