Capitolo 15 - Subito, per favore.

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«Se non sono ubriaco, non so cosa mi succede.»

Harry parlava con Louis, entrambi seduti sul letto, uno di fronte all’altro.

«Mi sento anch’io così. Stordito, confuso, carico.»

«Carico?» Harry inarcò un sopracciglio sorridendogli.

La stanza di Louis era ormai un ritrovo abituale per i due. Dopo il fugace primo bacio notturno di qualche giorno prima, non furono più in grado di separarsi.

Si cercavano anche tra la folla, si desideravano anche se distanti.

«Carico di aspettative, di piani per un futuro, di sentimenti.»

Harry sorrise, consapevole di provare esattamente le stesse sensazioni. Non era un caso se anche la madre di Louis, l’unica a sapere di quel rapporto segreto, avesse creduto in loro fin dal primo istante. Si allungò sul letto. Incrociò le braccia dietro la testa. Louis lo guardò spaesato, come se temesse qualcosa.

«Ti va di sdraiarti qui con me?»

Louis arrossì. Ovviamente ne aveva voglia. Adorava quando Harry sembrava così forte e autorevole. E poi, diciamocela tutta, era davvero bellissimo.

Una comoda t-shirt nera lo abbracciava, portando in evidenza i suoi bicipiti tatuati e forti. I riccioli ribelli sfuggivano alla stretta di un soffice cappellino di lana sintetica che gli ricadeva all’indietro sulla nuca. Lo guardava fisso negli occhi, quegli occhi verdi con cui Louis aveva perso ogni battaglia dal giorno in cui si erano conosciuti. Quegli occhi che lo avevano fatto innamorare.

Si sporse verso Harry. Arrivò a pochi centimetri dalle sue labbra, sentendo chiaramente quelle di lui schiudersi vogliose.

«Cosa vuoi da me, Styles?»

Harry alzò lo sguardo dalle sue labbra e lo fissò con desiderio.

«Mi pare evidente…»

Lasciò fluttuare le parole in aria prima di aggrapparsi alla nuca di Louis con tutte le forze, trascinandolo accanto a sé. Si mise cavalcioni su di lui e continuò a fissarlo.

«Tomlinson, e se… ti facessi il solletico?»

Louis sbarrò gli occhi.

«Harry ti prego, no! Sai che non lo sopporto! Impazzirei!»

Un sorriso volò rapido sulle labbra di Harry. Spalancò gli occhi ed iniziò a stuzzicargli i fianchi con le dita affusolate. Louis come previsto perse il controllo in brevissimo tempo ed iniziò a dimenarsi sotto le mani rapide dell’altro. Non riusciva quasi più a respirare quando Harry finalmente gli diede una tregua.

«Lou…» Aveva le mani poggiate ai lati della testa di Louis e le braccia tese.

Si lasciò scendere lentamente verso il suo viso, poi irruppe prepotente fra le sue labbra. Desiderava un bacio così da ore.

Louis gemeva di piacere ad ogni tocco tra le loro lingue e per lui quella era musica. Una melodia sinuosa e disarmante che gli dava la certezza di avere davvero un qualche tipo di potere su quel ragazzo. Era così sensuale.  Nella sua timida inesperienza  gli infilò le mani tra i capelli e tirò con forza. Harry per tutta risposta gli pose una mano sul viso e la interpose tra le loro bocche affamate, accarezzandogli le labbra scarlatte e donandosi un po’ di calma. Qualche momento solo per guastarsi lo splendore di quel ragazzo. Il suo ragazzo.

Il telefonò suonò. Un suono breve e squillante che avvertiva Harry di aver ricevuto un SMS.

Ma lui non aveva intenzione di spostarsi dalla posizione presa, era intento ad osservare ogni piccola sfumatura del ragazzo che adorava.

Our Secret. -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora