Kiss me like you wanna be loved
And I remember when I met him, it was so clear that he was the only one for me. We both knew it, right away. And as the days went on, things got more difficult, we were faced with more challenges. I begged him to stay, try to remember what we had in the beginning. He was charismatic, magnetic, electric - and everybody knew it. When he walked in, every woman's head turned, everyone stood up to talk to him. He was like this hybrid, this mix of a man who couldn't contain himself. I always got the sense that he became torn between being a good person and missing out on all of the opportunities that life could offer a man as magnificent as him. And in that way, I understood him. And I loved him, I loved him, I loved him. I really loved him. And I still love him. I love him
E mi ricordo quando l'ho incontrato, era così evidente che egli era l'unico per me. Lo sapevamo entrambi, subito. E come il passare dei giorni le cose sono più difficili, siamo stati di fronte a ulteriori sfide. Lo pregai di restare, cercare di ricordare quello che avevamo all'inizio. Era carismatico, magnetico, elettrico - e tutti lo sapevano. Quando entrò, la testa di ogni donna si voltò, tutti si alzarono a parlare con lui. Era come questo ibrido, questo mix di un uomo che non riusciva a contenere. Ho sempre avuto la sensazione che divenne diviso tra l'essere una brava persona e perdendo tutte le opportunità che la vita può offrire un uomo magnifico come lui. E in questo modo, ho capito. E io lo amavo, lo amavo, lo amavo. Ho davvero amato. E io lo amo ancora. Io lo amo.
-TEMPEST POV-
Strappai la carta come se fosse la mia peggior nemica, la lasciai cadere sul tappetto prima di prendere in mano la piccola scatola bianca.
Questo è da parte di Niall. Ripensai fra me e me, cercando di capire di cose si trattasse.
Aprì di scatto la scatola , senza pensarci troppe volte e rimasi a fissare il piccolo ciondolo a forma di cuore.. era d'oro sporco, inciso in alcune parti con dei semplici ghirigori.
Passai la catenina fra le mani, facendola scivolare sul mio palmo leggermente sudato dall'emozione ed eccitazione, era così bello.
<< Aspetta puoi aprirlo. >> Interruppe i miei pensieri, mi ritrovai le sue mani, screpolate dal freddo e leggermente ruvide al tatto sulle mie, intente a manovrare l'attaccatura all'estremità del cuore.
Lo aprì e sorrisi quando capì che si era preso perfino il disturbo di metterci dentro le nostre foto.
Probabilmente aveva preso due delle più belle, fra le pochissime immagini che avevo dato il permesso di scattare al suo fianco.
<< Ho pensato che magari, quando sarà tutto finito, ti farà piacere ricordare un povero ragazzo un po' zoppo. >> Il suo commento mi fece sentire così dannatamente vuota, cattiva e priva di principi importanti, che non riuscì a fare altro, se non farmi girare fra le dita il ciondolo nella speranza che nel mio viso non si dipingesse uno stupido sorriso irritante.
Sarebbe stato opportuno strapparsi il cuore per porgerlo a Niall come regalo di Natale, giuro che l'avrei preso io stessa dal mio petto..ma forse nemmeno quello sarebbe stato all'altezza.
<< Grazie Niall.. >> Gli sorrisi e con un cenno della testa lui mi fece capire che non erano importanti i ringraziamenti, si mosse verso la porta ed io quasi non inciampai per colpa del pigiama troppo lungo mentre cercavo di raggiungerlo.
<< Fermati , fermati un secondo ti prego. >> Lo presi dal cappuccio della sua felpa e lui si girò con lo sguardo frustato.
Capì che in qualche modo stava cercando di dirmi addio ed io, continuavo a rimetterlo dentro la mia vita senza nemmeno accorgermene e lui.. già abbastanza sconfitto, si chiedeva perché io continuassi a richiamarlo quando ogni volta cercava di andare via.
<< Io non ti ho chiesto di andare via.. non.. non ti ho detto che finirà tutto. >> Lui rimase lì impassibile.
<< Pensaci.. l'amicizia può diventare amore ma, l'amore non può tornare amicizia. >> Per la prima volta, da quando avevo conosciuto quel ragazzino biondo, le sue parole mi sembrarono tanto sicure e vere.
Sprofondai nel buio, convinta che anche lui si fosse stancato di me ed io me ne accorgevo e pentivo troppo tardi, perché avevo questo stupido vizio di rendermi conto di quanto importanti fossero le persone solo quando andavano via e poi, subito dopo, capire che l'unica vera stanchezza che sentivo dentro, dipendeva dal fatto che essere umani significa anche riuscire in un modo o nell'altro ad arrivare all'autodistruzione.
<< Potresti sforzarti un pochino >> Ammisi io, lui sembrò ancora più stanco di prima dopo il mio commento e scosse la testa << Perché dovrei? Il mio problema principalmente è l'essere buoni tutto l'anno, a differenza degli altri che lo sono solo a Natale. >> Esordì lui, io lo guardai come se avessi davanti una delle più difficili espressioni algebriche del mondo e le parole uscirono fuori sole << Che vuoi dire? >> Chiesi, lui sorrise leggermente << Che invece io, a Natale penso a me stesso e mi salvo, perché mi stai portando al baratro Tempest. >> Confessò lui.
Mi basta questo per vedermi scorrere davanti tutto quanto.
<< Al baratro? Hai la minima idea di quello che io stia passando? >> Urlai contro di lui, iniziò a ridere nervosamente e questa sua reazione mi fece piantare i piedi in terra.
<< Sei così egoista da non renderti nemmeno conto di quanto la gente ti muoia dietro, se solo avessi saputo quanto tempo passi a pensare a te stessa, non mi sai mai innamorato di te e adesso puoi finirla di fare la carina con me, solo perché ho avuto un incidente e piantala di reputarmi un cucciolo bastonato, io non lo sono. Non preoccuparti per me, ti dimenticherò in fretta.Già ti vedo in modo sbiadito.. Ho gli occhi pieni di lacrime. >>
Trovarmi nei miei giorni migliori, per perdere tutto ancora una volta.
Era questo quello che pensava? Credeva facessi così solo perché mi sentivo in colpa?
Forse aveva ragione però..Ed avevo un buco piantato nello stomaco .Qualcosa che non passava e non riuscivo a far passare. Sapevo benissimo che eracolpa mia , era colpa di tutte le false certezze che mi sono costruita, era colpa solamente del cuore perché il cervello, beh quello aveva capito già da un po'.
Mi ero costruita una corazza, una corazza inutile, era già piena di crepe e questa volta non ha retto.
Si é distrutta in mille pezzi un po' come il cuore, anche quello non ce l'ha fatta.
<< Il tuo amore mi soffoca.. >> Sussurrai, quasi come se non volessi farmi sentire ma lui aveva sentito, lo guardai e lui fece lo stesso << Si..si mi soffoca, ed è così bello essere senza respiro Niall. >> Lui mi guardò sconcertato ma era la prima volta che lo ammettevo a me stessa e forse era un bene.
Rise, rise ancora ed io non capì cosa volesse dire.
<< Perché ridi eh? >> Gli ringhiai contro, lui si avvicinò a me con passo deciso << Vuoi sapere perché rido? >> Chiese ironicamente, mentre le sue mascelle si facevano più tirate e i suoi denti erano al limite della rottura,
stretti fra di loro. Annuì.
<< Rido per non piangere. Una volta ridevo perchè ero felice. >> Mi spuntò in faccia la verità.
<< Non voglio Niall, non voglio renderti triste. >> Lo implorai, come se questo potesse in qualche modo alleviare il peso che gli avevo messo dentro.
<< Lasciami andare allora, una volta per tutte. >> Bisbigliò lui, mentre spingeva i nostri corpi contro il muro e i suoi capelli finivano disordinatamente sulla mia fronte.
Respirava pesantemente, per spostar via le ciocche lunghe e ribelli dei miei, che si posavano fra i nostri visi.
<< Devo trovare il modo di sopravvivere senza di te e tu.. devi lasciarmi andare. >> Sussurrò ancora, ed era vero ciò che diceva, spesso non bisogna lasciare andare le persone solo perché è per il loro bene, spesso bisogna farlo per capire chi sei tu veramente, per sapere che la vita continua anche senza determinati elementi.
<< Le persone quando si innamorano fanno cose stupide Niall. Tu fai cose stupide? >> Chiesi, lui annuì << Vorrei farne tante di cose stupide. >> Confessò << Tipo? >> Lui scrollò le spalle e poi mi baciò.
Fu quel genere di bacio di cui non puoi parlare a voce alta con i tuoi amici.
Uno di quelli che ti confondono ancora di più.
Ed era quello che provavo adesso ad essere sconcertante.
Perché ero felice e triste allo stesso tempo, forse leggermente più felice, però stavo ancora cercando di capire come poteva essere possibile.
-KIMBERLY POV
Aprì la porta di casa, i ragazzi tenevano la chiave di riserva dentro un piccolo vaso, quasi invisibile dietro ad altri vasi più grandi, nascosto dai rami della pianta verde, ormai ricoperta di neve.
Liam mi precedette cercando di togliersi dagli scarponi la neve, ma lo fermai con il braccio prima che potesse fare baccano.
Lui mi guardò strano ed io semplicemente mi portai l'indice sulle labbra per fargli capire che doveva fare silenzio.
E in pochi secondi anche le sue orecchie si misero a cercare lo stesso suono che stavano cercando di intercettare le mie.
Soffocò una risata ed io lo colpì alla spalla per farlo stare in silenzio, poi, indicò la porta aperta che portava al soggiorno.
Sia lui che io, lasciammo le scarpe all'entrata e con passo quasi felino raggiungemmo la porta.
Ed eccoli lì, appoggiati al muro, intenti a distruggere ognuno la bocca dell'altro.
Niall e Tempest.
Intenzionalmente persi un respiro ed anche Liam fece lo stesso.. probabilmente nessuno di noi si sarebbe immaginato di vederli più insieme.
Troppo occupati ad odiarsi, a rimandare al domani ciò che in realtà dovevano chiarire subito, troppo occupati a far finta di non interessarsi per rendersi conto che invece non c'era altra soluzione che questa.
Come si dimentica di chi un tempo ci ha salvato? Non si può anche se la persona che un tempo ci ha salvato è la stessa che adesso ci sta distruggendo.
Ed io lo sapevo, io ne ero sicura, un giorno sarebbe successo.
Perché lei prima continuava a parlarmi dei suoi occhi e del fatto che quando guardava la sua vita attraverso quelli, era sempre più bella.
<< Hai visto? >> Azzarda Liam, sussurrandomi nell'orecchio con incertezza e stupore, come se avesse bisogno di pulirsi gli occhi per vedere meglio.
<< Cosa diamine significa? >> chiesi, lo guardai e rimasi a fissarlo per un po', con la barbetta leggermente lunga, il cappello fin sotto le orecchie e qualche ciuffetto di capelli che sfuggivano dalla lana, gli occhi e le labbra arrossate dal freddo..mi si riempì il cuore di emozioni che non sapevo nemmeno io cosa fossero e mi resi conto di star invidiando Tempest, immersa nel bacio più bello di sempre.
Si voltò e mi beccò a fissarlo, sorrise e fece spallucce << Le possibilità sono due.. o arriva una tempesta ancora più grande nella loro vita..oppure finalmente si placa. >> Disse, annuì alle sue parole e mi concessi qualche secondo per rielaborarle.
Avevo finalmente trovato la domanda da porre a Liam, quando lui mi lasciò un bacio sul piccolo strato di pelle non coperto dalla sciarpa.
<< Ho perso le parole eppure ce le avevo qua un attimo fa >> Ammisi, lui si morse il labbro per non ridere troppo forte, poi mi baciò e dentro di me, il freddo gelido, si trasformò in caldo afoso.

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Tempest
FanfictionC'è una tempesta Le gocce di pioggia scendono fitte, scorrono veloci, come il rimpianto. Il cielo è grigio ed il vento è forte, freddo, tagliente. Le onde urlano la rabbia che ho nel cuore. Vorrebbero cancellare ogni cosa davanti a loro, i ricordi...