CAPITOLO 15

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Percy era finalmente giunto all'altare per Hermes. Lì posò il suo messaggio.
"Andiamo, Perseus. Non possiamo indugiare." Lui annuì. Raccolse del cibo e seguì Latona.

Talia parlava con i tre dei, quando Connor la raggiunse. "Talia, è apparso questo messaggio nel braciere. È da Percy." "Grazie, Connor."
Talia aprì il messaggio. Nico e Jason la raggiunsero velocemente. "Cosa dice? Leggi ad alta voce." Talia li accontentò.
Talia, Nico e Jason;
Come promesso, ecco la mia lettera. Non avete idea del casino di tempo che ci sto mettendo per scriverla. E dire che qui ci sono tanti fogli. Non so nemmeno il perchè, forse ai mostri serve esercitarsi con la lingua. Avrebbe senso, visto quante volte cambia. Sto bene. Latona mi aiuta tanto, riesco a dormire e mangiare. Non hanno cheeseburger qui, il che è molto grave, ma riesco ad accontentarmi. Appena sconfiggiamo Prometeo, però, andiamo a mangiare un vero hamburger alle Parker Meridien. Siamo a buon punto, anche se qui le distanze non vanno tanto bene. Abbiamo seminato le empuse che mi seguivano, probabilmente volevano passare del tempo con me, devono essere delle fan. Non preoccupatevi per me. Non sono riuscito a dirvelo, ieri o quando abbiamo parlato. Non riesco a percepire il tempo, ma credo sia un bene. Sembra meno tempo. Almeno a me. So che ad Annabeth faceva impazzire, non sapere che giorno fosse. Io lo trovo rassicurante. Non so nemmeno come. Comunque, non preoccupatevi. Io starò bene. Voi concentratevi sul restare vivi. Sarebbe alquanto brutto tornare e non trovarvi perchè siete morti. Potrei letteralmente gettarmi da un dirupo. Magari non nel mare, visto che non mi farebbe niente. Sto divagando. Ci vediamo presto, Percy.
Vi voglio bene.

Talia scosse la testa. "Che idiota." "I mostri devono tenersi in pari con l'inglese. Sta impazzendo." Nico era sollevato. Jason sbuffò. "Ed era già messo male." I tre dei non dissero niente. Poseidone era sollevato nel sapere che Percy era al sicuro, per quel momento. "Adesso?" Nico guardò gli dei, che avevano posto la domanda. "Adesso combattiamo finché non arriva Percy e poi vinciamo."
"Sembra un buon piano."

Perseus correva dietro Latona, inseguiti da Iperione.
Raggiunsero le porte della morte e tutti i mostri furono allontanati dalla coppia.
"Bene bene bene. Ce l'hai fatta. Con un piccolo aiuto, ma ce l'hai fatta." "Avevamo un accordo." "Sì è così. E lo manterrò. Dimmi chi sono i tre che porterai con te." "Giapeto. Damaseno e Latona." "Eccellente. Buon viaggio, Perseus Jackson. Sei un grande eroe."

Percy spalancò gli occhi. Guardandosi intorno, riconobbe l'Olimpo. Vide anche i tre amici del Tartaro vicino a lui. Giapeto guardava le stelle. "Sono bellissime." Percy annuì. "Lo sono sempre. Brillano e sono bellissime. Dobbiamo trovare gli altri, adesso." Loro annuirono. "Hai ragione."

Angolo autrice
Non potevo fare soffrire troppo i miei personaggi
Alla prossima
By rowhiteblack

Il ladro del fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora