Capitolo 13

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Era passata una settimana ormai, io stavo nuovamente con Mark anche se l'imbarazzo e la tensione erano a livelli astronomici.

Avevo continuamente una sensazione di vuoto, un tempo avrei venduto l'anima al diavolo pur di sentirmi così ... leggera, ma adesso il non percepire più quella piccola persona crescere dentro di me mi stava uccidendo, anche se cercavo di non darlo a vedere.

Ormai tutti mi credevano debole, fragile e hanno paura che se subissi ancora una delusione potrei rompermi in mille pezzi, infatti, cercano tutti di proteggermi e diventano assillanti, sopratutto Derek che non mi fa assistere ai suoi interventi sui suoi 'casi disperati', per paura che possa impressionarmi coinvolgermi troppo emotivamente.

Presi l'ascensore e ci trovai Meredith e Cristina.

Lexie:"Non chiedetemi se sto bene, o sbranerò qualcuno".

Cristina:"Nessuno ha intenzione di farlo".

Lexie:"Bene, perché io sto bene".

Meredith:"Lo dici così spesso che non sembra più una frase si senso compiuto".

Cristina:"Nessuno te lo aveva chiesto".

Le porte dell'ascensore si aprono ed entrarono Mark, Owen e Derek e indossavano dei giubbotti, cuffie e guanti.

Lexie:"Dove state andando?".

Owen:"C'e stata una slavina e un alpinista è disperso, mentre altri due sono stati tirati fuori dalla neve".

Derek:"E noi stiamo andando sul campo".

Mark:"Per stabilizzarli".

Meredith:"State attenti!".

Mark, Derek e Owen:"Lo faremo" e se ne andarono sull'eliambulanza.

Dopo poche ore a pranzo alla televisione hanno fatto un annuncio speciale.

Giornalista:"Un slavina improvvisa ha in coinvolto tre escursionisti, alcuni medici si sono recati sul luogo dell'incidente ... ma una seconda valanga ha travolto un medico che si era allontanato per soccorrere il terzo alpinista ancora intrappolato nella neve, è in condizioni gravi.                       Appena avremo nuovi aggiornamenti ve li comunicheremo".

Io, Meredith e Cristina ci scambiammo uno sguardo e sentimmo i nostri cerca persona suonare e ci precipitiamo sul tetto.

Miranda:"Ascoltatemi, su questi elicotteri ci sono gli alpinisti, uno di loro è morto e il medico ferito ho bisogno che voi siate lucide, quindi il primo è della Yang, il secondo della Grey e il terzo della Piccola Grey".

Anche se sotto-shock annuimmo, Cristina corse in sala operatoria con il primo scalatore e Meredith fece lo stesso con il secondo, io mi avvicinai alla barella del mio paziente e ...

Lexie:"Oh mio Dio!" Derek e Owen scesero dall'elicottero.

Faticavo a respirare, non sentivo più l'aria circolare nei polmoni, per un secondo mi sembrò che il mio corpo si fosse paralizzato alla vista dell'uomo che amavo steso su una barella, quasi morto.

Derek:"Calmati, respira".

Lexie:"Mark! NO, No, non anche tu! Ho già perso nostro figlio, non posso perdere anche te NO".

Owen:"Ho già fatto il triage sul campo ...".

Lexie:"A cosa serve il triage se ha una piccozza conficcata in testa!".

Derek:"Stai tranquilla, lo opero immediatamente e vedrai che starà bene".

Lexie:"Smettila! Il tuo ottimismo in questa situazione non regge!".

Li vidi sparire dietro la porta della sala operatoria, il suo volto era fisso nella mia mente, era blu il suo colorito era causato dall'ipotermia lo sapevo, ma era blu, non capisci cosa provano i parenti dei pazienti finché non hai anche tu qualche una persona che ami in quella situazione e ti affidi alle mani dei medici.

Il paziente di Meredith era morto, così lei era in sala d'aspetto con me, improvvisamente vidi arrivare Derek, con le lacrime agli occhi ....

Un fidanzato per mamma e papà  -slexie-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora