"Ruka da dove entriamo!?"
"Seguimi! Nel retro dovrebbe esserci un'entrata... c'è sempre una entrata nel retro!"
Veloci schizziamo contro il muro del capannone... Ruka s'affaccia, poi parte e lo seguo. Attenti ed un po' accovacciati arriviamo fino in fondo alla costruzione... per ora non abbiamo sentito alcun rumore, probabilmente non ci sarà nessuno a quest'ora della notte.
Ancora una volta controlla che non ci siano pericoli... e subito ci ritroviamo nella parte posteriore. Come aveva previsto Ruka, c'è una porticina in ferro. Perfetto!
"Sacho, guarda da quello spiffero cosa c'è dentro... se si vede qualcosa..."
Abbasso la testa. C'è una piccola fessura tra la porta e il pavimento. Mi butto giù di colpo e mi posiziono come dovessi fare dei piegamenti sul braccio. Inizio a sbirciare con l'occhio e descrivere tutto quel che vedo...
"Uhm... è tutto molto buio, però noto moltissimi scaffali e vedo alcuni scatoloni o forse delle casse più in fondo... si vede in lontananza una parte della serranda... e mi pare null'altro. Non c'è anima viva... o così mi sembra."
"Uh... capisco, perfetto. Allora vediamo d'entrare, ma cerchiamo comunque di stare attenti, potrebbero arrivare da un momento all'altro!"
Mi alzo in piedi spingendomi con il solo braccio. Guardo per un attimo quella porta... poi mi avvicino con cattivissime intenzioni...
"No Sacho! Aspetta... faresti troppo rumore!"
"Uhm... hai ragione..."
Blocco subito i miei istinti omicidi verso quella porticina... Ruka si avvicina... dalle tasche fa uscire una specie di forcina... non vorrà scassinarla con quella?
"Ruka... ma sei capace ad usarla?"
"Ehm... no, ma l'ho visto fare un sacco di volte in schermovisione da bambino!"
"Ah... siamo messi bene..."
Appoggia una mano e un orecchio alla porta, come la graffetta tocca la serratura...
"gniiik..."
"Eh?"
... la porticina si apre leggermente. Ruka rimane in quella posizione... molto deluso.
"A quanto pare, era già aperta. Sarà per la prossima volta... Ruka lo scassinatore!"
Gli dò due pacche e subito torniamo serissimi... ora dobbiamo davvero stare attenti, siamo in casa del nemico!
"Uhm... è strano che abbiano lasciato la porta aperta... fa attenzione Sacho!"
"Uh!"
Annuisco... e molto lentamente Ruka apre la porticina, cercando di farla cigolare il meno possibile. Sbircia a destra e a sinistra, poi con attenzione si muove ed entra, lo seguo e richiudo per la mia prima volta nella vita una porta senza farla sbattere.
Ci muoviamo lungo un altissimo scaffale osservando attentamente gli oggetti sia tra gli oggetti, per catturare ogni articolo interessante o movimento sospetto nelle corsie adiacenti...
Il capannone è enorme... inoltre il soffitto è davvero altissimo e le scaffalature non sono da meno. Spesso ci sono alcune specie di macchinari che probabilmente servono per raggiungere gli oggetti in alto. Questo posto non è nel buio più completo soltanto per delle lunghe e strette finestre proprio a filo del soffitto.
Ruka si ferma. Prende in mano una scatola... mi pare sia una confezione di pasta... la rimette subito a posto e mi guarda. Ho compreso quello che vuole dirmi... la stessa situazione che ha vissuto Ruka in passato la stanno ancora vivendo numerose altre famiglie. È davvero inaccettabile!
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LE LACRIME NON SONO UBRIACHE
AksiSacho è una pugile diciannovenne dal passato misterioso, combattere sarà l'unico modo per fare chiarezza e sopravvivere in questa cruda e violenta realtà! La storia si vede ambientata in una futuristica Italia sessant'anni dopo l'ultima guerra, ora...