Capitolo 12

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Mi svegliai di soprassalto restando immobile e eipensando a quello che avevo appena ricordato.

Come ho potuto dimenticarmene?

Mi tornò in mente un ricordo di me in ospedale.
A quanto dissero i miei genitori avevo avuto un grave crollo nervoso e il medico aveva detto che era possibile una piccola perdita di memoria data dal trauma subito

Trauma di cui io però ho ricordato solo adesso.

Mi preparai e uscii dalla camera vedendo Randal già in piedi insieme ad un Aaron che sembrava ancora un pò assonnato


Camminammo per una ventina di minuti circa prima di ritrovarci davanti al cancello

Appena arrivati il cecchino scattó subito sull'attenti puntandoci contro il fucile e facendo cenno a qualcuno di aprire

Randal si proteggeva dietro Aaron e io ero dietro di loro

La prima cosa che vidi furono molte facce sconosciute pronte ad ucciderci al primo passo falso nonostante Aaron cercasse di tranquillizzarli

Vedendo tutti quei fucili puntati contro di noi pensai alla scelta che avevo fatto e a come risultasse terribilmente stupida in quel momento.

Randal si girò verso di me e non servirono parole per capire che entrambi volevamo andarcene da lì il più presto possibile

Iniziammo ad indietreggiare lentamente evitando di fare mosse avventate per assicurarci che nessuno ci avrebbe sparato

Poi sentii una voce fin troppo familiare

<<cosa sta succedendo?>>

Mi voltai incredula sperando di aver sentito bene e allargando gli occhi non appena mi accertai che fosse proprio lui

Rick.

Aveva ancora quello sguardo da sceriffo della situazione che non gli avresti tolto nemmeno a suon di schiaffi

Si congelò sul posto non appena ci vide, non credrndo neanche lui ai propri occhi

Lasciai cadere il coltello che avevo in mano e lo zaino a terra mentre lui si avvicinava a passo spedito verso di noi

Corsi verso di lui e gli saltai addosso rischiando di farci cadere entrambi mentre lui mi teneva stretta a se singhiozzando parole di conforto per entrambi

Randal si avvicinò a noi venendo presto inglobato nell'abbraccio

Rick ci guardava ormai piangendo mentre cercava di farfugliare qualche frase di senso compiuto

Lo vidi mentre ci squadrava cercando si capire se fossimo feriti o se avessimo bisogno di qualcosa in modo urgente

Risi alla sua espressione contenta ma al tempo stesso preoccupata

<<lo so, ho un aspetto fantastico>>

Ridemmo come non capitava ormai da tempo

<<mi siete mancati>>

<<anche tu ci sei mancato. C'è qualcun'altro oltre a te?>>

<<vi porto da loro, gli farà piacere rivedervi>>



Entrammo in una casa e riconobbi subito le voci di Caren e Jeffrey intenti a bisticciare come al solito

<<si può sapere cosa c'è che non va in te?>>

<<senti non devi per forza essere d'accordo con me, ho solo detto che a me piace>>

<<a nessuno piace il pollo con la
marmellata!>>

<<a me si!>>

<<mio dio, a volte riesci ad essere persino più strano di Glenn>>

Decisi di intervenire prima che Randal richiasse di sentirsi male dal ridere

<<non credo, è difficile essere più strani di Glenn>>

Si girarono a guardarci come se cercassero di capire se fossero o no entrambi vittime di un allucinazione

<<ciao ragazzi>>

I Will Protect You-The Walking Dead- Daryl DixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora