Camminavamo da ore ed eravamo riusciti a procurarci solo una bottiglietta d'acqua e tre pacchetti di cracker sbriciolati da un dristributore mezzo distrutto sul ciglio della strada
Ci eravamo fermati a riprendere fiato fin quando non iniziai a tossire ripetutamente
<<ti sei presa una bella tosse, dovremmo provare a cercare una farmacia>>
<<non preoccuparti, prima o poi mi passerà>>
Arrivammo in una cittadina e in poco tempo riuscimmo a trovare un bar.
Ci fermammo lì per un pò, non c'erano molti vaganti ed era tutto stranamente tranquillo come se qualcuno avesse già ripulito l'area
Ripartimmo poco dopo per fare un giro di ricognizione ma dovemmo nasconderci prima di farci vedere da un gruppo di ragazzi che come noi, sembrava alla ricerca di viveri
Spalancai gli occhi alla vista di un volto fin troppo familiare: Theo
L'ultima volta che li avevamo incontrati erano molti di più ma la maggior parte sono stati sbranati vivi
Colpa mia a pensarci bene
Fortunatamente siamo riusciti a non farci vedere e ad allontanarci
Dallo sguardo di Randal era chiaro che se non fossimo stati in minoranza numerica, gli si sarebbe scagliato contro
Non ne parlammo neanche e tornammo nel bosco.
Mentre camminavamo ripensai alla prigione, ormai dovevamo essere lontani da Atlanta.
Randal pensava che sarebbe stato meglio dirigersi verso la Virginia e così facemmo
Dato l'avvicinarsi della notte dovemmo cercare un posto dove rifugiarci
Scegliemmo una casa e dopo esserci dati la buonanotte entrammo nelle rispettive stanze.
Mi persi qualche minuto per guardarmi intorno: era la cameretta di un bambino
Le pareti blu erano piene di poster e disegni e vicino al letto sfatto c'era un piccolo comodino con una foto che ritraeva il piccolo insieme ai genitori.
Biondino con gli occhi azzurri, portava una maglietta celeste e sorrideva all'obiettivo
Sembravano felici, come se niente li preoccupasse.
Su un piccolo tavolino situato davanti alla finestra vi erano un mucchio di disegni ritraenti cose o persone di colori inimmaginabili con occhi e dita più grandi del normale
Il tutto era accatastato accanto ad un diario marrone scuro dove, al centro, era stata attaccata una piccola stella dorata, visibilmente realizzata da una giovane manina inesperta
Non vi era scritto nulla se nom per un nome all'inizio dell'ultima pagina: Sam
Feci un giro nelle altre stanze della casa immaginandomi la famiglia che un tempo ci viveva
Arrivai fino al bagno mettendomi davanti allo specchio per capire in che stato ero ridotta
I vestiti sporchi e logori mi cadevano larghi sulla pelle ricoperta di sangue secco e sporcizia.
Avevo davvero bisogno di una doccia.Mi accorsi di aver perso peso e che i capelli castani erano cresciuti di almeno tre o quattro centimentri
Tornai a letto e mi misi sotto le coperte abbracciando un orsetto di pelouche preso dalla piccola mensola sopra il letto
Iniziai a tossire ripetutamente per qualche minuto maledicendomi per non aver ascoltato Randal.
Diedi un'ultimo sguardo alla foto sul comodino e finalmente mi addormentai
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I Will Protect You-The Walking Dead- Daryl Dixon
FanfictionDa quando l'apocalisse è iniziata le persone sono cambiate diventando qualcosa di peggiore rispetto a quegli esseri putrefatti e mangiacarne. Tuttavia la speranza di trovare ancora qualcuno in cui riporre la propria fiducia non si è spenta e forse s...