12. Seconda Parte

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Esserle amico è difficile.
Non è facile, per niente, perché Alyssa ti sbatte in faccia la realtà così com'è, nuda e cruda, con la straripante potenza della sua personalità.
Un carattere che può quasi scacchiare quello di chi ha di fronte, che si oppone al suo volere, che lo sovrasta.
Non è facile perché quelle come lei ti chiamano a mezzanotte, sono già sotto casa tua, ti ordinano di scendere.
Ti tengono incollato ad ascoltarla anche fino alle tre del mattino, si rivela per quella che è, si sfoga senza filtri o censure.
Come una poesia bellissima, ma assordante.
Ti ritrovi frastornato a guardarla, con la tua vita apparentemente inutile in mano, cercando di trarre nutrimento dalla sua.
Così spericolata, colma di avventure senza lieto fine.
Chi decide di averla come amica ha una sola certezza: ogni volta che lei apre il libro della sua vita, tu fai un salto dentro la tua.

Non è facile avere Alyssa come amica, ma contro ogni pronostico, tutti i presenti alla festa in onore del suo compleanno, ormai rovinata dallo show di Fabiola, la sostengono.
Anche Riccardo probabilmente, ma questo non ha fermato Alyssa dal farlo fuori dalla sua vita, cacciandolo malamente da quella casa.
Troppo superficiale e giocherellone per lei, forse.
O semplicemente non è capace di mostrarle la luce che lei cerca.

L'unico faro, una scia di stelle che l'accompagna a casa, è Niccolò.

Ha invitato Fabiola a salire nella sua auto, le comanda di aspettarlo lì dentro, per limitare ulteriori drammi, mentre lui si fionda da Alyssa per domandarle come sta.

È scossa, piena di alcool nelle vene, che anche se è abituata a reggere, la rende instabile e nervosa.
Quando Niccolò si avvicina a lei e la afferra per stringerla a se, il corpo di lei è gelido, tremolante.

"Andrà tutto bene d'ora in poi..." le sussurra ad un orecchio.

"Come faremo?"

"Saremo insieme!" la rassicura.
"Aspettami qui, fai andare via tutti..."
Niccolò è un fiume in piena, focoso stringe il viso di Alyssa fra le mani.
Vorrebbe consumarle le labbra, baciarla fino a che non arriva il giorno, cancellare il rossetto rosso che è rimasto intatto, ma si trattiene e le implora di attendere il suo ritorno.

"Devo riaccompagnare le ragazze a casa, i piani sono cambiati Nic, nessuno ha più voglia di rimanere qui!"

"Allora chiamami appena torni a casa..."

Aveva fatto diventare un mostro persino quella santa di Fabiola, c'è qualcosa che non va in me, devi starmi lontano!
Avrebbe voluto dire a Niccolò di rallentare la corsa della sua foga, ma desistette.

"E per la cronaca,io non obbedisco più al tuo volere! Quindi se non vieni tu, ti raggiungo io!"

"Avete mangiato tutti pane e coraggio stasera?" ironizzò.

"Ti aspetto tutta la notte se serve.."

"Non farò così tardi..."

"È un sì?"

"Un passo alla volta."

"Non ho fretta!"

Alyssa spera che durante il tragitto, Niccolò, metta in chiaro le cose con Fabiola una volta per tutte, non in maniera brusca, ma comunque decisa e senza di ripensamenti per il bene di tutto, in primis il suo.

Ha caricato la sua Smart di quattro ragazze mingherline, ma è comunque illegale farlo, già questo la fa guidare in uno stato di agitazione, nemmeno la sua playlist preferita, sparata a palla in quell'auto che pare una navicella, riesce a calmarla.

Niccolò, imbocca una strada più sicura, convinto che anche Alyssa la conosca.
Lei sa guidare bene, è tranquillo.
Decide quindi di iniziare il giusto discorso che si fa sempre nei casi in cui vuoi lasciare una persona, ma senza ferirla.
Nel giro di pochi secondi, immagina le sue parole, le risposte di lei, e sul finale di ogni ipotesi è lui lo stronzo.
Lascia che sia l'istinto a guidarlo, arrivati a destinazione, Fabiola è dormiente, visibilmente scossa da tutto ciò che era successo.
Nic la fissa, è inoffensiva, un angelo che per un momento è diventato diavolo ma che adesso è di nuovo angelo.
Le sfiora una guancia, con la volontà di svegliarla, siamo arrivati, le sussurra.
Forse davvero non merita tutto questo splendore che non è mai riuscito ad afferrare davvero, distratto da un bagliore ancora più caldo, intenso, dai colori simili ai suoi.

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