Testimoni Dei Nostri Peccati.
<< Liam non mi avevi detto che saresti uscito prest..ciao >> Esclamò sorpresa una donna in camicia da notte,appena scesa dalle scale,la riconobbi anche con qualche segno del tempo in più sul volto e mi sembrava stranamente anormale sentire il tono della sua voce calmo,al contrario delle uniche volte in cui l'avevo sentita urlare contro il figlio quando a scuola veniva richiamato e sospeso più volte.
Era la madre di Liam che sicuramente era stata svegliata da noi,che tentavamo in qualche modo di preparare la colazione.
Tutto ciò che ne era uscito,erano una tazza di cereali,latte caldo e qualche toast con la nutella.
<< Buongiorno >> Risposi imbarazzata,tornando a fissare la tazza di latte fumante.
<< Liam non mi presenti la tua amica? >> Disse la donna,avvicinandosi al lavandino,prendendo la macchinetta per il caffè.
<< Mamma lei è Kimberly >> Disse Liam osservando la madre di spalle,lei si girò sorpresa << Hai fatto il caffè? >> Chiese esuberante,lei e il figlio scoppiarono a ridere,poi l'attenzione della donna si spostò su di me << Dovresti venire più spesso a fare colazione qui,se mio figlio diventa improvvisamente più dolce e mi prepara il caffè >> Disse ridendo,aprì lo scaffale afferrando una tazza abbastanza grande e la riempì con il caffè caldo,bollente.
<< Non c'è nessun problema per me,signora Payn.. >> Cercai di dire cortesemente ma lei mi interruppe << ehi ehi,mio figlio mi fa sentire già abbastanza vecchia,Signora non lo tollero,chiamami Karen >> Disse sedendosi accanto al figlio.
<< Andiamo? >> Chiese Liam,lo guardai per un momento e sorrise,era stupefacente come fosse rimasto sempre lo stesso dentro di me.
In quel tempo infinito,avevo cercato in tutti i modi di odiare Liam per cercare di convincere me stessa che desiderarlo era inutile.
Avevo passato il tempo a cercare una piccola imperfezione in lui,qualcosa da poter usare come scusa per disprezzarlo,ma era inutile,perché ero dannatamente innamorata anche della parte che mi faceva stare male.
Pensavo che una volta finita la scuola avrei dimenticato sia lui che i suoi stupidi lineamenti,invece no.
Ogni sera,inevitabilmente ricordavo il suo sorrido,i suoi occhi e la sua piccola e dolce voglia a forma di cuore sul collo.
Era orribile quando per riuscire a dormire dovevo immaginarlo accanto a me e lo era ancora di più quando mi svegliavo,sudata,dopo un incubo di cui sicuramente lui aveva fatto parte.
<< Andiamo. >> Sorrisi,alzandomi dalla tavola.
<< Ciao mamma >> Disse Liam prima di lasciare sulla fronte della madre un dolce bacio,lei salutò calorosamente entrambi.
<< Ma dove andiamo? >> Chiesi,una volta usciti da casa,lui si strinse tra la sua sciarpa e rise dolcemente.
<< Adesso lo vedrai. >> Disse.
***
<< Tempest dove sei stata? >> Non avevo avuto nemmeno il tempo di aprire la porta di casa,che Megan era corsa verso di me,mentre si abbottonava la giacca ,preoccupata.
<< Non hai ricevuto il mio sms? >> Chiesi,eppure io l'avevo lasciato sulla segreteria.
<< Quando sono tornata non ho avuto il tempo.. >> Disse lei,lasciandomi entrare in casa,allacciò l'ultimo botone della sua camicia,prima di pararsi davanti a me.

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Tempest
FanfictionC'è una tempesta Le gocce di pioggia scendono fitte, scorrono veloci, come il rimpianto. Il cielo è grigio ed il vento è forte, freddo, tagliente. Le onde urlano la rabbia che ho nel cuore. Vorrebbero cancellare ogni cosa davanti a loro, i ricordi...