Buon Anno Nives.
Nives
Apro gli occhi udendo il vento battere forte sulle finestre della camera in cui alloggiamo, i fiocchi di neve cadono mansueti regalando la giusta atmosfera. Sento qualcosa di estremamente pesante sulla pancia, mi giro verso il ragazzo dormiente al mio fianco. Il viso è completamente rilassato sul cuscino, le labbra carnose sono schiuse per i numerosi sospiri che emette. Blake dorme tranquillo sul lato sinistro del letto, un braccio circonda il fianco e le gambe mi intrappolano la parte restante. Fisso distrattamente il soffitto, prima di guardare l'orologio posto sul comodino. Segna le otto e trentacinque del mattino, dormono tutti, tranne me. Starr borbotta qualcosa spalmata sul corpo di Drew.
Serro le palpebre, fingo di dormire per non essere colta in flagrante.
Il cuore s'agita e mi manca il respiro. Accarezzo il viso, mi perdo a fissare i lineamenti. La cicatrice sotto la guancia sinistra gli dona un'aria cattiva, del tutto in contrasto con gli occhioni blu. Il naso è poggiato frontalmente sul cuscino. Emette vari gemiti infastiditi, cerco di alzarmi per andare in bagno.
Sono in trappola.
«Blake...» sussurro piano, cerco di non svegliare gli altri ragazzi.
«Sei sveglio?» oso chiedere, sposto il suo corpo dal mio.
«No».
«Per favore potresti lasciarmi andare prima che gli altri si sveglino?»
«No, ma se mi dai un bacio...» ridacchia leggermente.
Divento paonazza al solo pensiero di averle sfiorate e assaporate.
«Non ti bacerò di nuovo» mi fingo indispettita, roteo dal lato opposto.
«Restiamo così vicini» stringe ancora più forte la presa, fa coincidere la mia testa con la spalla. L'organo batte voracemente nella gabbia toracica, vorrebbe uscire fuori dal petto per mostrarsi...Per mostrare ciò che la sua vicinanza mi provoca. Blake mi rende vulnerabile, ogni fibra è esposta al suo volere.
«Mi devi un bacio» borbotta.
«Non ti devo nulla!» espongo distratta dal percorso da compiere per arrivare al bagno. Mi chiudo all'interno, fisso il riflesso allo specchio: le gote sono arrossate, i capelli spettinati e la t-shirt al contrario. Gli occhi spogli, nessun eyeliner e nessuna matita nera contornano le palpebre. Una luce diversa riflette su esso, mi sento in pace con me stessa. Indosso una semplice felpa, un pantalone di lana per restare coperta ed esco.
Tutti i miei amici sono ricoperti di dolciumi.
«Cosa state facendo?» chiedo, sorrido.
Starr m'osserva stranita con una ciambella nel palmo, Drew addenta un twix senza badare alle calorie. Daisy dorme ancora con le coperte fin sopra la testa e Chris mostra il petto nudo. Mastica le caramelle gommose appoggiate sulle sue ginocchia.
La figura possente di Blake non è presente nella stanza, il profumo non mi inebria le narici.
«Blake ha ricevuto una chiamata ed è andato via, sembrava qualcosa di estremamente urgente» spiega con voce roca, annuisco incerta.
L'alone di mistero che lo circonda, la curiosità che continua a farmi ammattire, i cambi d'umore eccessivi che mi fanno perdere il senno e la ragione.
«Stasera i proprietari del resort hanno organizzato una cena per festeggiare il nuovo anno insieme, dopo la mezzanotte dei giochi da tavolo per le famiglie» esulta, la riccia batte le mani.
Domani è il primo Gennaio.
Un nuovo anno sta per iniziare ma io non sono sicura di volermi lasciare tutto alle spalle.*
«Puoi indossare quell'abito che abbiamo comprato qualche giorno fa? Blake guarderebbe solo te» dice Daisy, abbozza un sorriso.
Blake.
Un vero e proprio enigma, ha indossato la tuta ed è corso nella palestra del resort. Nessuno di noi ha chiesto spiegazioni, nemmeno Drew. Nessuno ha avuto il coraggio di fare domande. Aveva una faccia sconvolta, era bianco come la neve.
In queste poche settimane non ho mai visto un'espressione del genere sul suo volta, qualunque sia stata la notizia: l'ha stravolto.
«Questo sembra molto più adatto!» esordisce Starr, un tubino rosso ed una pelliccia bianca fra le mani.
«Io preferisco quello blu con le pailletts» ribatte la rossa.
«Quello rosso»
«Quello blu»
Uno starnuto ferma entrambe con i vestiti e mezz'aria. Starr mi guarda stranita, Daisy ridacchia leggermente.
«Penso che qualcuno si sia beccato il raffreddore!» esclama Chris, entra seguito da Drew.
Entrambi indossano lo smoking e sono bellissimi.
Il biondo ha portato indietro i capelli con del gel, Drew li ha leggermente rasati. Le spalle larghe del moro sovrastano quelle dell'amico. Chris tiene fra le dita una sigaretta spenta, l'altro litiga visibilmente con il colletto grinzoso della camicia. Starr si avvicina a passo lento, si fissano per qualche minuto.
Ride.
Ride a crepapelle.
«Hai dei resti di cioccolato sulla guancia» farnetica, si asciuga le lacrime con la mano sinistra.
«Ha mangiato cinque barrette in meno di cinque minuti» precisa Chris grattandosi il mento con fare pensieroso.
«Dovresti fare un giro nella palestra in cui mi alleno tutti i giorni, ci sono ragazze con le spalle più grosse delle tue» borbotta offeso il mio migliore amico. Uno starnuto ed un colpo di tosse, si intrufolano nella conversazione.
Scoppiano tutti in una risata generale.
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Where is my love?
ChickLit(COMPLETA) Nives Hamilton è una ragazza di ventiquattro anni cresciuta a Denver. A soli diciotto anni atterra nella frenetica Chicago per coronare il suo sogno: diventare una scrittrice e pubblicare il suo primo romanzo. Un quadernetto azzurro e u...