CAPITOLO 50: Il treno ha fischiato.

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"Sacho, ci sei? Siamo in ritardo... ah no! Scusa è l'abitudine! Hahaha!"

"Pff... Ruka, è una settimana che abbiamo pronte le valige, anzi più di una volta ho dovuto smontarle per cambiarmi che non avevo vestiti! Questa volta non faremo ritardo per colpa mia!"

"Sì sì, hai ragione, con tutto l'anticipo che ci ha dato il ministro... meglio così. Non vedo l'ora d'arrivare là! Mi sono informato leggendo qualche libro della biblioteca, ovviamente questa volta segnalando al ministro... ci sono un sacco di posti interessanti da visitare!"

"Ruka, non andiamo mica in vacanza, beh... non ci siamo mai andati, quindi è come se lo fosse, effettivamente... hehehe, che tristezza. Chissà se è tanto diverso da qui!"

"Uhm... beh, un'altra cultura un'altra storia. Le città, da quel che ho letto, hanno mantenuto uno stile elegante e vittoriano!"

"Uno stile elegante e vittoche!? Bah! Sono contenta d'essere andata ad allenarmi invece di starmene tutte le sere a leggere come te..."

"Ma dai! Alla fine ti ho sempre raggiunta!"

"Se se... tutte scuse! Dai andiamo, sennò arriviamo davvero in ritardo! Il ministro ci aspetta!"

Entrambi afferriamo i nostri pesanti borsoni carichi di vestiti, intimo, cambi per l'allenamento ed ovviamente le nostre felpe. È sempre una bella fatica camallare queste grosse sacche per lungo tempo...

Ci incamminiamo per le lunghe vie del Comune, salutiamo qualche legionario che passa e le solite impiegate che vengono tutte le mattine a rompere le scatole in ufficio. Il rumore degli scarponi e delle sacche risuonano per i corridoi... Ruka tiene il borsone per la tracolla aiutandosi con la spalla, io invece lo tengo dietro alla schiena afferrandolo per la maniglia centrale con il braccio piegato.

"STRUNF!"

"Wooouu... fiiuu!!! Che fatica! Dobbiamo aspettarlo qui davanti al Comune giusto?"

"Sì Sacho! Alle nove e trenta dovrebbe passare una navetta diretta alla stazione!"

"Ah! Beh dai, non manca molto... due o tre minuti!"

"Esatto Sacho! Puntuali come orologi di Cancellozzo! Hahaha!"

La battuta di Ruka... mi disgusta.

"Svuuus. Sfiiiish..."

"Uh?"

Ci giriamo verso la strada...

... di fronte a noi...

... si ferma una navetta...

"... Sfiiish... svuuush!"

... se ne va.

Rimaniamo immobili...

Ruka guarda il suo opaco orologio metallico...

"Sono le 9:31..."

"Quindi quello era..."

Non riesco a finire la frase che Ruka piega la testa per guardare oltre le mie spalle... fa una faccia stranita. Mi giro anch'io a guardare... ma... ma che diamine!?!

"AAAAH!!!! FOLLIAAA!!! FERMATE LA NAVETTA!!! IN NOME DI CANCELLOZZO!!!"

Una minuta figura dal binocolo al collo sta correndo goffamente ed urlando con un trolley rosa che sbalza qua e là... non posso crederci... è davvero il ministro!?

"Buon giorno ministr... OH!!!"

"Svuuuush! Strusck strisck!!"

LE LACRIME NON SONO UBRIACHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora