Capitolo 14

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Derek:"Mi dispiace".

Lexie:"NO, non può essere vero!?".

Derek:"Ho fatto tutto il possibile, ma la piccozza era conficcata in profondità e durante l'estrazione ha danneggiato il cervello, in più ha avuto un arresto cardiaco e non siamo più riusciti a rianimarlo".

Un secondo dopo ero in chiesa e indossavo un abito nero.

Callie era alla mia sinistra e Derek alla mia destra con Meredith, mentre Mark era a pochi passi da me, in una bara, allungando un po' il braccio avrei potuto accarezzagli i capelli, come gli piaceva tanto.

Gli fissavo il volto, aveva il tipico colorito dei cadaveri, ormai pensavo che il colore della morte non mi desse più fastidio, avevo sezionato decine di cadaveri all'università che mi ero abituata, ma vedere lui così era straziante.

I suoi occhi si erano chiusi per sempre, non li avrei più rivisti, amavo i suoi occhi per me erano come una calamita, ero capace di fissarli per ore, erano così profondi, azzurri come il mare; guardarli per me era come vedere la sua anima, qualsiasi emozione lui provasse i suoi occhi la riflettevano.

Non avrei più toccato le sue labbra con le mie, anche se le sue che avevano perso il loro colore naturale sembravano ancora contorte nel suo solito sorrisetto malizioso, sorrisi per un secondo al pensiero, era tutto così ridicolo!

Come potevo pensare di non baciarlo più, di non percepire il calore delle sue labbra sulle mie, così delicate, dolci e allo stesso tempo passionali, come sarei andata avanti senza più sentire il suo profumo che ogni volta mi faceva perdere la testa?

Callie era continuamente scossa da dei singhiozzi e si abbracciava la pancia, mentre Derek anche se imbarazzato piangeva come un bambino.

Lexie:"Vorrei piangere anch'io" sussurrai a Derek.

Derek:"Allora perché non lo fai? Ti farà sentire meglio".

Lexie:"Lo so, ma non ci riesco".

Derek:"Non devi fare la forte, lasciati andare".

Lexie:"Penso che i miei dotti lacrimali si siano chiusi".

Poco dopo la messa era finita ed eravamo tutti al cimitero; Derek, Owen, Alex e Jackson con delle funi adagiavano la bara contenente il corpo di Mark sottoterra.

Presi una rosa bianca, la baciai e la lancia nella buca, sussurrai un "Ciao Mark, ti amerò per sempre" e mi allontanai con Meredith che mi cingeva i fianchi con un braccio.

Mi guardai intorno, tutti piangevano e cercavano di consolarsi a vicenda.

Alex:"Vedrai che il dolore con il tempo diminuirà e tu andrai avanti" e mi mise una mano sulla spalla.

Lexie:"Io non voglio andare avanti, voglio solo tornare indietro".

Alex:"Ma non puoi".

Lexie:"Me ne rendo conto, vorrei essere morta con lui".

Alex:"Lo so, ma passerà devi solo fare piccoli passi".

Lexie:"Sai cosa ho fatto la sera in cui lui è morto?".

Alex:"No, cosa?".

Lexie:"Sono andata a casa nostra, ho spruzzato il suo profumo sul suo cuscino e ci ho dormito abbracciata".

Improvvisamente sentii una voce, era Meredith ma non era vicino a me ... poi un lampo di luce.

Avevo la testa sulle ginocchia di Meredith ed ero in sala d'aspetto, lei mi stava accarezzando i capelli, mi alzai di scatto.

Era stato solo un sogno, anzi un incubo.

Lexie:"E' morto?!".

Meredith:"Non essere pessimista!".

Lexie:"Sono solo realista".

Poi vidi Derek, usciva dalla sala operatoria, non piangeva com'era accaduto nel sogno.

Lui era diverso da Mark, non riesci ha capire ciò che prova dal suo sguardo, perché è bravo a nascondere le emozioni, si avvicinò a me e Meredith.

Derek:"Ho fatto tutto il possibile ...".

L'incubo si stava ripetendo o forse no?

Un fidanzato per mamma e papà  -slexie-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora