Nico si voltò a guardare i volti sconvolti dei ragazzi.
"Perce..." Anche Percy si voltò.
Vedendo la paura nelle espressioni dei suoi amici, disse. "Fate come vi abbiamo detto: rispettate i gruppi e perlustrate la città. Se avete bisogno, prendete in prestito un telefono e chiamate me, Nico o Jason."
Travis, dal fondo, chiese. "Se ne troviamo uno molto..." "No, non potete tenerlo. A meno che non desideriate diventare il bersaglio di tutti i moatri nel raggio di chilometri. E quelli di Jason per non averlo ascoltato."
Travis si zittì, deluso.
I semidei cominciarono a disperdersi, seguendo i ragazzi del Campo Mezzosangue, già stati nella città.
Nico, ridendo, diede una spintarella a Percy. "Non dovresti utilizzare Jason per minacciare gli altri. È brutto, come atteggiamento."
Percy sbuffò, sorridendo, senza però dire niente.
Zeus, a quel punto, intervenne. "Perseus, noi cosa possiamo fare?" Percy lo guardò, mordendosi un labbro e riflettendo velocemente.
"Forse sarebbe meglio se saliste sull'Olimpo. Se è difeso bene, Prometeo dovrebbe faticare il doppio per cercare di raggiungerlo." Zeus annuì e, fatto cenno ai due fratelli di seguirlo, si incamminò verso l'Amore State Building.Arrivati all'Olimpo, incrociarono Atena.
"Oh, siete arrivati! È un'ora che vi aspetto!" "Dicci, Atena." "Ho delle idee per aiutarci contro Prometeo. Difese e cose del genere."
Zeus annuì, soddisfatto. "Bene, ti ascoltiamo."
Estia, lì vicino, sorrise. "Stare vicino ai vostri figli vi ha cambiato molto."
Ade abbassò lo sguardo, ma Estia proseguì. "In meglio, intendevo. In meglio."Angolo autrice
Scusate se è corto, ma la scuola mi sta uccidendo!
Alla prossima
By rowhiteblack
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Il ladro del fuoco
FanfictionSequel di "La vendetta del cielo". Non ci saranno grossi riferimenti, ma consiglio di leggere prima quella. Dopo Urano, i figli dei Tre Grandi credevano di poter finalmente rilassarsi. Mai deduzione fu più sbagliata. Quante volte un titano può abba...