Capitolo 23

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Finalmente avevo svuotato il sacco, infatti mi sentivo più leggera e allo stesso tempo terrorizzata dalla reazione che avrebbe avuto, invece stava davanti a me sconvolto e silenzioso e dopo qualche secondo che a me sembrò un eternità si voltò e uscì dalla stanza senza proferire nessun'altra parola.

Uscii anch'io dallo stanzino e mi scontrai con Derek.

Derek:"Lexie hai pianto?".

Lexie:"Non preoccuparti non è niente" e cercai di cancellare dalla mia faccia tutti i residui del pianto precedente.

Derek:"Vieni" mi porto nuovamente nello stanzino dal quale ero appena uscita.

Derek:"Tu fai parte della mia vita, della mia famiglia ed io mi preoccupo per te.                                                                                                                                                                                                            Ti stai spegnendo e per una persona che tiene a te questo non va bene".                                      

Lexie:"Ricordo poco di tre mesi fa e i pensieri, i ricordi mi ritornano in mente nei momenti più sbagliati a bocconi, ma non preoccuparti dammi qualche giorno o andrò in terapia".

Derek:"Non ti serve la terapia solo un po' di felicità".

Andai a casa, avevo bisogno di parlare dell'accaduto, in un primo momento pensai che in casa non ci fosse nessuno, ma poi sentii la doccia del bagno e così mi ci precipitai.

Lexie:"Alex!".

Alex:"Lexie?".

Lexie:"In casa non c'è nessun, Derek è già troppo preoccupato, Meredith sta operando ed io bisogno del mio migliore amico, perché ho una cosa da dire ...".

Alex:"Che ti ha fatto? Devo prenderlo a calci?" disse sporgendo la testa fuori dalla cabina.

Lexie:"Gli dico che sono incinta e lui che fa? Si volta se ne va! Ti rendi conto?!".

Alex:"Quindi tu vuoi che lo prenda a calci?".

Lexie:"Cosa diavolo dovrei fare ora?! Sto per avere un bambino ... da sola!".

Alex:"Tu non sei sola, mezzo ospedale ti aiuterà".

Lexie:"A questo bambino serve un padre, io sarò una madre tremenda, ossessiva e invadente perché mia madre era terribile ed io sarò orribile".

Si mise un asciugamano intorno alla vita e uscì dalla doccia, poi si mise al mio fianco.

Alex:"Tu sarai una madre fantastica, sarai brava" mi mise una schiena.

Lexie:"Grazie, ma per via del tuo gesto d'affetto ora ho la maglietta completamente fradicia".

Scoppiamo entrambi a ridere.

Me ne andai a letto, passai circa due ore e mezza a fissare il soffitto sdraiata sul materasso freddo del mio letto matrimoniale.

Alla fine mi girai su un fianco e misi l'altro cuscino dietro la mia schiena così da darmi l'impressione di non dormire da sola, me ne stavo sdraiata a fissare la lancetta dei secondi scorrere nel quadrante della mia sveglia e al contrario di quello che si potrebbe pensare, il mio cervello non straripava di pensieri confusi e caotici, era completamente vuoto come un computer spento.

Finalmente circa alle 5 del mattino le mie palpebre si calarono, ma alle 5:30 fui richiamata alla realtà dalla suoneria della mia sveglia e poi Alex spalancò la mia porta.

Alex:"Alzati, oggi è una giornata fantastica il sole splende, il cielo è più blu e gli uccelli ..." lo interruppi immediatamente.

Lexie:"E' una settimana che dormo 30 minuti per notte sono sfinita e la gravidanza non migliora certo le cose ...".

Alex:"Smetti di lamentarti, piuttosto in cucina c'è una persona che ti aspetta".

Mi fiondai fuori dal letto e scesi le scale due gradini alla volta e una volta varcata la soglia della cucina, trovai Mark davanti a me con una tutina blu dei Seattle Seahawks tra le mani.

Mark:"Ho cercato in tutti i negozi di Seattle per trovarla e poi ti ho cercata ovunque ma non eri in ospedale, ne a casa di Derek e Meredith e nemmeno a casa nostra ... ho guidato tutta la notte".

Lexie:"Casa nostra?! Io credevo che l'avessi venduta prima di andare in Francia!".

Mark:"Cosa!? No, io credevo che tu vivessi ancora lì!".

Lexie:"Ho dovuto rifarmi il guardaroba perché credevo che avessi gettato i miei vestiti".

Mark:"Mi meraviglio che avendo lasciato la porta aperta non siano entrati i ladri".

Lexie:"Mi hai fatto prendere un infarto, come hai potuto lasciarmi in quella stanza senza dirmi nulla".

Mark:"Ero sotto shock!".

Lexie:"E io secondo la tua bella testolina io non ero sconvolta quando ho scoperto di essere incinta di un uomo che aveva scelto la carriera invece di me senza nemmeno guardarsi indietro!?".

Mark:"Credevo che avessimo già discusso su questo argomento ... mi dispiace, ma voglio recuperare il tempo perso, ho lasciato Julia".

Lexie:"Non provi nemmeno un po' di rimorso per quella povera donna che hai illuso per tutto questo tempo?!".

Mark:"Vuoi continuare ha litigare ho preferisci fare qualcosa di più pratico come baciarmi".

Lexie:"Tu ... tu sei ...".

Mark:"Incredibile, lo so lo hai già sottolineato più volte, ma è per questo che mi ami, perché sono incredibile".

Ci scambiammo un bacio dolce, profondo e davvero troppo desiderato da entrambi, forse questa volta sarebbe stata quella buona.

Mark:"Sai il sesso del bambino del bambino? Perché se dovesse essere una femmina non la potrà indossare".

Lexie:"No, ho voluto aspettare e comunque il blu è il mio colore preferito".

Mark:"Sarà come la madre e lo zio dai capelli perfetti che amano quel colore allora" scoppiammo a ridere come se non fosse mai cambiato nulla.

Un fidanzato per mamma e papà  -slexie-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora