11. The Pursuit Of Happines.

245 11 0
                                    

ALLA RICERCA DELLA FELICITA'.

E quando uscirai dalla tempesta,non sarai più la stessa persona che ci è entrata.
Ma è proprio questo il significato di Tempesta.

-HARRY POV-

Dovrebbero rendere illegale il pianto,anzi no,dovrebbero impedire il momento in cui mordi le guance a sangue dall'interno,gli occhi sembrano voler scoppiare da un momento all'altro e la gola ti brucia come se avessi appena ingoiato una lama ardente e quando senti di dover dire così tante cose,ma comunque preferisci stare zitto perché parlare significherebbe scoppiare in lacrime
Dovrebbero rendere illegale il pianto,anzi no,dovrebbero impedire il momento in cui mordi le guance a sangue dall'interno,gli occhi sembrano voler scoppiare da un momento all'altro e la gola ti brucia come se avessi appena ingoiato una lama ardente e quando senti di dover dire così tante cose,ma comunque preferisci stare zitto perché parlare significherebbe scoppiare in lacrime.
<< Non devi toccarmi,hai capito? >> Urlai sul suo viso,lei sembrò spaventata e si allontanò di qualche passo con la mano sul petto,lei invece le lacrime le aveva lasciate cadere,al contrario di me,che con la vista appannata mi ostinavo a cercare di mandare un sms a Gemma.
Non riuscivo a parlare,era come dover parlare con una sconosciuta,solo che davanti avevo mia madre.
<< Harry tu non sai nulla,lascia che io ti spieghi . >> Sussurrò lei,scossi la testa respirando profondamente
<< Avresti dovuto spiegarmi tutto anni fa,non adesso. >> Risposi in modo secco,freddo,la mia indifferenza la colpì forte.
<< Se non l'ho fatto c'è un motivo. >> Disse lei,avvicinandosi a me,io l'allontanai ancora.
Ero arrivato ad odiarla,provare disprezzo per la donna che amavo più di me stesso.
<< Non può esistere motivo abbastanza grande capisci?Dov'eri quando a scuola volevano chiamare lo psicologo per il bambino che tutti definivano problematico?Quando piangevo anche l'anima?Dove? >> Urlai così forte,da avere l'impressione di star per svenire. Ed eccola,quella sensazione tanto odiata di bagnato,quando senti le lacrime di frustrazione arrivare a lacerarti la carne morbida delle guance.
Sentirsi in uno stato di frustrazione così grande,da definire inutile anche la stretta salda e protettiva della mano di Tempest sul mio braccio.
<< Ero al tuo fianco Harry e lo sai bene anche tu,non ho permesso a tuo padre di starci vicino perché è sempre stato un uomo pericoloso per chi aveva accanto. >> Disse lei accarezzandosi leggermente il braccio,si sentiva dalla sua voce spezzata che stava mentendo e avrei voluto in quel momento prenderla e costringerla con la forza a dirmi tutto quanto,ma quel briciolo di lucidità che mi rimaneva in corpo me lo stava impedendo. Risi nervosamente.
<< Ottima sceneggiata,adesso vorrei sapere il vero motivo. >> Dissi sorridendo leggermente da un lato,in modo ironicamente dolorante.
Lei scosse la testa,cercando di avvicinarsi << E' questo il motivo figliolo >> Disse implorante,le spostai le mani con forza,ribrezzo.
<< Mi hai mentito per tutto questo tempo,come ti senti eh? Perché io mi sento uno schifo. >> Dissi alzandomi bruscamente dal divano,sentì Tempest sussultare,quando mi avvicinai a mia madre trattenendo il respiro e serrando la mascella.
<< Tu adesso mi dici come cazzo faccio a trovarlo. >> Dissi a pochi centimetri dal suo viso,stentava a guardami negli occhi e il suo respiro era veloce,forte,irregolare.
<< Non so dove sia Harry. >> Sussurro piano,pianissimo.
Mi allontanai di qualche passo,sentendo il mio sangue ribollire da dentro,mi sentivo scoppiare,completamente controllato dai miei impulsi quasi animali.
Mi appoggiai al mobiletto con la testa,battendo leggermente la mano sul vetro nel tentativo di calmarmi.
<< Mi sembra di aver cresciuto bene mio figlio,lui non ha mai voluto far realmente nulla capisci? Sei mio figlio,non suo. >> Disse ancora,quasi arrogante,come se fossi realmente un oggetto da contendersi.
Persi la ragione,colpendo forte il mobile.
Rimasi in silenzio,mentre osservavo il vetro sbriciolarsi e cadere per terra e il mio pugno ancora tramante e stretto,aprirsi man mano che le ferite si riempivano di sangue,strinsi gli occhi così forte,da sentire le palpebre attaccarsi fra loro.
E la stanza si era riempita di singhiozzi amalgamati fra loro.
Ero riuscito a spaventare tutti,con il mio gesto impulsivo e colmo di rabbia,mi girai solamente,pieno di vergogna per ciò che avevo appena fatto,incontrando gli occhi di Tempest che scosse la testa,mordendosi il labbro,mentre passava una mano sulla guancia bagnata.
<< Io..io ho bisogno che qualcuno mi dica perché è dovuto capitare proprio a me. >> Dissi deglutendo,osservai le due donne,entrambe con lo sguardo spento e confuso.
<< Sapevi che avevo bisogno di un padre,sono sempre stato un premio da aggiudicarsi per te,non volevi che lui vincesse non è così? >> Chiesi a mia madre,che stringeva il fazzoletto pregno di lacrime e trucco sbavato.
E quel silenzio,colmo di pensieri e domande che continuavano ad intingermi l'anima come fanno i peccati,era diventato insopportabile e tagliente come lame affilate.
<< Io lo troverò e non..non tornerò,mi hai capito? Farò le valigie e non ti dirò dove andrò. >> Dissi io,lei mi guardò allarmata,avvicinandosi a me,afferrò le mie mani e la lasciai fare << Non andare via,io ti chiedo scusa per tutto questo,ma harry non andare ti prego. >> Pianse lei,accarezzandomi le mani con i pollici,io le molai senza cura,allontanandomi solamente.
<< Io non starò qui e delle tue scuse non me ne faccio nulla. Delle scuse non mi daranno indietro momenti che avrei potuto passare con mio padre,non mi torneranno indietro tutte le sedute dallo psicologo e tutte le volte che a scuola venivo ignorato,quello senza padre,ancora lo ricordo. >> Dissi ironico,guardando verso la finestra.
<< Sei mio figlio Harry e no.. >> Cercò di dire lei ma la mia risata nervosa e leggermente finta la interruppe << Tuo figlio? Anne,non dire cazzate. >> Risposi
TEMPEST POV-

TempestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora