45 CAPITOLO

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VENERDÌ

Mi sveglio e mi metto a ripetere una materia, è stata una settimana strapiena di verifiche e interrogazioni.

Fuori dagli orari scolastici non vedo Martinus da lunedì, mi preparo e vado a scuola, come sempre mi siedo al mio banco e faccio colazione, ripeto ciò che ho studiato e per mia sfortuna quando entra Tinus dietro c'è il prof, fa l'appello ed io vado subito alla cattedra, voglio togliermi questa interrogazione dai coglioni.

Grazie a dio ho studiato tutta la settimana e riesco a prendere un otto e mezzo, vado al posto e saluto Tinus.

Io: te hai studiato?
Tinus: sì, più o meno
Io: buona fortuna
Tinus: grazie principessa

Mi metto a braccia incrociate sul banco e appoggio il mento su esse e seguo la sua interrogazione, sta andando molto meglio di me, gli ha detto pure cose che io non ho manco accennato, quando torna non è del tutto felice.

Io: quanto?
Tinus: sette
Io: stai scherzando?! Ti meritavi come minimo un nove
Tinus: no, è giusto
Io: ma giusto cosa? A me ha dato otto e mezzo e a te un misero sette, mentre tu hai detto il doppio delle cose che ho detto io, non vale, ora glielo dico
Tinus: no, potrebbe abbassarti il voto
Io: almeno sarebbe equo

Mi alzo e vado alla cattedra

Io: prof posso farle notare una cosa?
Prof: mi dica signorina Munnay
Io: non capisco come sia possibile che Martinus Gunnarsen abbia preso sette, mentre io ho preso otto e mezzo e lui ha detto più cose di me
Prof: va bene, portami i vostri libretti

Li prendo e glieli do, poi controllo, a me ha messo otto meno e a Tinus ha messo un otto più

Io: grazie prof

Gli do il libretto a Tinus.

Tinus: ma sei pazza? Te lo sei fatta abbassare
Io: e chissene fotte, è giusto così e comunque io puntavo al sei

Ridiamo e lui si avvicina per darmi un bacio.

Prof: Gunnarsen, Munnay nessuno vi ha detto che è vietato pomiciare in classe?
Tinus/Io: scusi prof

Scoppiamo a ridere e veniamo richiamati, continuiamo a ridere per tutta la lezione e per poco la prof non ci mandava dal preside, le altre lezioni erano molto più tranquille, anche perché le abbiamo passate o a correggere verifiche o a finire interrogazioni di cui io e Tinus avevamo già fatto

Tinus: Niky ti va di venire alla mia partita di oggi?
Io: va bene
Tinus: sarai il mio portafortuna
Io: sappi che più che fortuna porto sfiga

Scoppiamo a ridere e ci diamo appuntamento davanti a casa sua, subito dopo andiamo a casa e intanto che mangio scelgo cosa mettermi per la partita.

Trovo dei pantaloncini e una maglia a maniche corte, penso sia perfetto dato che dovrò stare sotto al sole a guardare 21 cretini e il mio ragazzo correre dietro un pallone, quando finisco di mangiare mi preparo e dato che non ho niente da fare e segno dei Gunnarsen non ce n'è, mi trucco, una cosa semplice, eyeliner, mascara e lucidalabbra.

Finito il trucco sono ancora in tempo, scendo e aspetto seduta fuori da casa mia, quando sento la porta di casa loro aprirsi mi alzo e gli vado in contro, hanno dei borsoni che per poco non sono grandi quanto loro e dietro di loro c'è anche Mary.

Io: buon pomeriggio calciatori, ciao Mary
Mary: hei, come va il braccio?

Nascondo il braccio

Io: bene, d'altronde avevo solo sbattuto

Andiamo al campo e Mac e Tinus entrano negli spogliatoi, mentre io e Mary andiamo a sederci negli spalti che sono pieni di genitori, di ragazze, ci sono pure le chearleader in campo, tifano per la squadra di Mac e Tinus, quando entrano le squadre tutti applaudono, quando Tinus mi vede, mi manda un bacio.

Mary: che carino
Io: lo so, non per niente è il mio ragazzo

Giocano e Mac fa tre goal, mentre Tinus ne fa due, sono bravi, lo devo ammettere, ma per poco non perdono, hanno un portiere che è una pippa.

Alla fine vincono e una delle chearleader si accolla troppo a Martinus

Io: che cazzo si accolla a fare quella troia, Martinus è mio.

Mi alzo e vado dentro al campo, tanto la partita è finita, non mi vergogno a fare scenate di gelosia davanti a tutti, le ragazze devono capire che d'ora in poi devono stare lontane dal mio amore.

Vado dietro a sta zoccola e le picchietto sulla spalla, lei si gira e mi guarda

X: che vuoi?
Io: scrollati dal mio ragazzo.
X: da quando sarebbe il tuo ragazzo?
Io: da giovedì scorso, non quello che è appena passato, quello prima ancora
X: beh, allora ti piacerà sapere che l'altro venerdì me lo sono scopato e mamma mia quanto ho goduto
Io: invece ti piacerà sapere che già lo so e che pur essendosi scopato te, ha scelto me, ciao troia

Dico allontanandomi, torno negli spalti, c'è un ragazzo che continua a guardarmi, ma non capisco perché

Io: vuoi una foto?

Gli chiedo irritata, lui tira fuori il cellulare e mi fa veramente una foto con tanto di flash.

Io: va che scherzavo

Dico un po' scazzata

Mary: ma la gente non sta bene
Io: ma veramente
Mary: va beh, andiamo di là, così aspettiamo i nostri uomini

Jackson pov

Coscienza: ci stai mettendo solo nei casini
Io: non rompere i coglioni, vedrai che andrà tutto bene e avremo ciò che ci spetta

Sto aspettando da venti minuti in sto lurido posto che odora di piedi sudati, se non si muove a venire io lo ammazzo

X: mi volevi?
Io: sì, ho bisogno di te
X: perché credi che ti aiuterò?
Io: perché so cose che tu non sai, cose che penso che ti potrànno interessare
X: tipo?
Io: so cose della tua ragazza, cose che tu non sai, ma secondo me dovresti saperle
X: cosa devo fare?
Io: vieni

Gli faccio segno di avvicinarsi e gli sussurro tutto all'orecchio

X: va bene...
Io: perfetto, ci si vede a lavoro finito, ti do una settimana o farò io

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