12. La festa rovinata

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Non si era sbagliata.
Si erano ritrovati in un battito di ali, e avevano reso quel viaggio la loro luna di miele.
Niente più sotterfugi,intrighi,segreti.
Erano sempre stati loro contro tutti e avrebbero continuato ad esserlo, al di là di lei.
Alyssa rientrò a casa la notte della rivelazione del tradimento suo e di Niccolò ai danni di Fabiola, pianse, si consumò di rimorso e rinacque dalle sue stesse ceneri, nei giorni a venire.
Lei e Niccolò non vollero incolparsi a vicenda, quest'ultimo accettò il volere di Alyssa senza contraddirlo, ormai certo che agisse per il suo bene.
Contro ogni aspettativa, continuarono ad avere un rapporto amichevole, stavolta con la complicità di Fabiola.
Promisero di rivedersi quanto prima e Alyssa, che aveva sempre evitato di riunire la vecchia comitiva negli ultimi anni, a malincuore, approfittò di questa ritrovata serenità, per far coincidere quella rimpatriata al suo compleanno.
Fece ammenda con Riccardo, anche a lui rivelò la verità su lei e Niccolò, e il ragazzo ammise di essersi dato da fare anche lui durante l'estate.
Erano pari.
Potevano ricominciare da dove erano rimasti.

Il mattino stesso in cui si sarebbe data questa festa in un casolare fuori Roma, di cui la madre di Dino era proprietaria, Alyssa si trovò davanti un regalo che Niccolò le aveva portato da Londra, lo aveva recapitato al fratello, forse per evitare di vederla.
Probabilmente, aveva il timore di non riuscire a mantenere il patto di fedeltà fatto alla sua ragazza e affogare nei soliti errori, fatti di baci soffocati e orgasmi inesplosi.
Alyssa non avrebbe mai saputo che pensava a lei, ogni qualvolta liberava tutto ciò che era sul corpo di un'altra.
Sì sarebbe sentita meno stupida, avrebbe capito di non essere lei la strana che non riesce a disfarsi di un ricordo.

E uno dei tanti con cui ormai è abituata a convivere, è quello di Dino.
Ha appena indossato la maglia dei Led Zeppelin nera edizione limitata di una collezione londinese, che fissa da un'ora, quando la sua ex suocera la passa a prendere fino a casa.
Contro ogni probabilità di successo, il loro era uno degli unici rapporti rimasti intatti e sani, anche dopo la scomparsa di Dino.
Anna, non ha mai accusato Alyssa della morte del figlio, sapeva quanto si amavano ed era sempre stata convinta che insieme, avrebbero superato ogni avversità.
In cuor suo, aveva sempre sperato che anche Dino la pensasse così,ma la storia del suicidio fu una modalità troppo straziante da digerire e un fulmine a ciel sereno per una famiglia semplice e unita come la loro.
Avevano accolto Alyssa anni prima come una terza figlia e la ragazza aveva tante volte preferito la loro compagnia a quella dei genitori.
Erano molte volte loro, a finanziare tutti i progetti cinematografici, che Dino aveva in mente per Alyssa.
Si davano da fare come potevano per non fare mai mancare il loro contributo su tutti i fronti.
Alyssa ripensa a quanto tutto fosse più semplice, quando era Dino a insegnarle a vivere.
Quando lei decideva di stare un passo indietro, andando contro se stessa, pur di non risultare sbagliata ai suoi occhi.

Sente ancora l'odore di quel giovane, intriso di sorrisi genuini, sulla pelle di Anna, che l'abbraccia calorosamente.
Le racconta di come sia stata felice di riunire tutti in quella casa che ospitava le loro vecchie cene affollate, di quanto sia eccitata all'idea di essere contornata di ragazzi che gli ricordano quello che lei ha perso.
Tutti verranno, la rassicura.

Alyssa è serena, ripensa al giovane che ha amato senza paura. Si mostra sicura, vogliosa di ricominciare.
Il rosso sulle labbra le dona, i capelli mossi altrettanto. Le incorniciano il viso come una costellazione che forma una scia di stelle, impresse nei suoi occhi luminosi e taglienti, che colpiscono i suoi amici e la portano al centro dell'attenzione.
Una gonna di jeans, delle Vans nere. È tutto così spontaneo che non ha bisogno di agghindarsi per brillare, oscurando persino Fabiola, che sembra stritolare la mano di Niccolò, per quanto è nervosa.

Il giovane, le lancia un sorriso, che lei accoglie benevolmente, ricambiando.
Non si aspetta niente di più, ha già addosso qualcosa che gli appartiene e che solo loro sanno. Ecco che quella maglia, diventa un nuovo segreto.

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