14. Prima notte

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T/n si sistemò per bene in camera di Victor. Il suo borsone era appoggiato sulla sedia da ufficio che il ragazzo utilizzava quando doveva studiare. La sua scrivania era ampia e ospitava due portapenne e un piccolo porta libri con dei dizionari. Accanto c'era un'alta libreria, di un color nero scuro. Luna non commentò quando vide una sua foto da piccola, la guardò e Victor imbarazzato cercò di non farci caso, ma quando t/n si fissava una cosa, ci rimaneva per parecchio tempo. Era rimasta immobile per un minuto a guardare quella foto. La corvina, era una ragazza che nonostante vivesse nel suo mondo, ci faceva davvero molto caso agli altri.

<< Anche io nel mio comodino tenevo una tua foto >>

Disse dal nulla non smettendo di ammirare quella sua immagine da piccola. Era venuta davvero bene. La stessa immagine l'aveva captata Victor. Il blu la guardò ancora più intensamente. Poi di scatto t/n si girò e sorrise al suo migliore amico.

<< Vado a preparare la cena! Vedo cosa hai in cucina >>

Annunciò con un sorriso per poi precipitarsi di sotto. Victor rimase nella sua stanza, fermo a guardare quella immagine che lui stesso aveva scattato quando erano piccoli.

<< Sei sempre.. Bellissima >>

L'ultima parola la sussurrò. Avrebbe desiderato dirglielo dal vivo, ma temeva un suo rifiuto. Non voleva rovinare anni di amicizia per le sue emozioni. Doveva farlo per t/n. Quando scese di sotto sentí un odore buonissimo. Chissà cosa stava preparando la ragazza. Quando entrò in cucina vide uno scenario fantastico. La sua t/n che cucinava. Indossava un grembiulino, gli occhi erano fissi sulla padella, la sua frangia era morbida e liscia e cadeva in maniera un po' disordinata sulla fronte. La cipolla era un po' rovinata, non aveva quella forma tonda perfetta come a t/n era solita avere. Aveva una forma scompigliata che a Victor piacque ancora di più. Quel disordine, quella naturalezza. Sembrava perfetta. Quando lei si accorse degli occhi del suo migliore amico lo salutò.

<< Che ci fai lì impalato? Guarda che ti puoi avvicinare >>

Disse scherzando e ridacchiando, continuando a mescolare. Stava preparando riso alla cantonese. Un piatto che Vittoria faceva a Vlad e Victor.

<< Ti ringrazio >>

Disse il ragazzo mentre t/n stava ancora cucinando. Decise di apparecchiare, e quando il riso, ormai pronto per essere mangiato, arrivò, Victor prese quello che doveva essere il piatto di t/n.

<< Quanta ne vuoi? Dimmi stop >>

Erano le piccole cose a fare la differenza. Questo gesto da gentiluomo da parte sua sciolse il cuore di t/n. Quando mangiarono Victor fece i suoi complimenti alla corvina. Era un pasto davvero delizioso e il ragazzo quasi si sentiva onorato dal fatto che t/n stesse lì con lui in quel momento. Finita la squisita cena, dove entrambi parlarono di calcio, della squadra e di Vlad, la notte era giunta silenziosa che i due non si accorsero di quanto tardi fosse.

I due spensero le luci e andarono di sopra, visto il caldo, lasciarono la portafinestra di Victor e anche la persiana al lato della stanza aperti con le serrande un poco alzate. Il raggio di luna che arrivava fino a loro, faceva vedere chiaramente il volto tondo, soffice, tenero e grazioso della ragazza, che si era appena addormentata. Il blu non aveva per niente sonno, è per questo che restò per vari minuti a guardarla. Finché anche lui si tuffò tra le braccia del regno dei sogni.

Anime Gemelle - Victor Blade X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora