I Will Protect You-The Walking Dead- Daryl Dixon

Capitolo 8

Come ogni incubo da quando arrivammo alla prigione, anche questo non sembrava variare di molto

Il buio mi avvolgeva e nonostante non riuscivo a vedere nulla riuscivo chiaramente a sentire quel verso raccapricciante che sono soliti fare i non-morti

Ad un certo punto lo vidi: a qualche metro di distanza da me c'era quel ragazzo, girato di spalle che camminava allontanandosi sempre più da me

<<ASPETTA>>

Correvo ma non riuscivo a raggiungerlo, anzi sembrava che si stesse pian piano allontanando mentre quegli orribili versi si sentivano sempre in modo più forte e chiaro

In un attimo si fermò dandomi la possibilità di riprendere fiato

<<tornerò presto Alex>>

Mi svegliai di colpo, strisciando fuori dal letto e prendendo lo zaino per poi dirigermi in cucina dove trovai Randal già pronto per ripartire

<<andiamo, ho già fatto un giro della casa ma non c'è molto da prendere>> annuii in risposta prima di fermarmi di colpo e tornare indietro

<<aspetta ho dimenticato una cosa>>

Tornai in camera del bambino, presi il diario e riscesi velocemente le scale

<<ho fatto, possiamo andare>>

Camminando, mi misi a pensare al ragazzo del sogno.
Mi ricordava qualcuno eppure continuavo a non capire dove lo avessi già visto

Ad interrompere i miei pensieri fu Randal

<<secondo te sono vivi?>>

<<come?>>

<<secondo te gli altri possono essere ancora vivi?>>

Rimasi spiazzata da quella domanda, era la prima volta che Randal accennava a quello che era successo

<<se la saranno cavata sicuramente>>

Non ci credevo nemmeno io

<<lo spero>>

<<ti ricordi quando siamo andati in ricognizione con Daryl?>>

<<quella volta dove ti sei quasi fatta ammazzare?>>

<<...si Randal, quella>>

<<è stata una mossa stupida>>

<<ho già detto che non avevo idea della quantità di vaganti che c'erano dietro quella porta>>

<<e la faccia di Rick quando Daryl glielo ha detto?>> sorrise ricordando la scena

<<semplicemente epica>>

Ci guardammo negli occhi e ridemmo come non ci capitava da tempo

<<e quella volta che Jeffry è arrossito fino alle orecchie perchè Beth gli aveva dato un bacio sulla guancia?>>

<<è vero! E quando Caren subito dopo gli ha tirato uno schiaffo perchè si era ingelosita?>>

<<e quando Eleonor è scivolata dalle scale per le troppe risate?>>

Ridemmo nuovamente a quel ricordo ancora vivido nelle nostre menti che si sostituì fin troppo velocemente all'ultimo che possedevo su quella ragazza

<<mi manca>>

<<sono sicuro che se ci vedrebbe adesso ci urlerebbe che siamo due idioti>>

<<probabile>>

Dopo pochi minuti arrivammo davanti ad un cancello, fornito di una torretta di guardia e da qiello che aveva tutta l'aria di essere un cecchino

Ci nascondemmo dietro un albero per studiare il posto: sembrava una cittadina, ben fortificata grazie alla recinzione che sembrava percorrere tutto il perimetro.

Restammo a guardare per un pò l'enorme struttura, dopodichè ci allontanammo.

<<dici che dovremmo andare a bussare?>>

<<potrebbero spararci appena superato l'ultimo albero>>

Ad un paio di chilometri di distanza riuscimmo a trovare una casa e decidemmo di restare lì per la notte e cercare qualche animale selvatico per mangiare qualcosa

Eravamo a poca distanza da un coniglio che sarebbe stata la nostra cena

O almeno sarebbe dovuta esserlo prima che iniziassi a tossire violentemente facendo scappare il coniglio.

<<dannazione Alex!>>

<<scusa>>

Alla fine decidemmo che Randal avrebbe cercato di ritrovare il coniglio e io sarei tornata al rifugio evitando di attirare l'attenzione di qualche vagante

Dopo altri innumerevoli colpi di tosse riuscii a calmarmi, appoggiandomi ad un albero per riprendere fiato.
Mi sentivo stanca e avevo il respiro corto come se avessi corso una maratona

Ero decisamente peggiorata

Mi ripulii la bocca con un fazzoletto ed entrai nell'abitazione richiudendo la porta alle mie spalle per poi lanciarmi a peso morto sul divano

Mi rigiravo il fazzoletto tra le mani fissandolo come se ad un certo punto potesse iniziare a parlare.
Infine, la accartocciai e me lo misi in tasca

<<la situazione sembra più seria del previsto...>>