CAPITOLO 1 : La routine.

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"tum... tum! tum-tum! tum-tum..."

Il cuore? Perché batte così forte!

"anf... anf..."

Ho il fiatone? Sto... Sto correndo?

"..ò! ... chò! Sachò! SCAPPA!"

Eh?! Qualcuno mi... mi sta chiamando! Chi... è? Lo conosco? Non capisco...

" ...tum tum-tum!"

Il mio cuore!!!

Se solo riuscissi a vedere i suoi... i suoi occhi...

"... tum tum!"

"Sacho, attenta... Sacho! SACHO!"

Ancora! Sta urlando...

Le palpebre si spalancano.

"Eh? Ma che... ?"

"SNOCK!"

"AUCH! Chi diavolo è stat... ops!"

"uumm... che diamine stai facendo, scansa fatiche! Credete che quando non vi guardo possiate battere la fiacca? SÙ SÙ!!! Mettici un po' di decisione! Non servono a nulla quei pugnetti molli che tiri al sacco! Non si fa mica male eh! Dai! Dieci secondiii!"

Ma allora... non era il mio cuore quello che sentivo! Era il rumore dei colpi che portavo al sacco... che stupida... ero di nuovo con la testa fra le nuvole.

"Driiin!!!"

"Non importa... uumm... ormai è suonata la campanella. La prossima ripresa impegnati! E non tirare gli stessi due colpetti tutto il tempo! Varia i colpi!"

"Si! Scusi maestro... ero sovrappensiero."

"uumm... ho visto... ricorda che quando ti alleni devi impegnarti e tenere sempre i problemi fuori dalla palestra!"

"Grazie maestro, lo terrò a mente."

"uumm..."

Ed ecco il suo solito sorriso misto a una smorfia. Il maestro è ormai anziano ed ha quasi perso tutti i capelli, ha un grosso naso a patata e... anche la sua pancia ormai non scherza in fatto di grandezza. Quando parla ha questo vizio di spostare con un grugno la bocca verso sinistra dalla quale fuoriesce un verso, simile ad un lamento. Beh... almeno quando lo fa vuol dire che non è arrabbiato!

Mi guardo attorno... nulla di tutto ciò che ho immaginato. Solo il sibilio delle corde, il tippettare delle scarpette da boxe sul pavimento umido e scivoloso della palestra, i versi di qualcuno che fa i pesi ed ovviamente l'immancabile e pungente odore di sudore maschile che impregna le pareti.

"Eeeh... prima ho provato a chiamarti qualche volta, ma non mi sentivi, sembravi rintronata! Non è che i pugni stanno avendo effetto? Hahaha!"

"Non fare lo spiritoso Ruka... anche te eri imbambolato a guardare me mentre rimproveravano ME!"

"Pff... facciamo finta di essere pari. Comunque... sicura che vada tutto bene? Ti vedo un po' scossa ultimamente..."

Può essere che sia stata la sua la voce a chiamarmi prima? Uhm... non so... beh, ma basta distrarti Sacho e rispondi...

"Si si, tranquillo Ruka, è solo che... un sogno... o che ne so io, mi sta perseguitando..."

"Non è che guardi troppi film?"

"Ma figurati! Chi le guarda quelle robacce e poi... avessimo lo schermovisore!"

"uumm... CHE STATE FACENDO! VOLETE CHE VI PORTI LE CARTE DA GIOCO? SÙ! SÙ! LA RIPRESA È INIZIATA DA UN MINUTO!!!"

All'unisono, neanche a farlo apposta, dalle nostre secche labbra...

"SCUSI MAESTRO!!!"

...e subito torniamo alla nostra routine, malmenando quel povero sacco talmente mal concio ed usurato da far pena.

Anche se è un luogo un po' trascurato... tutto ciò che c'è risale a non so quale epoca primitiva e... puzza, la palestra è come una seconda casa, anzi la prima... considerando che abito proprio al piano di sopra. Beh... ovviamente grazie al maestro che, purtroppo per lui, mi ha preso con se.

"Driiin!!!"

"Oh cavolo! La campanella? Di nuovo?"

Quanto sono stupida!!! Ho fatto passare altri tre minuti imbambolata a far nulla!

"Hahaha! Proprio non ci sei con la testa oggi eh? Vai a riposare Sacho... vedrai che il maestro non ti dirà nulla per una volta!"

Ruka inizia a saltare la corda e chiude il discorso con uno dei suoi sorrisi, di quelli così grandi che gonfiano gli zigomi, mostrando tutta la sua bontà e... sembra anche un po' stupidello, cosa che mai si direbbe mentre lo si guarda allenarsi. Se solo riuscisse a nascondere questa sua natura... o faccia da tonto... farebbe quasi timore e forse sarebbe anche un po' più carino... uuuh! Ma cosa sto pensando! Blah... mi sa che sto male davvero!

"Hey, se non ti sposti guarda che ti frusto eh!"

"Uh! Si, scusa Ruka... e allenati invece di rompere!"

Con un gesto felino schivo la corda resa invisibile dalla velocità d'esecuzione di Ruka e me ne vado fischiettando con i guantini sulla spalla o almeno ciò che rimane di essi... usurati... anzi violentati dal tempo e dagli impatti dei miei cazzotti sui cari e vecchi, letteralmente, durissimi sacchi.

Salgo i cigolanti e arrugginiti gradini  della scala a chiocciola in fondo al grosso e poco illuminato salone, percorro l'ufficio del maestro, premiato ed arricchito da infiniti trofei, coppe e cinture ornate da brillanti ragnatele e colorate da uno strato di polvere grigia.

"Sfruuuush!!!"

Sposto la tendina che sostituisce la porta dalla camera da letto... se così si può definire e...

"Aaaah!!! Finalmente!"

...lanciando i guantoni a terra e contemporaneamente me stessa, mi lascio cadere sulla brandina.

"Gnaaaawn!!! Che shooonno! Sempre bello parlare da sole... eh Sacho! Buuuona notteee!"

...

Il livido sul braccio, il leggero dolore sulle nocche, il calore emanato da esse, l'indolenzimento delle ossa e dei muscoli. Prima di dormire posso sentirli tutti ed è quasi come una ninna nanna che mi accompagna ormai da dieci anni e senza di essa non riesco, non posso dormire.



__________ Spazio Autore __________

Ciao, sono Luca! Come stai? Spero che questo primo capitolo un po' disorientante ti sia piaciuto! Ti dò un consiglio, i capitoli si possono apprezzare maggiormente se letti come fossero degli episodi!

Ah! In questo racconto incontrerai molte onomatopee... e questo perché ho la necessità che si SENTANO i rumori, che il lettore sia lì con i protagonisti, vorrei che tutto accada in contemporanea. I rumori rendono tutto più vicino perché lo si sente con le proprie orecchie!

Noterai anche molti "uumm" del maestro e se non sono stato chiaro questo è un tick, un mugugno, che ha quando parla e lo mette sempre prima dei suoi discorsi. Sarà anche un modo efficace per differenziare i dialoghi e rendere il tutto più naturale e simile alla realtà!

Commenta, critica e se ti va... c'è anche la stellina!

Grazie dal vostro
coriaceo Luca

Ps. Spero che la mia tecnica di scrittura poco ortodossa possa in qualche modo... catturarti! So che all'inizio può risultare un po' caotica Hahaha!

Le lacrime non sono ubriacheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora