GUERRA.
<< Senti qua Tempest,8 lettere,lo sono i ragazzi,orizzontale,cosa può essere? >> Chiese Harry mentre con la penna si picchiettava sul labbro,aveva trovato tra le riviste della sorella un giornalino delle parole crociate e aveva passato la maggior parte del tempo a risolverle.
Sapevo che lo faceva per non pensare a cosa sarebbe successo quando sua madre sarebbe tornata a casa,forse anche le altre persone usavano le parole crociate per scacciare via l'ansia.
Ci pensai su qualche secondo << Bastardi. >> Esclamai,lui annuì ripetutamente << bastardi.. >> Sussurrò ripetitivo,risi di gusto quando lui sbarrò gli occhi svegliandosi da quel piccolo trans << Lasciamo stare questa,invece 7 lettere,sinonimo di bellezza,desiderio e angoscia allo stesso tempo. >> Chiese lui,sorridendo,mi sedetti sulle sue gambe,pensando a ciò che poteva essere.
Eppure nessuna soluzione sembrava quella giusta,lo guardai ancora,mentre rideva sotto i baffi,gli diedi una pacca sulla spalla.
<< Tu lo sai? >> Chiesi arricciando il naso,lui annuì con non calanche afferrando la penna pronto a scrivere la soluzione.
<< Tempest. >> Concluse lui,scrivendo il mio nome sul foglio,rimasi lì a fissare il mio nome e a come apparisse così bello con la sua calligrafia.
Strinsi le braccia attorno al suo collo,avvicinando leggermente i nostri visi. Orecchio contro orecchio.
<< Tocca a te,5 lettere,orizzontale,sinonimo di amore. >> Lui rise,stringendo le sue caldi mani sul mio fianco,fece spallucce,attirandomi di più a se << Non lo so,tu lo sai? >> Chiese a pochi millimetri dal mio orecchio,mi sentì vibrare dentro,come se la sua voce calda e roca avesse distrutto tutte le pareti del mio stomaco.
Io annuì. Accarezzando leggermente la sua guancia,così morbida e priva di imperfezioni così piano,per paura di romperlo.
<< Harry >> Sussurrai.
<< Porca puttana va piano >> Urlò Harry mentre lo tiravo dal braccio.
Non sapevo dove andare,cosa fare,ero nel panico più totale.
Correvo sbadatamente per quel corridoio,guardando dentro le stanze di quel reparto nel tentativo di trovarci dentro Kimblerly.
Non riuscivo a trovarla in nessun modo,continuavo a tirare Harry via con me e lui tentennava sempre di più con il fiato corto.
<< Eccola,dio mio. >> Era lì,con le lacrime agli occhi,su una barella al centro del reparto.
Quando mi vide aprì le braccia ed io la strinsi forte.
<< Cos'è successo? >> Sussurrai,le accarezzai i capelli ma lei continuava a stringere la mia felpa che in poco tempo si bagnò delle sue lacrime.
Le presi il volto fra le mani e le imposi con lo sguardo di smettere di piagnucolare.
Lei tirò un respiro dal naso,rilassandosi sotto la mia presa,chiuse gli occhi a fatica.
<< Bob non voleva che io stessi da Liam. >> Disse lei così piano,che ebbi l'impressione che avesse paura anche solo a nominare il nome del suo patrigno.
<< E' venuto da noi,ha fatto tanto male a Liam,continuava a mettersi in mezzo,se non fosse così impiccione..allora lui avrebbe picchiato solo me e.. >> Scossi la testa,come poteva essere così sciocca? Il mio cuore si stata spezzettando il piccoli pezzi. Vedere Kimberly in quello stato era orribile,era come veder piangere tua madre,nessuno vuole veder piangere la propria madre.
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Tempest
FanfictionC'è una tempesta Le gocce di pioggia scendono fitte, scorrono veloci, come il rimpianto. Il cielo è grigio ed il vento è forte, freddo, tagliente. Le onde urlano la rabbia che ho nel cuore. Vorrebbero cancellare ogni cosa davanti a loro, i ricordi...