Chained ⛓〰️

Decalcomanie

Namjoon assieme ad altri Knights piombiarono dentro alla casa facendo sobbalzare Jungkook che non si era accorto che erano arrivati.
Il maggiore subito si avvicinò a lui chiedendogli che cosa fosse successo e il ragazzo gli spiegò tutto
Hobi:« eccomi di ritorno... Le ragazze le abbiamo recuperate e stanno salendo le scale, sono molto spaventate... CapoClan *si inchina* »
CapoClan:« quante sono? »
Hobi:« sono 6, credo che provengano da altri Clan dei nostri »

Le ragazze una volta fatte arrivare davanti al CapoClan, si inchinarono per mostrare rispetto nonostante fossero spaventate ma l'uomo le fece stare tranquille e che in quel momento non c'era bisogno di formalità e che erano le benvenute.
Jungkook e Taehyung le osservarono e nel mentre fornirono loro tutto il supporto necessario, anche Seokjin, Hoseok, Namjoon e Yoongi diedero una mano ma ecco che lui crollò, davanti a tutti.
Erano passate delle settimane da quando Emily se ne era andata con il suo amato e il ricordo di tutti quei momenti passati ad aiutarla erano riafforati mentre passava cibo, vestiti e altre alle ragazze.
Jungkook corse verso la sua stanza e si gettò sul letto e continuó a piangere, sentiva molto la mancanza di lei, era come se fosse stata una sorella minore per lui, gli si era affezionato moltissimo, l'aveva aiutata a superare il lutto di Jimin, gli aveva dato tutto di lui ed ora che non era con lei si stava sentendo davvero male

All'esterno, Seokjin e gli altri si sorpresero della cosa che non sapevano cosa fare se non continuare con quello che stavano facendo

-time skipping-

Sebbene Kayth ed Emily stessero insieme da molto, lui a volte scordava che lei non amava parlare molto, era ancora introversa nonostante ricambiasse gli stessi sentimenti e in uno di quei giorni, mentre attendeva il ritorno di Kayth dalle sue solite commissioni, lacrime finirono con il bagnarle il viso.
Si sentiva in colpa perché non era in grado di aprirsi e quindi di non riuscire a dire a parole ciò che provava per lui; mentre piangeva si sentì avvolgere da un abbraccio e quando si voltò lo vide
Kayth:«che succede? Perché piangi amore?»
Lei non rispose, chinò solo il capo e si morse il labbro, si stava sforzando di parlare ma non ci riusciva, aveva subito troppi maltrattamenti e purtroppo i traumi nonostante 3 anni erano passati da quegli avvenimenti, ancora erano vividi i ricordi
Kayth:« ci sono io adesso ok, non devi preocc *le asciuga il viso* durante la strada del ritorno, ho pensato molto »
E:« *lo guarda allarmata*»
Kayth:« vedi... ho sempre cercato di sorvolare la cosa per paura di ferirti ma... ciò sta facendo sorgere dei problemi tra di noi... Perciò ho pensato di portarti da 1 dottore, magari può aiutarci, che te ne pare? »
E:« *confusa*»
Kayth:« non prenderla male ok, solo che, mi piacerebbe che tu riuscissi ad aprirti con me »

Emily a quelle parole sussurrò "mi dispiace" e altre lacrime scesero dal suo viso, lui subito si dispiaque, non voleva ferirla così e subito cerco di riparare al danno ricoprendola di baci e abbracci così dal tranquillizzarla e renderla più calma, sapeva che non le faceva bene avere delle crisi emotive, Taehyung gliene aveva parlato in merito durante il loro viaggio.
Mentre si stavano scambiando effusioni, lei si addormentó e proprio in quel momento bussarono alla porta
Kayth le sussurrò che non c'era problema e che era meglio che riposasse, sapeva quanto è difficile per lei rimanere sveglia nelle ore di sole;lei annuì e continuó a dormire.

Kayth scese al piano inferiore per poi far accomodare gli amici che erano venuti a trovarlo
Amico1:«cosa sono quei segni viola sul collo? Non dirmi che ti sei trovato una ragazza finalmente »
Kayth:« e anche se fosse... Non penso di dovervi dare una spiegazione »
Amico2:« si, si per carità hai ragione ma il tuo comportamento è strano in questi giorni da quando sei ritornato dalla tua vacanza »
Kayth:« scusate ragazzi ma, è una situazione delicata al momento, sono solo molto stressato »
Amico1:« ti va di provare questo nuovo programma per il PC? *inizia a salire le scale*»
Kayth:«no fermo! Non entrate! »
Kayth cercò di fermarli ma ecco che i due ragazzi entrarono nella stanza e la videro dormire
Amico2:« è lei la tua ragazza? Perché non l'ho mai vista da queste parti... »
Kayth dovette spiegare la situazione e ciò fece rimanere sotto shock gli amici che gli fecero notare che la cosa era alquanto rischiosa essendo che erano state abolite le relazioni tra esseri umani e esseri sovrannaturali ma prontamente lui rispose che l'amava a tal punto di rischiare tutto per starci assieme

Emily sentendo rumore si svegliò e per sua sorpresa vide i 2 ragazzi
Kayth:« ehi baby... Scusami se ti abbiamo svegliata »
E:« *si copre con la coperta* »
Kayth:« non è molto abituata a vedere persone nuove... »
I ragazzi la guardarono curiosi, erano quasi ipnotizzato dai suoi occhi particolari, lei si avvicinò a Kayth e poggió la sua testa nella spalla
Amico2:« non ha freddo? Voglio dire è... Bhe, in intimo »
Kayth:« no, non patisce il freddo, è abituata ma non rifiuta una coperta, vero Emily *la bacia* »
E:« *sorride timida e ricambia* ho sete K... Kayth »
Amico2:« ma allora, sa parlare »
Amico1:« I suoi occhi h, hanno cambiato c, colore *sbigottito* »

Lei notando il cambio improvviso di atteggiamento degli amici del fidanzato, tremò a tal punto di scappare e rinchiudersi nel bagno poco distante dalla camera, lui sospiró e spiegò che lei poteva percepire certe cose che normalmente gli esseri umani potevano considerare come una stupidaggine

Amico1:« ci dispiace averla fatta spaventare Kayth »
Kayth:« *sospira* tranquilli, è ancora molto difficile per entrambi ma, già che sia stata tranquilla in vostra presenza e che vi abbia guardato è già qualcosa »
Amico2:« meglio se vi lasciamo tranquilli »
Kayth:« mh, ok, mi dispiace non potervi accompagnare »
Amico1:« non ti preoccupare »
Dopo che gli amici se ne andarono, lui aprì la porta e subito prese le sue mani per fermarla dal farsi del male al collo; lui la abbracció a se e le sussurrò parole di conforto per calmarla dopodiché la prese in braccio e la portò in camera e continuó a starle accanto fino a quando non si fosse tranquillizzata...

(To Be Continued...)