Capitolo 24 - Perdonami.

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In onore dell'uscita del video di Steal My Girl ho due regalini per voi :

- Il ventiquattresimo e penultimo capitolo di Our Secret

&

IL PROLOGO del sequel, che si chiamerà Come Back to Me.

Ps: vorrei spendere un paio di parole per il video, che oltre ad essere divertentissimo, è un concentrato di figaggine (passatemi il termine ahahah)! Godetevi il capitolo ed il prologo...magari proprio con Steal my Girl in sottofondo! Ahahah 

Enjoy 

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“No.” La mente di Louis non riuscì a partorire nessun’altra parola.

Harry e Liz procedevano attraverso il piazzale dell’ospedale. Ridendo e si scambiandosi occhiate fugaci. Ma il colpo al cuore, non fu tanto per la visione di loro due insieme. Quello poteva anche andargli giù. Louis si sentì mancare la terra sotto i piedi, quando analizzando meglio le loro figure lontane, si rese conto che i due si tenevano per mano.

Il sangue gli ribollì nelle vene ed ebbe improvvisamente voglia di distruggere qualcosa, così si guardò intorno. Nulla, non c’era assolutamente nulla che potesse essere scaraventato a terra in quella stupida stanza. L’unica cosa fragile era Dan, ma a rompersi le ossa aveva già provveduto da sé.

Si sentiva perso, un fascio di nervi. Ogni singola terminazione nervosa del suo corpo era in allerta, probabilmente stava per esplodere. Si sedette un momento sulla poltroncina accanto al letto dell’amico e cercò di riprendere il controllo della situazione.

“Okay. Si tengono la mano. Okay. In pubblico. Okay.”

Il suo subconscio gli suggerì in maniera delicata che ciò che aveva appena intravisto non era poi così grave.

E così era.

Senza contare però, che lei sapeva bene della cotta che lui aveva per Harry. Senza contare che Harry era il suo ragazzo e soprattutto, senza contare che loro due non avrebbero mai potuto uscire allo scoperto così. Nossignore! Se fossero stati loro a tenersi la mano nel bel mezzo di un luogo pubblico in quel modo, le persone sarebbero inorridite, avrebbero iniziato ad indicarli con disgusto o addirittura ad insultarli. Compresa la madre di Harry, che ancora non sapeva nulla della loro storia, date le palesi idee omofobe che evidenziava fin troppo spesso con battutine inopportune sugli omosessuali. Ovvio, la loro relazione doveva rimanere un segreto.

Il loro segreto.

«Il nostro segreto», si ripeté Louis ad alta voce, quasi per convincersi che andasse bene così.

Prese un profondo respiro. Sentì le gambe tornare forti, capaci di sopportare il suo peso e si alzò. Si mise lentamente di fianco alla finestra.

Non ci volle molto a rintracciare nuovamente la coppietta, che si era fermata su un lato dell’ampio spazio davanti l’entrata principale. Sembravano parlare di qualcosa di importante. Louis strizzò gli occhi ed osservò le loro labbra muoversi, cercando disperatamente di catturare qualche brandello della conversazione.

 “Tomlinson, troppi film mentali. Non sei dell’FBI. E in più ci vedi poco senza lenti a contatto, quindi smettila di pensare stronzate!”

Il suo subconscio non esitò a farsi sentire nemmeno stavolta. Ed effettivamente, non aveva tutti i torti. Lui non ci vedeva poi così bene senza occhiali o lenti.

Our Secret. -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora