⚠️🔞QUESTA STORIA PARLA DI TEMI FORTI E E CONTIENE UN LINGUAGGIO ESPLICITO🔞⚠️
In un mondo dove le creature sovrannaturali vengono visti come animali che dovrebbero stare in uno zoo.
Una ragazza di natura rarissima é in uno di questi, vittima di ma...
Mentre i due ragazzi stavano conversando, erano giunti i medici nella stanza che riuscirono a tranquillizzarla. Jk:«non lo sto chiedendo per me, ma per lei Kayth» K:«va bene... come immagino saprai, c'è il mercato dove vengono vendute alcune ragazze dei vari Clan di vampiri e diventanl schiave per le famiglie ricche. Jk:«lei, era una di loro immagino *le sfiora il viso* mi dispiace averti sedata, ma avevi delle convulsioni parecchio anormali... Continua...» K:«si... le ragazze che diventano schiave sono trattate come animali domestici quasi fino a essere proprio oggetti sessuali e loro sono costrette al silenzio... Quando il suo padrone l'ha portata dove poi sei venuto, ha pensato che potesse scappare ma prontamente l'hanno fatta svenire. Anche li ha subito stupri su stupri inoltre, non voleva saperne di nutrirsi quindi, penso che sia per quello che ora sia cosi... Malnutrita» Jimin sentendo ciò mentre era entrato nella stanza, sbatte il pugno sul muro facendo formare una crepa. Sapeva essere parecchio spaventoso Jm:«questo va contro gli accordi che ci sono con noi e quelli come... lui, se ci fosse la conferma di ció, questa significherebbe Guerra lo sapete» Jk:«hyung vacci piano con le parole, lui non centra nulla lo sai» Jimin non rispose e preferì stare vicino alla ragazza. Kayth nel vederlo, pensò che si stesse comportando da fratello maggiore nei confronti di lei, trovò la cosa in qualche modo intima perciò, preferì togliere il disturbo Jungkook rivolse gli occhi all'insù e lo seguì. Jungkook si scusó per il comportamento del maggiore dei confronti del Valaar, Kayth solo sospirò senza dire nulla, Jungkook cercò di fargli capire del perché stava agendo cosi e di essere comprensivo, Kayth sembrava parecchio ferito per il fatto che nonostante fosse stato onesto e collaborativo nei loro confronti comunque veniva visto male da tutti Jk:«Kayth aspetta!» K:«é meglio *sospira* che me ne vada Jungkook-sshi, non é stata una buona idea trattenermi a lungo» Jk:«ignora mio fratello, fa sempre così... resta, almeno per lei se proprio vuoi una motivazione più convincente, ho notato come aguzzava la vista su di te nonostante sia ancora traumatizzata da quello che ha dovuto passare» K:«senti non voglio causare guai o peggiorare le cose, gia la situazione è quella che è» Jk:«sei sicuro di volertene andare?ripensaci almeno» Jungkook guardò fuori dalla finestra e notò che si era fatta notte perciò disse a Kayth che era meglio per lui rimanere con loro, non era sicuro per un Valaar essere fuori di notte, i vampiri avrebbero potuto usarlo come giocattolo prima di dissanguarlo; il ragazzo ascoltò il consiglio e si sedette sul divano mentre si mise ad ascoltare musica.
Durante la notte, i 2 Alpha uscirono per andare al pub come al solito e come volevasi dimostrare, le voci che la ragazza era all'interno del Clan si era sparsa velocemente Nam:«quindi sono vere le voci?» Jm:«si ma... é complicato» Jin:«perché complicato? Un'altra birra per favore» Jungkook quella sera era distratto che nemmeno si era accorto di Namjoon e Jin i 2 Beta più rispettati all'interno del Clan subito dopo gli Alpha, Jin bevve un altro shot e scosse il ragazzo; quest'ultimo fece un cenno e continuò a bere sempre con il suo sguardo pensieroso, Yoongi che era nel divanetto, lo chiamò con quel suo tono arrogante YG:«Jeon Jungkook... Allora come va con il cucciolo? *sghignazza*» JK:«Yoongi... Non credevo ti interessasse» YG«quindi confermi le dicerie» JM:«Hyung non credo che siano affari tuoi, ti devo ricordare che n... » YG:«che voi siete degli Alpha ed io un Delta si ok, ok Jimin-ah» lo scherní mentre se ne andava quando sentí con i suoi sensi di vampiro qualcosa di nuovo e ritornò al pub. Mentre i 2 vampiri erano al pub, nella stanza da letto la ragazzina dormiva ma Kayth notò che si girava e rigirava nel letto in maniera sofferente
~~ FLASHBACK~~
La ragazza stava dormendo per terra, come sempre, quando vene svegliata da un calcio dal suo padrone che l'aveva svegliata perché c'erano delle faccende di casa da fare. Lei si alzò e barcollando andò nella stanza del padrone che, come sempre, le doveva sistemare il collare borchiato nel collo
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Padrone: «oggi barcolliamo eh, sono stato troppo duro per caso ieri? *ridacchia*» Lei solo annuì ma non rispose, sapeva che se avesse anche solo tentato di parlare avrebbe ricevuto altre botte, già ne aveva prese abbastanza quindi preferì non dire nulla e abbassò solo lo sguardo. Verso metà giornata il figlio vide la lunga catena che era nella direzione della camera da riposo del padre, gli bastò sbirciare per vedere che suo padre stava abusando nuovamente di lei. Non era una cosa nuova del resto, ma stavolta davvero non sopportava più alla sera, quando lui usciva, sentirla piangere nella sua cosiddetta "cuccia" perciò si decise a intervenire ma non prima di aver aspettato che il padre se ne andasse
Amico:«così, tuo padre ingroppa le ragazzine vampiro eh» Figlio:«chiamalo stupro, piuttosto... Cristo Dio dovevi vedere il suo viso, era distrutta ma ormai si è arresa e, e non credo riesca più a lottare per la sua libertà» Amico:«vuoi che dopo ti do una mano ad aiutarla» Figlio:«si, ti ringrazio»
Successivamente la consumazione del padre, la ragazza muguló triste, asciugandosi le lacrime che per l'ennesima volta le bagnavano il viso pallido. Subito si raggomitoló su se stessa appena avvertì la porta aprirsi I due ragazzi videro che era scossa e le misero una coperta per coprirla mentre avevano portato un po' di cibo con la speranza di farla mangiare ma il proprietario di casa, si sedette al suo fianco e aspettó Figlio:«aspetta prima di dargli il cibo solido, prima meglio se beve da me, ricorda, é pur sempre un vampiro lei» Amico:«oh si, giusto»
Lei, appena sentí l'odore del sangue, non fece un solo movimento ma lasciò che l suo corpo s'irrigidisse e che in automatico la sua bocca mutasse. Gli occhi viola si palesarono davanti ai due; colui che era seduto si avvicinó di poco e, persuadendola, riuscì a farla calmare poi, si limitó ad osservare quello che voleva fare. Appena notò il polso di lui, piano piano, iniziò a leccarlo emettendo un lieve suono per poi subito dopo morderlo. Il ragazzo fece un gemito di dolore ma la lasciò continuare Figlio:«mio padre ha sempre detto di non nutrirla ma non si merita un tratt... amento così... Ah, p, piano» Amico:«sta piangendo» Figlio:«mh? *le asciuga il viso* non piangere, il mio sangue è solo per te»