24. Epilogo

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EPILOGO.

Era Inutile lasciarsi intrappolare dalla pioggia, smettere di ricordare il resto dei colori solo perché in quel momento si vedeva solo il grigio.
Se mai quei ragazzi si fossero incamminati verso la cima del colle, mai ci sarebbero arrivati, ne avrebbero visto più i colori.
Finire una storia con un 'vissero per sempre felici e contenti' era ormai passato ma soprattutto troppo formale per ciò che invece era accaduto in realtà.
Si, erano felici e contenti, ma nessuno di loro sapeva se lo sarebbero stati per sempre, ma intanto tutti erano infinitamente ciò che avevano sempre desiderato essere.
Kimberly infatti si era iscritta all'università, come i suoi genitori e Liam volevano per lei, era cresciuta per quanto riuscisse e se la cavava parecchio bene.
Avrebbe voluto diventare una dottoressa, se la vista del sangue non la terrorizzasse così tanto, così alla fine decise di prendere il ramo della psicologia.
Una psicologa, beh, se ci avessero pensato prima allora sarebbero scoppiati tutti a ridere.
Tempest invece aveva trovato lavoro al centro commerciale vicino casa, viveva ancora con Megan e George, ma i viaggi per andare da Niall se li pagava da sola adesso.
Eh si, perché Niall aveva sfondato, insieme agli altri ragazzi.
Erano impegnati nel loro primo Tour e già si comportavano come se fossero in quel mondo da anni.
Se lo chiedevano sempre.. sarebbero diventati una pagina di storia?
E chi lo sapeva, loro sapevano a mala pena che ciò che stavano vivendo era reale.
Ma tornando a noi, alla fine tutto andava bene, ma davvero, non lo dicevano tanto per dire.
Era quello strano 'bene' che incontri nella vita solo se si è fortunati abbastanza da capire che il sole non smette mai di brillare, nemmeno quando cala la notte e la luna prende il suo posto.
Così dopo tante fatiche l'avevano capito tutti:
Tempest, Kimberly ed i ragazzi.
Non ricordavano nemmeno di essersi odiati, di essersi detti le peggiori parole, perché in realtà non avevano mai smesso di amarsi.
Il gruppo più Hipster della storia, quei ragazzi che dopo tutto sapevano ancora di legna bruciata dentro un garage malconcio.
Alcune cose nel corso della tua vita le dimentichi, altre le ricordi , altre invece tornano in certe situazioni e ti chiedi come sia possibile.
Ricordare certe cose non era male, infatti, Harry e Tempest avevano ricordato il patto e ci avevano riso su parecchie volte, prima di capire che sarebbe dovuto succedere per forza.
Perché si, la nostra vita non si misura in base a ciò che ci succede, che siano cose belle o brutte, ma si misura in base alle persone che incontriamo.. quindi, nulla di tutto quello sarebbe successo se non si fossero incontrati.
Ironia della sorte, One Direction era il nome perfetto.
Sarebbero potuti andare dove volevano, perdersi in abissi bui, tornare a galla e rincorrersi per poi sbucciarsi le ginocchia, ma la terra era rotonda.
Anche loro erano rotondi, anzi no, loro erano infiniti..
Si davano un senso, un confine, si completavano e non c'era cosa più bella.
I momenti non erano mai pochi, se non riuscivano a raggiungersi allora si sarebbero chiamati ogni sera, per assicurarsi che nessuno si fosse dimenticato dell'altro.
Ma amici così come puoi dimenticarli? Amici e amori che ti disegnano e ti colorano come se fossi un album per bimbi.
Colori, colori, colori, non era questo quello che cercavano?
Sbattere una secchiata di vernice a quel grigio che era diventato di troppo.
Loro l'avevano fatto, avevano comprato una casa da dedicare esclusivamente agli unici momenti normali che i ragazzi potevano ancora avere e l'avevano dipinta tutta quanta con i colori che più preferivano.
Si erano immersi letteralmente nella vernice nonostante avessero cercato di essere seri ed avevano lasciato le impronte delle loro mani e dei loro corpi ovunque.
Avevano lasciato l'impronta della loro nuova vita, scarabocchiata e disordinata, ma dannatamente colorata.
E pensare che tutto questo se l'erano preso da soli, anche se si erano graffiati, erano riusciti ad afferrare ciò che meritavano scappando via dal grigio.
Probabilmente se fossero stati soli non ci sarebbero riusciti, ma poco importava, perché non sarebbero mai stati soli, loro.
Sempre insieme, mano nella mano, a guardare un film come facevano a casa di Liam, sopraffatti dai sentimenti , felici e consapevoli del fatto che se si sarebbe perso uno, l'altro l'avrebbe ritrovato.
Perché è questo che succede no? Esci dalla tempesta e ti ritrovi a vivere.


-fine.



Angolo autrice:
Ok, piango davvero.
TEMPEST E' FINITA ED IO ANCORA NON CI CREDO.
Spero davvero che vi sia piaciuta e vi prego di non odiarmi perché è terminata o perché ci ho messo troppo ad aggiornare.
Comunque, grazie mille davvero.

-Noemi.

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